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3 Febbraio 2024
16:00

Cosa significa la posizione delle orecchie del gatto

La posizione delle orecchie del gatto ha significati precisi: ad esempio, le orecchie puntate in avanti indicano che qualcosa ha attirato la sua attenzione, le orecchie puntate all'indietro indicano invece uno stato di allerta.

Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel gatto il linguaggio corporeo è importante tanto quanto il miagolio, una forma di comunicazione che questi animali hanno sviluppato proprio per comunicare con gli umani. Il corpo, però, comunica in modo altrettanto efficace e i movimenti delle orecchie possono dirci molto sullo stato d’animo dei nostri amici felini. Puntate all’indietro, in stato di allerta, appiattite sul cranio mostrando diffidenza, paura o addirittura aggressività: vediamo cosa significa la posizione delle orecchie del gatto.

Le orecchie del gatto

Morbide, con l’interno rosa e la caratteristica forma a triangolo, le orecchie sono forse una delle caratteristiche più peculiari dei gatti. Ma non hanno (ovviamente) solo valenza estetica: l’udito è, per i gatti, un senso estremamente importante, una sorta di “super potere” modellato dall'evoluzione della specie e dalle esigenze legate alla caccia, e le orecchie rappresentano dunque una parte del corpo estremamente importante per loro, utilizzata per ascoltare i suoni, per comunicare e per percepire l’ambiente circostante.

L’interpretazione del linguaggio corporeo del gatto dovrebbe comunque sempre essere considerata insieme ad altri segnali, come la postura del corpo, i movimenti della coda, il miagolio, per ottenere una comprensione più completa del suo stato emotivo e delle sue intenzioni. Ogni gatto inoltre è un individuo con la propria personalità, e le interpretazioni della sua postura possono variare. Ci sono però alcuni modi in cui posiziona le orecchie che indicano stati d’animo particolari. Vediamoli insieme.

Cosa dicono le orecchie del gatto: movimenti e significati

Possiamo provare a fare qualche esempio generale di ciò di cui stiamo parlando. Se, per esempio, il gatto punta le orecchie in avanti, potrebbe significare che qualcosa ha attirato la sua attenzione, che è curioso o amichevole. Può puntare le orecchie in avanti quando si avvicina a qualcosa di interessante, quando sente la voce conosciuta del pet mate o quando sta giocando.

Se il gatto sposta le orecchie in avanti con un movimento rapido, in particolare, è probabile che qualcosa abbia acceso il suo interesse e la sua eccitazione. Può capitare se vede un uccello fuori dalla finestra o si accorge di un insetto che ronza dentro la stanza.

Al contrario, le orecchie puntate all'indietro potrebbero indicare che il gatto è in uno stato di allerta, che può degenerare in paura o ansia. Se il gatto si sente minacciato o insicuro potrebbe spostare le orecchie indietro, magari per un rumore molto forte e improvviso o per movimento che lo mette in tensione.

Anche le orecchie abbassate potrebbero indicare fastidio e paura, in alcuni casi anche aggressività. Se un gatto abbassa le orecchie in modo evidente potrebbe essere opportuno evitare di avvicinarsi o disturbarlo e interagire con lui.

Gli altri segnali da osservare

Le orecchie non sono un elemento affidabile per capire come si senta esattamente un gatto, quantomeno prese singolarmente. Per capirlo è sempre necessario guardare anche il resto del corpo: se alle orecchie indietro, per esempio, associa una postura rigida, con i muscoli contratti e in tensione, e aggiunge un miagolio basso, si è di fronte a un gatto in modalità “attacca o scappa”.

Se invece mantiene una postura rilassata, e si limita a spostare all’improvviso le orecchie all’indietro udendo un suono improvviso o particolare, sta semplicemente “orientandole” per sentire meglio, ed è probabile che sia semplicemente sorpreso.

Allo stesso modo, se muove rapidamente le orecchie in avanti mentre sta guardando fuori dalla finestra e inizia a muovere la coda, è probabile che qualcosa all’esterno abbia attirato la sua attenzione e acceso la sua curiosità.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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