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26 Agosto 2024
20:00

Cosa significa quando il cane ti fa l’inchino

L'interpretazione più comune e avvalorata dalla scienza è che lo facciano come "invito al gioco". Ma i cani fanno l'inchino anche come segnale calmante o per chiedere distanza dall'interlocutore.

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L’inchino è un comportamento proposto spesso dai cani, avviene con le zampe anteriori piegate, il petto a terra e il treno posteriore e la coda distesi verso l’alto.

È una postura dal valore sociale, di grande impatto visivo, che ha la capacità di modificare la risposta comportamentale altrui, studiata sin dagli anni settanta dal biologo e etologo Mark Bekoff che nel 1995 ha pubblicato uno studio, ancora oggi tra i più citati nel mondo dell’etologia canina, in cui evidenziava l’importanza di questo comportamento all’interno di quelli che sono definiti i “play signals”, sottolineando che l'inchino viene utilizzato per mantenere il gioco sociale tra i cuccioli di lupo e coyote mentre il cane lo mantiene anche da adulto.

L’interpretazione più comune di questo comportamento è infatti che si tratti di un invito al gioco ed è corretto, ma non è sempre così: l’inchino può essere infatti usato anche per richiedere distanza o sdrammatizzare una situazione equivocabile.

L’inchino come invito al gioco

Se intesa come gioco, questa postura è accompagnata da una coda tenuta morbida e scodinzolante e magari da una "play face”, ovvero un’espressione del volto con bocca aperta rilassata, quasi fosse un sorriso divertito. Inoltre i comportamenti manifestati subito dopo l’inchino sono dinamici. Ad esempio un cane che vorrebbe essere rincorso può fare un inchino (come invito a raggiungerlo una volta partito) per poi mettersi a correre in direzione opposta.

L’inchino in ambito ludico è utilizzato principalmente per:

  • aprire un’interazione giocosa;
  • per ribadire le proprie intenzioni di non belligeranza, magari usato prima di sferrare un morso giocoso o prima di un’azione irruenta che potrebbe essere equivocata;
  • per rinnovare il gioco durante una pausa, ad esempio quando il compagno di giochi si sta stancando e ha iniziato a manifestare disinteresse, rallentando la risposta. L’inchino inteso come invito al gioco in questo caso viene usato per ripristinare la motivazione del compagno e comunicargli “non fermarti proprio ora, mi sto divertendo”.

L’inchino per chiedere distanza

Per notare che il cane invece fa un inchino per chiedere distanza è necessario addentrarsi nella pratica di osservazione delle interazioni e così riuscire a distinguere il contesto nel quale Fido sta utilizzando quello stile di comunicazione per avvertire l’altro che c’è stata troppa invadenza, ad esempio, nella propria bolla prossemica.

La postura del cane è più rigida rispetto a quella descritta per l’invito al gioco: la coda è tendenzialmente immobile, le zampe anteriori sono più distanziate l’una dall’altra e lo sguardo è severo, dritto. L’espressione facciale non è dunque quella “sorridente” ma comunica serietà e anche assertività perché l’intenzione è appunto ben altra: quell’allungare le zampe segna in qualche modo una sorta di confine da non superare e mette l’altro in condizione di capire che si è andati oltre rispetto all’incontro in corso o ad una interazione non gradita.

È comunque un modo educato e "non violento" di manifestare il proprio stato d’animo e, da questo punto di vista, ci porta a una terza interpretazione sull’utilizzo dell’inchino da parte del cane.

L’inchino per stemperare una situazione difficile

Ci sono casi in cui il cane fa l’inchino per dire, sostanzialmente, che “va tutto bene” nel momento in cui sente di trovarsi in una situazione difficile a causa dell’umore dell’altro. Se rileggiamo infatti le caratteristiche dell’inchino all’interno anche solo della situazione ludica, rientra questa fattispecie quando – come sottolineato prima – si vuole ricordare al partner che pure se si è particolarmente irruenti (uso del morso ad esempio) non significa che si vuole passare a uno stato di scontro (“non belligeranza”).

Ecco, uscendo dalla dimensione del gioco, spesso i cani propongono questo tipo di inchino anche a noi umani, quando sentono la tensione salire e ci percepiscono arrabiati con loro ad esempio. Ricordiamoci infatti che “il miglior amico dell’uomo” non è stato definito così a caso ma la scienza ha già dimostrato quanto sia capace di comprendere le nostre intenzioni e anche di interpretarle, nonché di percepire il nostro stato d’animo e provare a sua volta emozioni in risposta alle nostre.

In questa ipotesi si potrà notare che il cane rimane nella posizione dell’inchino per un po’ di tempo e ciò segna la differenza con l’invito al gioco dove invece poi “parte” per dare il via all’interazione.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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