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19 Agosto 2024
20:00

Cosa pensano (forse) i gatti quando siamo fuori casa

Non abbiamo certezze su cose pensano i gatti quando siamo fuori casa, tuttavia conoscendo questa specie possiamo formulare alcune ipotesi.

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Non possiamo sapere con certezza cosa pensano i gatti quando siamo fuori casa, però possiamo fare delle ipotesi basate sulle conoscenze che abbiamo acquisito su questi animali. Al contrario di quanto siamo portati a credere, a causa dei luoghi comuni, i gatti possono stringere legami profondi con i loro umani di riferimento e anche con animali di altre specie.

Siamo abituati a percepirli come esseri indipendenti, ma in realtà possono soffrire molto la nostra assenza in base al grado di dipendenza con il pet mate, dalla loro personalità, dall’ambiente in cui vivono e dalle esperienze che hanno vissuto.

Quando un gatto rimane da solo in casa per diverse ore, il suo comportamento può oscillare tra l’essere completamente a suo agio con la solitudine oppure il mostrare segni di disagio. Quest'ultimo è il segnale di un malessere che però andrebbe approfondito. La maggior parte dei gatti infatti apprezzano la possibilità di avere un loro spazio senza interferenze, mentre altri possono mostrare segni di stress o ansia, ma si tratta di una esigua minoranza.

Il gatto soffre la solitudine?

I gatti sono tendenzialmente più solitari e meno comunicativi rispetto a noi, ma ciò non significa che non possono soffrire la solitudine, soprattutto se abituati alla costante presenza del loro umano di riferimento. Alcuni gatti sviluppano un legame di dipendenza con la persona che si prende cura di loro, e quando questa è assente, ecco che possono manifestarsi sintomi di disagio.

Il tempo è un coefficiente molto variabile dato che sono animali con abitudini crepuscolari, più attivi quindi quando noi dormiamo, e che si dedicano a lunghe sessioni di riposo. Quindi il tempo in cui possono iniziare a provare disagio non è lo stesso che impiegheremmo noi, o un cane.

Quando però qualcosa non va ecco che possono esserci dei segnali come miagolii continui, comportamenti distruttivi o, al contrario, un comportamento apatico e ritirato accompagnato magari da inappetenza. Anche il gatto più indipendente può sentire la mancanza del suo umano di riferimento, soprattutto se la dipendenza è marcata e la sua assenza è improvvisa o prolungata. Il più delle volte, quando siamo fuori, se la cavano benissimo.

Cosa prova il gatto quando non siamo in casa?

Non è facile sapere cosa pensa il gatto quando resta solo. Sicuramente il concetto di "solitudine" è molto diverso nelle nostre due specie. Nel suo caso, ad influire sulle sue emozioni più che la nostra assenza potrebbe essere soprattutto la rottura della routine ambientale.

Ci sono poi alcuni gatti che in queste situazioni ricercano attivamente la nostra presenza, arrivando a occupare il nostro spazio preferito o addirittura dormendo sui nostri vestiti per sentire il nostro odore.

Altri gatti possono diventare più irrequieti e cercare di attirare l’attenzione, magari rovistando nei nostri oggetti o graffiando mobili. Nonostante queste reazioni, molti gatti sono in grado di gestire la solitudine abbastanza bene, occupando il tempo con il sonno, o il grooming, una delle loro attività preferite. Tuttavia, per alcuni, la monotonia della solitudine può essere più intensa e manifestarsi attraverso comportamenti ansiosi o depressivi.

Cosa fare per evitare che il gatto si senta solo?

Esistono diverse strategie per aiutare il gatto a non sentirsi solo durante la nostra assenza. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Lasciare i suoi giochi a disposizione: i giochi interattivi, come quelli che distribuiscono croccantini, possono mantenere il gatto impegnato e stimolato mentalmente. Anche i giocattoli semplici, come palline o topolini di stoffa, possono aiutare a distrarlo;
  • Arricchire l'ambiente: creare un ambiente stimolante può fare la differenza. Installare mensole su cui il gatto può arrampicarsi o posizionare un tiragraffi in una zona strategica della casa può offrirgli punti di osservazione e di svago;
  • Riempire le ciotole di acqua e cibo: assicurarsi che il gatto abbia sempre accesso a cibo e acqua freschi è essenziale. Se possibile, utilizzare distributori automatici di cibo, che possono anche offrire piccole dosi durante il giorno, mantenendo così il gatto occupato;
  • Lasciare la radio o la televisione accesa: alcuni gatti trovano conforto nel rumore di fondo della televisione o della radio. Questo può simulare la presenza di qualcuno in casa e rendere l’ambiente meno silenzioso e più familiare;
  • Considerare un'adozione di coppia: i gatti che crescono insieme hanno maggiori probabilità, crescendo, di sviluppare relazioni non conflittuali e quindi di convivere in armonia, apportando del valore l'uno alla vita dell'altro.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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