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9 Giugno 2024
10:00

Cosa significa il fiocco giallo al guinzaglio dei cani

Un nastro giallo al guinzaglio o una bandana di questo colore segnalano che il cane ha bisogno di spazio e non dobbiamo avvicinarci. Non significa che quel cane è aggressivo.

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È purtroppo ancora raro, ma può esservi capitato di incontrare un cane con un fiocco giallo sul guinzaglio. È un simbolo importante, con un messaggio molto chiaro se lo si conosce, ovvero che quell'individuo non è da approcciare e che va rispettato nella sua soggettività tenendo le distanze.

In tanti, soprattutto sui media italiani, scrivono ancora che l'idea del nastro giallo sia nata in Canada, grazie a una iniziativa che si chiama "The Yellow Project". In realtà, sebbene ancora molti siti rimandino a un indirizzo Internet spacciato come "ufficiale", la pagina non corrisponde a qualcosa di esistente (quel riferimento è scomparso anche su Facebook).

L'origine dell'idea più verificabile ad oggi va attribuita a una dog trainer svedese, Eva Oliversson, che l'ha lanciata nel giugno del 2012 e che ha chiamato "Gulahund" ("cane giallo"). Sul sito ufficiale dell'iniziativa ci sono diverse informazioni importanti per approfondirne il senso e questa è la descrizione del progetto: «Un programma per e sui cani sensibili nella società. Finalmente puoi sostenere il tuo cane sensibile nella sua vita quotidiana nella società tra persone e animali. Con un nastro o una bandana gialla al guinzaglio o sul cane, ora puoi segnalare agli altri che il tuo cane ha bisogno di spazio o tempo così da evitare l'incontro sia con le persone che con gli animali. Ci sono molti motivi per cui un cane può avere bisogno di più spazio e potrebbe accadere per un periodo di tempo più o meno lungo nella vita dei cani. Anche i bambini piccoli possono imparare il significato del contrassegno giallo. Questi cani hanno bisogno del tuo aiuto! Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per informare il pubblico sul significato del fiocco giallo».

Cosa segnala il nastrino giallo al guinzaglio dei cani

Lo scopo del simbolo giallo da far portare al cane, che sia un nastro o una bandana legati al guinzaglio, è di consentire a Fido di vedere rispettato il suo spazio vitale, ovvero fare in modo che altri non invadano quella che si chiama la "bolla prossemica".

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Questa immagine di Kodami ci aiuta a capire di cosa stiamo parlando. Ogni individuo ha un suo confine che definisce il livello di distanza da tenere e mantenere dagli altri. Nella "zona intima" di un cane, per capirci, entrano pochissimi soggetti: coloro che appartengono alla famiglia tra cui ovviamente la persona di riferimento. Nella "zona personale/individuale" ci sono gli amici, in quella "sociale" si scambiano saluti e si può decidere di iniziare ad avere rapporti con gli sconosciuti e in quella "pubblica" il soggetto vive in un contesto di convivenza ma non ha intenzione di stringere una conoscenza o anche solo di fare un incontro diretto.

Questi concetti sono fondamentali per capire come un cane si relaziona con il mondo ed è importante anche comprendere che poi ogni singolo individuo allarga o restringe i limiti che ci sono tra una zona e l'altra. Alcuni cani, dunque, per motivi che riguardano la personalità, le esperienze pregresse e tutto ciò che è la storia personale possono non avere intenzione o alcun piacere di trovarsi per forza di fronte qualcuno che li vuole accarezzare, ad esempio, o non gradiscono il contatto con altri cani e l'incontro va appunto evitato.

