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21 Dicembre 2023
10:57

Cosa significa quando il cane sbuffa

Il cane potrebbe sbuffare nei momenti di relax, ma anche per manifestare disagio o frustrazione e attirare la nostra attenzione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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A molti sarà certamente capitato di sentire il proprio cane sbuffare emettendo un suono dal naso, esattamente come facciamo anche noi umani quando siamo scocciati per qualcosa, oppure quando arriviamo sul divano e all'improvviso ci rilassiamo.

Di fatto anche i cani sbuffano in queste situazioni, ma non solo. Oltre che in condizione di disagio o di relax, infatti, potrebbero anche sbuffare per chiedere la nostra attenzione, oppure perché desiderano qualcosa che non possono ottenere. Per comprendere ciò che li spinge a questo comportamento è importante tenere in considerazione anche il contesto in cui ciò avviene, la personalità del soggetto in questione e la relazione che vi è tra il cane e le persone presenti.

Vediamo quindi nel dettaglio come riconoscere la motivazione alla base dello sbuffo e come reagire nel migliore dei modi, ricordando sempre che ogni cane ha una personalità unica e irripetibile e il miglior modo per comprenderlo è imparare a conoscere i più piccoli dettagli della sua comunicazione. Ciò può avvenire con più facilità se si trascorre il tempo insieme e si condividono le avventure quotidiane.

Rilassamento

Molti cani sbuffano dopo essersi accoccolati con cura nella propria cuccia, magari dopo aver fatto qualche giro su sé stessi. In questo caso possiamo interpretare il gesto come un segnale di rilassamento, di calma e di tranquillità.

Altri segnali che possono farci intendere una condizione di relax riguardano la tensione muscolare. Quando il cane desidera riposarsi tende infatti a non avere rigidità, ma piuttosto a lasciare andare la coda, le zampe e, spesso, anche le orecchie, che diventano più morbide. Gli occhi non sono estremamente vigili, ma trasmettono a loro volta un'espressione tranquilla.

In alcuni casi, però, il cane potrebbe sbuffare in un momento di relax anche per via di un piccolo dolore che prova nel momento in cui si sdraia. Ciò riguarda soprattutto i cani anziani, i quali potrebbero avere qualche acciacco piegando le zampe o la schiena.

Richiesta

All'interno della relazione con il cane, nel tempo, si strutturano alcuni "patti comunicativi", ovvero dei segnali che provengono dal cane o dal pet mate e, nel tempo, hanno sviluppato un significato valido solo all'interno della comunicazione tra i due.

Questo avviene perché il cane impara come comunicare con noi per tentativi. In pratica, possiamo dire che lui prova a emettere un suono, a fare un movimento o uno sguardo e, se questo funziona, tenderà a riproporlo più spesso.

È il caso ad esempio, dei cani che abbaiano per chiedere di giocare oppure dei soggetti che piangiucchiano elemosinando un pezzo di pane o un croccantino.

Se in occasioni passate queste opzioni gli hanno permesso di ottenere ciò che desideravano, i comportamenti verranno ripetuti in maniera simile anche in futuro.

Ciò non va considerato come un problema a priori, ma piuttosto è bene chiedersi se si tratti di un modo adeguato di chiedere qualcosa. Se non arreca alcun disturbo alla quotidianità e per non riguarda comportamenti ossessivi, la famiglia può limitarsi a riconoscere il gesto e offrire al cane ciò che desidera.

Voglio sentire meglio un odore

Questo sbuffo è molto particolare e riguarda quasi unicamente i cani da caccia e, in particolare, i Terrier, che hanno l'abitudine spiccata di provare a individuare anche gli odori che si nascondono sotto al terreno.

Alcuni cani, particolarmente esperti di motivazione esplorativa (il desiderio e il bisogno di percepire tutti i particolari di qualcosa) sbuffano quando scavano sotto terra, in modo da riuscire a sentire gli odori con più precisione. Vi sarà certamente successo di vedere un cane intento a scavare una buca, fermarsi con la testa nel punto più profondo. Proprio in questo momento, potreste sentire degli sbuffi più o meno forti, che oltre ad aiutare l'olfatto, possono anche essere un modo per togliere la terra dalle narici e dal tartufo.

