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3 Novembre 2023
15:32

Cosa significa quando il cane scodinzola ma non si avvicina?

Il fatto che il cane scodinzoli senza avvicinarsi a noi potrebbe essere dovuto a diversi motivi e non solo dalla gioia, come talvolta si pensa. Ad esempio, potrebbe comportarsi così perché è spaventato da noi o dal contatto, oppure perché vuole giocare.

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Può accadere che il cane scodinzoli senza però avvicinarsi a noi e questo comportamento potrebbe confonderci le idee. Ciò potrebbe accadere, ad esempio, perché è spaventato da noi o dal contatto, oppure perché in realtà sta scodinzolando con l'intento di giocare e non con quello di farsi acciuffare.

Il cane, infatti, contrariamente a ciò che si crede, non scodinzola solo come manifestazione di felicità ma anche quando si trova in uno stato emotivo differente come l'agitazione, l'eccitazione o la paura. Potrebbe inoltre utilizzare i movimenti della coda come strumento di comunicazione con i suoi simili o per fare in modo che i feromoni (le cui ghiandole sono poste nella zona perianale) siano recepibili da distanze maggiori e permettano quindi agli altri cani di comprendere il suo stato.

Conoscere i motivi per cui il cane scodinzola è determinante per evitare questi equivoci e strutturare quindi una relazione più profonda con lui che si sentirà compreso e accolto dai suoi umani di riferimento.

Non amano il contatto

Un motivo per cui il cane, pur scodinzolando, potrebbe non avvicinarsi a noi è la paura di essere toccato in maniera non gradita. Spesso, infatti, noi umani amiamo dimostrare il nostro affetti agli animali domestici attraverso le coccole che hanno però un valore completamente diverso per le altre specie: per i cani il contatto prolungato e intenso può essere fastidioso o preoccupante.

Questo aspetto non riguarda tutti gli individui e ve ne sono alcuni che amano farsi grattare a più non posso la schiena, le orecchie, il muso e farsi accarezzare sia dai familiari che dagli sconosciuti. Ma non dobbiamo prendere per scontata la loro passione per il contatto. Molti, infatti, apprezzano le coccole solo in alcuni contesti e solo in alcune parti del corpo.

Se non osserviamo con attenzione le loro preferenze, con il tempo potrebbero smettere di lasciarsi manipolare e iniziare a tenere le distanze da noi.

Ha paura

Alcuni cani potrebbero scodinzolare dando l'impressione di essere felici anche quando in realtà provano paura nei nostri confronti. Potrebbero essere preoccupati dall'uomo in generale, perché ad esempio vivono liberi sul territorio e non sono abituati alla prossimità, ma anche da qualcosa che indossiamo come un ombrello o un indumento, oppure ancora da un'espressione minacciosa, da un'andatura insolita o da una corporatura particolarmente impattante.

Questo aspetto è ovviamente più frequente nel caso dei cani che non hanno vissuto una socializzazione adeguata nei confronti della nostra specie e per tutti i soggetti che hanno avuto esperienze di maltrattamento.

Il disagio che vivono non si risolverà forzandoli alla prossimità ma accogliendo le loro paure e le loro preoccupazioni con cautela ed empatia, accompagnandoli gradualmente verso una maggiore sicurezza di sé e verso la conoscenza di altre figure umane su cui poter fare affidamento.

Prendimi!

Alcuni cani scodinzolano guardandoci perché in realtà vogliono proporci un gioco, come ad esempio il rincorrersi a vicenda. In questo caso si posizionano spesso frontalmente rispetto a noi e può essere che lo facciano abbassando le zampe anteriori in un inchino. Attenzione, però, perché questa postura, in realtà, potrebbe anche significare una richiesta di spazio, quindi non bisogna accontentarsi di osservare la posizione del suo corpo, per intuire che vuole giocare, ma bisogna anche saper leggere il contesto in cui ciò avviene.

Dolori o malessere fisico

Non dobbiamo sottovalutare il fatto che il cane potrebbe restare a distanza anche per via di qualche dolore alle zampe, o per l'impossibilità di raggiungerci a causa di un malessere fisico generale. In questo caso, se abbiamo la certezza che apprezzi la nostra prossimità e soprattutto se è un cane conosciuto o uno con cui abbiamo un rapporto di fiducia, possiamo avvicinarci noi e, magari, sederci al suo fianco, in modo da dimostrare di aver capito la sua difficoltà.

Proteggere qualcosa dietro di sé

Il cane scodinzola anche per difendere ciò che gli appartiene e, in alcuni casi, se la nostra presenza è vista come una minaccia, potrebbe muovere la coda tenendo una posizione frontale o quasi frontale nei nostri confronti proprio con l'intento di tenerci alla larga da ciò che ha alle spalle. Pensiamo ad esempio ai Cani da Pastore Maremmani Abruzzesi, i quali ci guardano da lontano scodinzolando, ma non hanno certamente l'intenzione di farsi fare le coccole da noi.

Lo stesso vale, ad esempio, per le madri che hanno appena avuto i cuccioli, le quali tendono ad avere un comportamento particolarmente protettivo verso la prole, ma anche per i cani dotati di una spiccata motivazione possessiva (nei confronti degli oggetti) o territoriali (nei confronti dello spazio). Ovviamente non si parla solo di cani di razza, ma anche di meticci che portano con sé questi interessi.

Ecco quindi che sta a noi intendere il loro linguaggio non verbale e comportarci di conseguenza, rispettando i loro bisogni.

Il rapporto con il guinzaglio

Uno dei casi in cui accade più spesso che il cane si comporti in questo modo è quando non ha intenzione di farsi nuovamente legare al guinzaglio. Molti pet mate, infatti, avranno vissuto questa frustrante situazione, provando ad inseguire il proprio cane che sembra divertirsi facendoli correre a più non posso.

Molti cani che non amano farsi acciuffare per farsi legare hanno una forte motivazione perlustrativa, ovvero quella che spinge soprattutto i cani da caccia (ed i mix di cani da caccia) ad avere il bisogno e il desiderio di mappare un territorio. Loro, infatti, hanno l'abitudine di allontanarsi dai pet mate e questo potrebbe mettere in difficoltà la relazione e la routine quotidiana, portando alcune famiglie a smettere di liberare il cane, privandolo così delle sue necessità etologiche.

Purtroppo però oltre allo scoprire come e quando lasciarli muoversi autonomamente, dobbiamo fare i conti anche con il fatto che la vita di tutti i giorni negli ambienti umani e in particolare nelle città prevede che i nostri cani abbiano la capacità di accettare il guinzaglio e per questo motivo è importante individuare un equilibrio adatto alle proprie routine. Se necessario ci si può fare aiutare da un educatore cinofilo, il quale può guidare sia la famiglia che il soggetto in un percorso che abbia l'obiettivo di risolvere non solo le questioni legate al guinzaglio, ma anche il malessere che si cela alla base di questo sintomo.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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