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8 Ottobre 2023
9:00

Cosa significa quando al cane cedono le zampe anteriori?

Può capitare che al cane cedano le zampe anteriori, durante la passeggiata o dopo essere stato sdraiato a lungo. Le cause possono essere molteplici: un corpo estraneo sotto le zampe, un crampo muscolare, artrosi o problemi neurologici. Vediamo come capire di cosa si tratta e cosa fare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
cane seduto

A molti pet mate sarà capitato, durante la passeggiata o quando il cane si è appena svegliato da un lungo pisolino, di notare che le zampe anteriori cedono. Le cause possono essere molteplici: qualcosa che si è infilato sotto le zampe, un crampo muscolare, artrosi o problemi neurologici, fino anche a pensare ad un avvelenamento. In questi momenti, la nostra mente si affolla di ansie, ma vediamo insieme cosa è bene fare.

Perché al mio cane cedono le zampe?

Per prima cosa occorre differenziare l'età del cane, cioè se è cucciolo, giovane o anziano, perché ovviamente possiamo avere patologie diverse.

Nel cucciolo e nel giovane di solito abbiamo problemi muscoloscheletrici trasmessi su base genetica (ad esempio displasia), ma che possono riguardare anche i disturbi dell'accrescimento nella vita intrauterina (se ad esempio la madre è malnutrita, o presenta infezioni, o se c'è un malposizionamento fetale per cui gli arti vengono forzati in posizioni innaturali). Frequenti nei cuccioli di taglia medio-grande sono i problemi dell'accrescimento muscoloscheletrico, dovuti a  una alimentazione errata o incompleta, dove in particolare l'apporto di calcio e fosforo è sbilanciato (diete di sola carne e riso o viceversa troppa integrazione di calcio). Possiamo avere anche dei problemi legati alla poca attività fisica da parte del cucciolo, in particolare quelli tenuti in box o kennel o sempre in braccio, dove i muscoli e le ossa diventano inadatti anche a sostenere una passeggiata. All'estremo opposto, abbiamo disturbi delle articolazioni e dei legamenti legati alla troppa attività fisica non proporzionale alla fase di crescita del cucciolo, o la crescita su superfici scivolose (pavimento liscio, scale) che sollecitano in modo innaturale l'apparato muscolare e scheletrico. In tutti i casi sopracitati possiamo notare una instabilità degli arti, un tremore, nei casi gravi anche una zoppia o una deviazione degli arti. Ovviamente, può anche capitare che il cucciolo sia perfettamente sano e che l'episodio sia solo legato ad un crampo o una contusione perché stava giocando in modo irruento.

Nel cane anziano che non sia portatore di patologie pregresse, possiamo più frequentemente avere problemi legati all'artrosi, a patologie degenerative su base neurologica, presenza di ernie o compressioni dei dischi vertebrali.

In tutte le età invece possiamo avere la presenza di distorsioni e contusioni,  fratture di solito sono invece evidenti e dolorose intervenute in seguito ad un incidente o una caduta, ma possiamo avere anche la presenza di microtraumi sia ossei che legamentosi che il cane spesso  riesce anche compensare mostrando poco dolore e che manifesta con instabilità e talora zoppia. Non dobbiamo poi  dimenticare la sfortunata presenza di tumori sia ossei che centrali, che possono provocare dolore e infiammazione e patologie infettive come la leishmaniosi (veicolata dal flebotomo) o l'ehrlichiosi ( veicolata dalle zecche).

Come capire se il cane ha problemi alle zampe

La zoppia e cioè il mancato appoggio dell'arto è evidente per tutti ed è sinonimo di qualcosa che non va, ma ci sono anche altri sintomi da notare:

  • tremore durante l'appoggio
  • instabilità nel camminare
  • mancato carico del peso su di una zampa
  • lambimento eccessivo della zampa
  • fascicolazioni della zampa
  • gonfiore della zampa
  • crescita anomala delle unghie o dei cuscinetti plantari

Cosa fare se al cane cedono le zampe anteriori

La prima cosa cosa è effettuare una visita dal vostro veterinario dove racconterete da quanto tempo avete notato che cedono gli arti ed eventuali altri sintomi, in base al sospetto clinico il medico veterinario effettuerà una visita ortopedica e/o neurologica, eventuali esami del sangue, ecografia o radiografia ed in alcuni casi potrebbe essere necessaria anche una tac o una risonanza magnetica per arrivare ad una diagnosi certa. Solo allora si troverà la soluzione più adatta, che in casi gravi potrà riguardare un eventuale intervento chirurgico, mentre nella maggior parte dei casi potrà essere gestita curando l'alimentazione, dando integratori, effettuando della fisioterapia.

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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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