I pet mate consapevoli hanno dunque uno strumento utile come il mettere un nastrino giallo sul guinzaglio che dà la possibilità di prendersi particolare cura dei loro cani e avvertire gli altri. Questi sono i consigli dati direttamente sul sito dell'associazione svedese utili a chiarire a cosa serve il fiocco giallo:

  • Evitate inutili malintesi.
  • Concedere sia ai cani che ai loro pet mate più spazio o tempo per allontanarsi da persone e animali.
  • Creare la possibilità di educare lentamente un cane e in questo modo ottenere migliori progressi nel percorso.
  • Semplificare la vita a quei cani che, per un periodo più o meno lungo della loro vita, necessitano di più spazio da persone e animali. Alcuni cani forse ne hanno bisogno per il resto della loro vita, a seconda del problema.
  • Ci sono MOLTE ragioni per cui alcuni cani hanno bisogno di più spazio! Potrebbero essere malati, feriti o semplicemente vecchi. Potrebbero avere una nuova famiglia o brutte esperienze di vita e aver bisogno di una distanza maggiore per allenarsi lentamente ad affrontare il nuovo ambiente.Una cagna potrebbe essere in calore. Un altro cane potrebbe essere sottoposto ad un “training quotidiano”.

Come comportarsi

Una volta che si è identificato il simbolo, tutto ciò che resta da fare è semplicemente rispettare quel cane e il suo umano di riferimento. Se si è da soli e si è particolarmente attratti dai cani, semplicemente, non avvicinatevi e mantenete la giusta distanza. In realtà questo consiglio è valido per tutti gli incontri con i cani che spesso subiscono il nostro desiderio di contatto che sicuramente non è il loro. È facile da capire ciò che stiamo dicendo: immaginiamo al contrario qualcuno che non conosciamo e che si avvicina a noi e ci mette le mani in testa… sicuramente non è qualcosa che gradiamo.

Se si è in compagnia del proprio cane, l'ideale è cambiare marciapiede ad esempio se ci si trova in città o aiutare il proprio compagno a fare una bella curva larga così da dare un segnale chiaro all'altro soggetto "sensibile" senza arrivare ovviamente a chiuderla con un contatto ma facilitando la via d'uscita da prendere per entrambi per non arrivare all'incontro.

Se il vostro cane "si pianta" perché vuole per forza avvicinarsi all'altro, aspettate anche di vedere la reazione dell'altra persona che – avendo apposto il fiocco giallo – è sicuramente consapevole che non ci deve essere contatto tra i cani e dunque così favorirete la possibilità che sia l'altro ad allontanarsi.

Per riassumere dunque il senso e il comportamento da tenere in presenza di un cane che porti un simbolo giallo con sé, ecco altre dritte che il progetto svedese ha condiviso:

  • Se vedete un cane con un nastrino giallo sul guinzaglio, vuol dire che ha bisogno di un po’ di spazio. Non si tratta di un cane aggressivo ma per favore non avvicinatevi troppo a lui o ai suoi umani. Vi stanno indicando che il loro cane non può stare troppo vicino ad altri cani. Quanto vicino? Solo il cane e i suoi umani lo sanno, quindi mantenete una certa distanza e date loro il tempo di allontanarsi da voi.
  • Ci sono molte ragioni per cui un cane ha bisogno di spazio: forse ha problemi di salute o è in fase di educazione. Potrebbe essere un cane recuperato da una situazione difficile che non ha ancora completato la riabilitazione: il mondo può essere un posto davvero spaventoso per questi cani. Potrebbe aver vissuto una brutta esperienza con un altro cane o semplicemente potrebbe non essere il genere di cane socievole che vuole sempre salutare tutti.
  • In poche parole: un segnale giallo significa che quel cane ha bisogno di un po’ di spazio.

Ultima cosa non meno importante: questo segnale può essere davvero utile solo e soltanto quanto più persone lo conoscono. Purtroppo continua a rimanere nella stretta cerchia delle persone appassionate di cinofilia ma dovrebbe emergere maggiormente per arrivare a chiunque appunto viva con un cane.

Se si continuano però a far girare articoli con informazioni scorrette, è difficile che il passaparola funzioni nel modo giusto.

Quando decidete di contribuire dunque a una "missione" così utile, fatelo bene: condividete, se vorrete, questo articolo nella speranza appunto che le giuste informazioni arrivino davvero a tutti nel mondo corretto.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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