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15 Agosto 2024
19:00

Cosa puoi fare (e non fare) se il tuo gatto chiede sempre da mangiare

Alcuni gatti sembrano avere sempre fame e richiedere sempre la ciotola piena nonostante la corretta e puntuale somministrazione di cibo. Cosa fare in questi casi? La prima cosa è fare attenzione a quello che potrebbe essere un campanello d'allarme.

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I gatti sono animali che tendono a regolarsi molto bene quando si tratta di alimentarsi. Lasciargli una ciotola sempre piena di crocchette a disposizione non fa correre il rischio di ritrovarla vuota, e spesso quando mangiano l’umido non lo finiscono tutto in una volta ma lo centellinano.

Può succedere però, in determinate situazioni, che il gatto finisca subito il cibo e chieda sempre da mangiare e di riempirgli la ciotola, miagolando e sfregandosi sulle gambe del pet mate. Questo comportamento può avere diverse cause, dalla richiesta di attenzioni alla noia passando per la presenza di parassiti intestinali e un insufficiente apporto di sostanze nutritive dal cibo che gli somministriamo.

Il rischio, in casi come questi, è che oltre a una ipotetica patologia che deve essere trattata (dall’ipertiroidismo al diabete), il gatto sviluppo disturbi legati al sovrappeso e all’obesità che potrebbero rivelarsi molto deleteri. Per questo è bene intervenire, individuano la causa della fame costante e agendo per riportare la situazione alla normalità.

Cosa fare se il tuo gatto chiede sempre cibo

Se il gatto chiede sempre cibo nonostante che la dose giornaliera sia più che appropriata, la prima cosa da fare è osservarlo con attenzione e pesarlo. Se mangia molto e non prende peso, anzi lo perde, è possibile che vi sia una patologia: basta annotare il peso per una decina di giorni e poi sottoporre la tabella al veterinario per chiedergli un parere e capire se vi sia una malattia alla base dell’aumento di appetito.

Se non emergono malattie o problemi organici sotto, è molto probabile che il micio non stia cercando veramente cibo ma attenzioni. Magari si sente solo, magari si annoia: provate a passare più tempo con lui, coinvolgendolo in sessioni di gioco, perché è possibile che il cibo e il nutrirsi, in un ambiente povero di stimoli, diventi per lui l’unico vero stimolo e momento di attività. Può essere utile anche arricchire l’ambiente con giocattoli, tiragraffi e mensole per renderlo il più possibile interessante e “intrigante” per lui, stimolandolo a muoversi e a fare attività che lo distraggano dalla ricerca spasmodica di cibo.

Infine, un’analisi del regime alimentare: il gatto è un animale carnivoro e beneficia di un’alimentazione povera di carboidrati e più ricca in proteine. Se così non fosse potrebbe chiedere continuamente cibo a causa di carenze che vanno sanate con l’aiuto di un medico veterinario esperto in nutrizione.

Cosa non devi fare

Ciò che non va fatto, se il gatto chiede continuamente da mangiare, è soddisfare le sue richieste senza interrogarsi sulle cause.

Come detto il gatto si regola molto bene in fatto di cibo, quindi se all’improvviso inizia a chiederne di più c’è sicuramente una causa che va oltre la fame e che andrebbe indagata. Allo stesso modo è sbagliato non curarsi di questa richiesta e continuare come se nulla fosse a dargli la stessa quantità e la stessa tipologia di cibo, per le stesse motivazioni.

Questo per evitare conseguenze più gravi “nascoste” da quello che può sembrare un capriccio, ma che in realtà non lo è.

Cosa può succedere al gatto se mangia troppo

Se il gatto mangia troppo può sviluppare sovrappeso e obesità che, in questi animali, sono malattie molto serie. Quando un gatto supera del 15% il suo peso forma si considera sovrappeso, se il peso supera il 30% ci troviamo di fronte a un gatto obeso.

I rischi in questi casi sono molteplici: un peggioramento di tutte le patologie articolari innanzitutto, e poi lo sviluppo di patologie come la lipidosi epatica e il diabete mellito, con conseguenze anche gravi anche sul pancreas.

Un gatto obeso rischia inoltre di sviluppare neoplasie, e va incontro a una potenziale riduzione delle funzioni immunitarie, con una conseguente aspettativa di vita inferiore rispetto a un gatto normopeso.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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