Problemi di respirazione

Scavando, ma anche annusando, oppure (molto raramente) semplicemente mangiando e bevendo, potrebbe restare qualcosa incastrato nella narice del cane. In questo caso lo sbuffo sarà ripetuto e più simile a uno starnuto. Nella maggior parte dei casi si risolve in pochi istanti ma, altre volte, potrebbe durare più a lungo.

Si parla ad esempio dei forasacchi, ovvero uno dei rischi che, in particolare nelle stagioni calde, preoccupa maggiormente i pet mate. Sono piccole spighe di graminacee che hanno una forma particolare, capace di infilarsi nel pelo, nelle orecchie e anche nel naso del cane durante la passeggiata. In questo caso, però, lo sbuffo è frequente e spesso abbinato ad altri lamenti, prurito e, talvolta, anche a fuoriuscita di sangue dal naso.

Difficile confondere questi eventi con un semplice sbuffo, però è importante ribadirne la delicatezza e ricordare che in caso si tratti effettivamente di un forasacco, in presenza di questi sintomi bisognerà rivolgersi a un veterinario che intervenga quando prima con l'eliminazione della spiga.

Non dobbiamo infine dimenticare che vi è una categoria di cani particolarmente soggetta ai problemi respiratori, ovvero i brachicefali che, per via della selezione spinta per mano dell'uomo hanno sviluppato un muso sempre più schiacciato, il quale li porta a soffrire di BOAS (Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome, o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori), la quale porta i cani come i Bouledogue Francesi, i Bulldog Inglesi e i Carlini, a respirare in maniera rumorosa, ricordando talvolta uno sbuffo.

Lo sbuffo abbinato a un lieve starnuto potrebbe anche significare che il cane vuole liberare la canna nasale da qualcosa che lo disgusta. A loro, ad esempio, da fastidio l’odore forte dei nostri deodoranti, ma anche quello del fumo delle sigarette.

La frustrazione

Lo sbuffo potrebbe essere determinato anche dalla sensazione di frustrazione legata all'impossibilità di fare ciò che si desidera. Ciò avviene ad esempio quando un cane che vive in canile sbuffa perché non può uscire dal box, oppure quando un soggetto che sta passeggiando al guinzaglio non può raggiungere il target che gli interessa,  che potrebbe essere un altro cane, ma anche un odore che noi umani non riusciamo a percepire, oppure una risorsa alimentare, uno spazio di ombra o una fontanella a cui abbeverarsi.

Trattandosi di motivazioni molto diverse tra loro, il consiglio è quello di interrogarsi sugli elementi del contesto che potrebbero interessare al cane e, se possibile, permettergli di accedere a ciò che desidera.

Disagio

Vi è infine un ultimo motivo per cui il cane potrebbe avere l'abitudine di sbuffare e, in questo caso, il suono ricorda leggermente ciò che facciamo anche noi umani quando siamo contrariati.

Anche loro, infatti, potrebbero sbuffare per dimostrare il proprio fastidio nei confronti di qualcuno che si trova nei loro paraggi, oppure potrebbero farlo perché si trovano in una condizione che li disturba.

Questo sbuffo, rispetto a quello del rilassamento è emesso in maniera più secca e rapida, ma spesso è riconoscibile anche per via di una maggiore tensione muscolare, che fa pensare a un momento di nervosismo. In questo senso assomiglia allo sbuffo legato alla frustrazione che, in realtà, non è che una delle emozioni che possono creare disagio.

Un esempio piuttosto comune che riguarda queste situazioni è quello del cane adulto che, durante una passeggiata, sta affrontando l'incontro con un cucciolo, il quale si pone in modo frenetico e giocoso. Se l'adulto non ha le stesse intenzioni e si sente infastidito, potrebbe sbuffare per dimostrare il proprio dissenso. Alcuni cuccioli capiscono immediatamente il segnale e moderano le proprie azioni, altri invece continuano con lo stesso stile comunicativo, portando il cane più adulto ad allontanarsi o a comunicare in maniera più assertiva, come ad esempio con un ringhio o una zampata.

Se ci si trova in questa situazione è importante riconoscere lo sbuffo come un segnale che ci permette di intendere il disagio del nostro cane. Se possibile, a questo punto, si può pensare di assecondarlo e allontanarsi. Ci sarà certamente grato del fatto che abbiamo compreso la sua condizione e non è una cosa da poco. Attraverso questi gesti, infatti, si favorisce la relazione tra cane e pet mate, perché aumenta la fiducia, che in questo rapporto è uno degli ingredienti più importanti.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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