La ricerca di contatto fisico è qualcosa di estremamente diffuso tra i cani, così come per la maggior parte degli animali sociali. Può avere tantissimi significati diversi e manifestarsi in una molteplicità di occasioni. Può servire per rafforzare e cementare i legami, come ad esempio accade quando vediamo due cani che dormono assieme condividendo una stessa cuccia, o come quando il nostro amico si viene ad appisolare proprio accanto a noi, che a volte sembra quasi che ci voglia rubare il posto.
Ma il contatto fisico viene ricercato in molti altri modi come quando il nostro cane poggia la zampa sopra la nostra mano, si oppure spinge col muso non solo la mano ma anche tutto il nostro braccio. Vi è poi l’uso delle zampe sia per toccarci usandone una sola che, nel saltarci addosso, poggiando le anteriori sul nostro petto (o sulle nostre gambe per quelli più piccoli).
Probabilmente tra tutti questi modi di ricercare il contatto quelli fatti attraverso l’uso delle zampe sono tra i più diversificati tanto nei loro significati quanto nelle modalità in cui sono compiuti. Cercare di comprenderli può aiutarci molto ad entrare in sintonia col nostro compagno e a capire i suoi bisogni.
In generale possiamo dire che quando un cane usa le zampe per toccarci lo fa principalmente per richiedere la nostra attenzione e per avere da noi una qualche risposta, ma i bisogni da cui origina tale richiesta possono essere diversi e sta a noi cercare di comprenderli anche valutando altri suoi atteggiamenti nonché il contesto circostante.
Vediamo dunque i vari usi che il cane fa per richiamare la nostra attenzione e partiamo da una delle domande più ricercate online da parte delle persone: cosa significa quando il nostro cane poggia la zampa sopra la nostra mano?
Usare una zampa per chiederci qualcosa
Una prima importante distinzione possiamo osservarla tra l’uso di una sola zampa, un po’ come a “darci la mano” e l’uso di entrambe le anteriori, mettendosi dunque in piedi e poggiandosi a noi.
Quando un cane usa una sola zampa lo fa in genere per richiamare la nostra attenzione e per manifestarci qualche richiesta. Potrebbe farlo in diversi modi che servono a indicarci sia delle differenze nel tipo di richiesta, ma anche il suo stato d’animo. Una prima modalità è quella di “grattarci” ripetutamente sulla gamba o, se ad esempio è seduto accanto a noi sul divano, o anche sulla spalla. I motivi per richiedere la nostra attenzione in questo modo più insistente potrebbero essere diversi. Potrebbe ad esempio reclamare la sua parte se stiamo mangiando, o comunque chiedere di condividere con lui qualcosa che abbiamo tra le mani, come un gioco o una cosa reputata interessante. Ma potrebbe anche semplicemente richiedere attenzione perché ha voglia di essere accarezzato o di fare qualcosa assieme. Ciò potrebbe succedere quando passiamo troppo tempo in casa senza calcolarlo, come quando siamo immersi in un lavoro al pc o semplicemente passiamo troppo tempo davanti al cellulare.
Un cane potrebbe poi chiamarci insistentemente anche per dirci di portarlo fuori a fare i suoi bisogni. In questo caso potrebbe alternare delle rapide zampate col fare avanti e indietro dalla porta o il muoversi in giro in modo concitato. Infine, soprattutto se questo comportamento appare all’improvviso in un cane che non lo fa comunemente, potremmo anche supporre che stia provando a comunicare un suo malessere. Potrebbe trattarsi di qualcosa nell'ambiente che lo preoccupa, ma anche di un disagio psicologico, se ad esempio poi lo vedremo passare anche molto tempo a leccarsi (fino anche a provocarsi delle lesioni da leccamento) o se aumenteranno i danni in casa. Potrebbe infine trattarsi anche di qualcosa di fisico come un dolore o un fastidio.
