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8 Agosto 2024
20:00

Cosa significa quando il cane ringhia e come devi reagire

Un cane può ringhiare perché si sente minacciato, ha paura, prova dolore fisico, ma può farlo anche mentre sta giocando. Ecco come capire cosa ti sta comunicando e come devi reagire di conseguenza.

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Il ringhio è un segnale di comunicazione: è un messaggio molto importante e, per certi versi, un segnale “di cortesia” che il cane emette per evitare il peggio. È questa la prima cosa importante da sottolineare, visto che la percezione comune è che sia qualcosa di “cattivo” e generi più paura che desiderio di comprensione.

Attraverso il ringhio, infatti, il cane sta comunicando le sue intenzioni, la cui principale è quella di avvisare l’altro (che sia un essere umano, un conspecifico o un altro animale) di mantenere distanza.

Un cane può ringhiare perché si sente minacciato magari perché ha paura o anche dolore fisico, perché vuole proteggere delle risorse e può farlo anche quando sta giocando con tutt’altro significato legato invece all’espressione del divertimento.

Un cane che ringhia, dunque, sta provando delle emozioni e attraverso quel messaggio le sta comunicando: sta a noi capire i motivi per cui ha deciso di avvertirci in questo modo, valutando il contesto in cui accade ma, soprattutto, conoscendo il soggetto che si ha davanti.

Cosa significa il ringhio nel cane

I motivi che sono alla base del comportamento, come accennato, sono diversi. Cerchiamo di sgomberare il campo subito da equivoci interpretativi generici e sottolineiamo che il contesto e il momento in cui il cane emette il ringhio sono fattori fondamentali da valutare tanto quanto capire chi è il cane che sta emettendo quel suono che, nella maggioranza dei casi, ci spaventa.

Detto ciò, iniziamo a conoscere meglio quali sono le motivazioni principali che portano un cane a ringhiare.

  • Minaccia – È uno dei motivi più comuni e sotto la parola “minaccia” sottendono emozioni negative come la paura che può essere dettata anche da un disagio fisico, tanto che il cane può emetterlo anche se viene manipolato inconsapevolmente su zone del corpo che gli procurano dolore. L’ipotesi comportamentale invece prevede che ci sia comunque una frattura nella relazione, nel caso in cui manifesti questo comportamento con la sua persona di riferimento oppure nel caso di un cane che manifesti il ringhio nei confronti di un estraneo: gli sta chiaramente dicendo di tenersi lontano proprio perché non si fida di chi non conosce.
  • Possessività – È un altro motivo ricorrente che viene espresso da soggetti che hanno una forte motivazione possessiva che non è stata compresa o che, semplicemente, viene espressa con un alto volume di intensità. Un esempio “classico” è il cane che ringhia se ci si avvicina alla ciotola o a un giocattolo per lui importante o anche alla cuccia dove sta riposando. Anche in questo caso bisogna valutare la relazione, il singolo cane dal punto di vista della sua personalità e il contesto in cui accade.
  • Gioco – Spesso accade che mentre si sta giocando con il proprio compagno canino, soprattutto se c’è un oggetto da contendere (come accade nel “tira e molla”) il nostro Fido emetta dei ringhi. In questo caso non vi è intenzione di minaccia vera e propria: sta mettendo in atto un rituale di gioco in cui esprime il desiderio di competizione. Importante capire il significato ma anche valutare l’intensità del suono per comprendere quando poi è il momento giusto di chiudere la cornice ludica.

Perché il cane ringhia contro un componente della famiglia

Quando un cane ringhia nei confronti di un membro della sua cerchia e quel messaggio viene emesso con finalità di minaccia o di possessività è arrivato il momento di capire che qualcosa non va all’interno della sistemica familiare. Escludendo dunque l’ipotesi del gioco, gli esempi che possono far comprendere che vi è una scarsa conoscenza delle caratteristiche del cane in generale e della personalità del singolo soggetto sono ipotesi come il cane che ringhia quando una persona di casa mette le mani nella sua ciotola.

Partendo dal presupposto che non tutti i cani lo fanno ma che avviene per individui che hanno come motivazione principale la possessiva, la domanda prima ancora da farsi è una: ma perché dobbiamo mettere le mani dove il cane sta mangiando? Capire che la risposta è che si tratta di un'invasione di uno spazio importante in un momento di vitale importanza, quello della pappa, ci dovrebbe già aiutare a comprendere che il ringhio è un atto cortese da parte del cane per segnalare che non lo stiamo rispettando.

Detto ciò, però, ci sono casi in cui al di là del comportamento umano esistono soggetti che hanno una deriva comportamentale sulla possessività e con cui è necessario interfacciarsi con l’aiuto di un educatore o un istruttore cinofilo (a seconda se si tratti di un cucciolo o di un cane adulto) per comprendere proprio questi aspetti, ovvero se quel messaggio che il cane ci sta dando derivi da un nostro comportamento sbagliato, dalle sue caratteristiche di razza e di individuo o da entrambe le cose.