In ogni caso il grattarci insistentemente con la zampa è indice di uno stato di agitazione che può essere dovuto o a una grande aspettativa rispetto alla nostra risposta, oppure a un bisogno maggiore che tale risposta arrivi in fretta.
Poggiare la zampa
Un altro modo di usare la zampa è poi quello di poggiarcela delicatamente addosso tenendola ferma. Questo può succedere ad esempio quando siamo seduti a tavola. In questo caso la richiesta di attenzione è fatta in maniera molto più calma e potremmo tradurla con un “ehi, ci sono anch’io qui. Te lo ricordi, vero?”.
Questa modalità potrebbe rappresentare soltanto una diversa strategia per ottenere le cose di cui abbiamo parlato più sopra, ovvero del cibo, una risorsa o anche soltanto la nostra attenzione, ma è tuttavia indice di un profilo caratteriale più calmo e riflessivo, alle volte anche maggiormente sicuro. Ad ogni modo, se la richiesta non dovesse poi essere ascoltata, il nostro amico potrebbe passare ad una forma più insistente, cominciando quindi a grattarci o anche a pigolare e questo lo dovremmo interpretare un po’ come un reclamo.
Dare la zampa e "battere il 5"
Se quelli fin ora descritti sono dei modi abbastanza spontanei con cui un cane può usare la zampa per toccarci, vi sono poi altri modi che invece siamo noi ad insegnar loro. Quelli più comuni sono il dare la zampa e il cosiddetto “battere il 5”. In questi casi il contatto sarà diretto sulla nostra mano che potrà essere tenuta o con il palmo verso l’alto, oppure in verticale. Questi comportamenti, che sfruttano delle tendenze e capacità naturali dei cani per insegnar loro a farli su nostra richiesta, sono qualcosa che generalmente ci gratifica e ci piace molto. Proprio per questo i nostri amici, una volta che li hanno imparati, li ripeteranno con piacere come forma di intesa e di collaborazione.
In ogni caso, poiché l’intelligenza è qualcosa che certo non manca loro, una volta che avranno capito che il loro darci la zampa è qualcosa di apprezzato e ben accetto, potrebbero imparare a usare questo comportamento anche quando vogliono farci qualche richiesta, sicuri così di catturare la nostra attenzione e di predisporci in uno stato di buon umore.
Usare entrambe le zampe anteriori per "farci le feste"
Vi sono poi dei modi di usare contemporaneamente entrambe le zampe anteriori: il più comune è sicuramente quello del saltarci addosso mettendosi “in piedi” e poggiandosi o aggrappandosi al nostro corpo. Questo comportamento può avere significati diversi e alle volte anche opposti tra loro. In genere siamo portati a pensare che un cane che ci salta addosso lo faccia per farci le feste e perché è contento di stare con noi. Ciò in molti casi è vero e questo sicuramente è uno dei modi con cui un cane può ricercare la nostra attenzione e essere abbastanza sicuro che ricambieremo il suo approccio, magari con delle carezze o anche soltanto dedicandoci a lui per qualche momento. Ciò può essere fatto in diversi modi sia in base al carattere che all’età o alle passate esperienze.
In generale potremo essere abbastanza sicuri che il cane ci stia saltando addosso perché è contento di vederci o stare con noi quando, assieme a questo comportamento, noteremo che il suo corpo e la sua coda si muovono con movimenti ampi e rilassati, quando le orecchie sono leggermente all’indietro e la bocca aperta (mentre magari prova a darci ampie leccate); oppure se poggerà delicatamente le sue zampe sul nostro petto o sulle nostre gambe magari inarcando un po’ la schiena come a stiracchiarsi.
In genere questi comportamenti vengono messi in atto come rituali di saluto, come ad esempio quando rientriamo a casa o la mattina appena svegli, se si tratta del nostro cane, oppure negli incontri occasionali con qualche amico e conoscente, e spesso sono associati anche a piccoli mugolii di gioia o di eccitazione.