Questo tipo di comportamento che abbiamo focalizzato sul cibo avviene, spesso, anche su altre risorse come i luoghi di riposo e non solo la cuccia. Capita a volte, infatti, che le persone si rivolgano a educatori o istruttori dicendo che «il cane non ci fa sedere sul divano quando c’è lui: ringhia se ci avviciniamo». E’ un comportamento che Fido può mettere in atto nel momento in cui i ruoli all’interno della famiglia non sono chiari e infatti può essere rivolto tanto a tutti i membri del gruppo sociale quanto solo ad alcuni o solo a uno.

Ultimo ma non ultimo come esempio utile per comprendere che si deve agire su tutto il sistema familiare quando si vuole risolvere un problema che – ribadiamo – riguarda una scorretta comunicazione tra cane e persone, è quando il cane ringhia ai bambini. Nella maggior parte dei casi avviene perché i più piccoli hanno un approccio molto fisico con gli animali e tendono a toccarli molto e con poca attenzione e rispetto. Un cane che ringhia, in questi casi ma come negli altri citati, sta avvertendo l’altro di evitare di farlo per non passare poi al morso e sta agli adulti supervisionare la relazione tra bimbi e quattrozampe.

Perché il cane ringhia agli estranei

Un cane che ringhia agli estranei sta comunicando, ancora una volta, un unico messaggio: “Stai lontano!”. I cani hanno questo suono nel loro repertorio comportamentale proprio per evitare che si finisca in “rissa” e così dichiarare in modo molto evidente le loro intenzioni.

E’ dunque molto importante, quando ci troviamo di fronte a un cane che non conosciamo, ascoltarlo nel vero senso della parola e se sentiamo quel suono evitare di guardarlo negli occhi. Il motivo per cui un cane ringhia a degli estranei non è univoco. Anche in questo caso si può trattare di un cane che ha paura e non vuole entrare in contatto con chi non conosce (sì: i cani sono animali sociali ma non vuol dire che vogliono condividere tutto con tutti!) oppure si tratta di un cane da guardia che è legatissimo ai suoi familiari ma nel suo DNA le motivazioni protettiva e territoriale (si pensi a un Rottweiler o a un Pastore Maremmano Abruzzese) lo spingono a allontanare chi non fa parte della sua cerchia ristretta.

Perché il cane ringhia se lo tocchi o lo baci

Prima abbiamo accennato rispetto all’importanza di monitorare il rapporto con i bambini, considerando che i più piccoli ci mettono tanto entusiamo nell’approcciare i cani e che questi ultimi possono non gradire. In realtà questo aspetto riguarda anche i più grandi: sono tanti ad esempio i video che girano in Rete in cui si vedono soprattutto cani di piccola taglia che vengono “spupazzati” mentre ringhiano e le persone che lo fanno intanto ridono.

Ecco, questo è un buon esempio per invece comprendere che in quel momento il cane sta dicendo: “basta, non lo fare!” e l’umano se ne sta fregando. I cani sanno essere molto gentili con noi umani: la reazione a manipolazioni eccessive, che per loro tutto sono fuorché manifestazioni di affetto, le sopportano cercando anche di farci capire che non vorrebbero subirle. Purtroppo non comprendere lo stato emotivo dell’animale in certi casi ha portato a reazioni che dal punto di vista umano vengono poi descritte come “smisurate” ma che nelle intenzioni del cane sono poi state solo l’extrema ratio di qualcosa che, in fondo, avrebbe voluto anche lui o lei evitare. 

 Cosa devi fare quando il cane ringhia

Quando un cane ringhia devi preoccuparti? Sì, ma in maniera sana e produttiva. Bisogna ovviamente distinguere se a ringhiare è il tuo cane o un cane a te estraneo. In entrambi i casi però devi essere certo che quel cane ti sta esprimendo quanto abbiamo già detto che si racchiude nel volerti manifestare un chiaro desiderio di tenerti a distanza.

La prima cosa, dunque, è dare e prendersi spazio. Non guardarlo negli occhi, non alzare il tono di voce, non punirlo con una contro reazione, mantieni invece la calma e ragiona su cosa è accaduto prima che abbia iniziato a ringhiare nei tuoi confronti.

La valutazione del contesto ti sarà utile per comprendere poi successivamente quali passi seguire per evitare che questo comportamento si ripeta. Consigli generici sul come comportarsi, in realtà, servono infatti a poco perché ciò che va fatto è valutare la tua relazione con il tuo cane insieme a un esperto cinofilo che ti aiuti a comprendere bene la situazione da dentro.

Nel caso in cui il ringhio provenga da un cane sconosciuto è bene invece seguire quanto appena suggerito.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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