Tuttavia, benché questo modo di approcciarsi sia indice di gioia e contentezza da parte del cane e, in certi contesti potrebbe anche essere piacevole, non sempre si dimostra una modalità apprezzata da tutti. Potrebbe infatti capitare che il nostro amico ci salti addosso e ci inzaccheri quando ci siamo appena vestiti per andare al lavoro, oppure che lo faccia con qualcuno che non apprezza o che potrebbe impaurirsi.
Dunque, sebbene ciò è molto comune nei cuccioli, sarebbe meglio durante la crescita insegnare anche altre modalità che, in modo meno invasivo, possano gratificare tutti. Molti cani infatti usano questa modalità semplicemente perché non ne conoscono altre altrettanto efficaci. Un consiglio utile potrebbe essere quello di insegnar loro che si può ottenere attenzione e gratificazione anche mostrandoci un fianco e strusciando le nostre gambe. In questo modo potrebbero ricevere facilmente delle carezze sotto il collo, sul petto o sul posteriore che saranno sicuramente più gratificanti e rilassanti che non la classica mano in testa e poi una spinta per farli scendere.
Saltarci addosso può indicare anche malessere o paura
Tuttavia, il poggiarci entrambe le zampe addosso non è soltanto indice di piacere e benessere e in certe situazioni potrebbe mostrarci anche dei segnali di forte disagio o frustrazione. Se ad esempio una qualche situazione o un qualche incontro preoccupa molto il nostro amico il mettersi in piedi appoggiati a noi potrebbe rappresentare anche una richiesta di aiuto e di rassicurazione. In questi casi potremmo osservare che oltre all’aggrapparsi a noi in modo insistente il cane potrebbe avere un respiro più rapido e affannoso, che la sua bocca e le sue orecchie sono tirate all’indietro e che il suo darci insistentemente attenzione sarà solo un modo per distoglierla da ciò che in realtà lo preoccupa.
In questi casi certamente dovremo preoccuparci di rassicurare il nostro amico per tranquillizzarlo, ma dovremmo anche cercare immediatamente di capire che cosa lo preoccupa o lo spaventa, capire se è una situazione che è in grado di affrontare e come, oppure aiutarlo a uscire da quella situazione. Se il problema si manifesta in tante occasioni o contesti diversi non dovremmo esitare a consultare un professionista, perché in quei momenti il nostro cane ci sta chiaramente comunicando che non è a suo agio e non sta bene.
Come distinguere un'aggressione
Vi è infine un’altra situazione, fortunatamente meno frequente, ma che va considerata. Se un cane ci salta addosso e magari usa le sue zampe per fermarci, magari cingendo il nostro braccio, la nostra gamba o stringendoci da un lato dovremmo prestare molta attenzione. Se a questo poi sarà associato un ringhio profondo, con la bocca corrugata in avanti e il corpo rigido (magari con piccoli e rapidi movimenti della coda) potrebbe essere in atto una situazione di conflitto, che potrebbe concludersi anche in una aggressione.
Ciò potrebbe avvenire nel caso di un cane sconosciuto quando invadiamo troppo il suo spazio senza rispettarlo o senza rispettare un corretto approccio; ma potrebbe accadere anche con il nostro cane se eccediamo con delle richieste per lui troppo onerose o con delle punizioni. Certamente queste situazioni andrebbero sempre prevenute, anche perché poi non è facile risolverle senza importanti rischi per la nostra incolumità. Ciò che si vuole semplicemente mettere in risalto è l’attenzione che dovremmo sempre avere tanto nell’avvicinarsi a un cane sconosciuto, quanto al non basare il rapporto col nostro amico soltanto su forti richieste o pensando di imporgli con la forza la nostra volontà.
In tutti i modi, qualunque sia il modo di usare le zampe, tanto che ne usi una sola tanto che le usi entrambe, questo è un segno che forse è il caso di predisporci all'ascolto. Il nostro amico ce lo sta chiedendo e potrebbe volerci dire qualcosa di importante.