Il lupo (Canis lupus) e il coyote (Canis latrans) sono due dei più importanti parenti dei nostri cani domestici e abitano entrambi in Nord America. Spesso confusi per via della loro somiglianza fisica, in realtà presentano molte differenze comportamentali e sociali, oltre a qualche piccola ma importante differenza anatomica.
A differenza del lupo, per esempio, il coyote è meno dipendente dai suoi conspecifici e può anche vivere un'esistenza solitaria, lontano dai gruppi di esemplari gregari che talvolta si formano all'interno degli habitat più poveri dell'America Settentrionale. La pelliccia del coyote inoltre è meno scura e grigiastra rispetto a quella del lupo che presenta anche una coda leggermente più corta.
Entrambi sono dei carnivori appartenente alla famiglia dei Canidi e spesso occupano lo stesso territorio, cercando di scontrarsi il meno possibile e di catturare prede diverse. Una delle principali differenze che è possibile notare confrontandoli è la taglia. Mentre i coyote raggiungono fino a 66 centimetri di altezza e fino a 25 chilogrammi di peso, i lupi sono molto più grandi, raggiungendo un'altezza complessiva di 81 centimetri per 50 chilogrammi di peso. I coyote tendono anche ad avere una massa muscolare più ridotta di quella dei lupi, seppur rimangano dei buoni corridori.
Le loro impronte misurano infine circa la metà di quelle dei lupi. Una differenza importante, visto che la taglia più piccola gli permette di divenire un cacciatore più furtivo. Mentre i lupi possono cacciare prede anche di grandi dimensioni, come i cervi, i coyote invece braccano principalmente prede di piccole e medie dimensioni, prediligendo attaccare tramite la tecnica dell'agguato rispetto a quella dell'inseguimento.
Le somiglianze anatomiche fra lupo e coyote
Essendo due canidi, lupo e coyote presentano una pelliccia e un cranio molto simile, che in determinati territori (come le regioni più settentrionali del Canada) tendono anche a somigliarsi ancora di più, per via della convergenza evolutiva che li ha spinti ad assumere la stessa colorazione.
Entrambi gli animali presentano inoltre dei profondi occhi color nocciola, che tal volta possono essere così tanto chiari da tendere al giallo o al grigio paglierino, in particolare quando si trovano in contesti ambientali dove c'è una ridotta presenza della luce solare in alcune parti dell'anno.
Quando queste due specie sono adattate a condizioni climatiche estreme, come il deserto o le foreste innevate, entrambe sviluppano degli accorgimenti anatomici importanti, come una coda più folta e più spessa dei corrispettivi esemplari meridionali o zampe molto lunghe, che li aiutano a sopravvivere e a difendersi meglio dall'escursioni termiche.
Infine, per quanto la loro bocca e il loro naso dal punto di vista anatomico presentino le medesime strutture, è anche vero che il volto del coyote risulta molto più piccolo, ma con una scatola cranica più grande, tanto che in qualche occasione ricorda più il volto di una volpe, mentre le orecchie sono leggermente più lunghe e grandi, anche se condividono la stessa mobilità e posizione di quella dei lupi.
Le somiglianze fisiologiche del lupo e del coyote
Sia il lupo che il coyote sono in grado di emettere diversi tipologie di versi e di ululare, ma fra i due è il coyote che presenta una maggiore capacità di vocalizzazione. Come infatti ben si capisce leggendo il suo nome scientifico "latrans", il coyote è considerato il canide più "rumoroso" del mondo, ed è infatti in grado di produrre almeno 11 tipologie di suoni differenti, con una potenza vocale leggermente superiore rispetto a quella del lupo grigio.
I suoni emessi da questi animali sono divisi in tre categorie, ovvero suoni agonistici o d'allarme, suoni di saluto e suoni di contatto. La prima categoria includono sbuffi, ringhi, tossi, latrati, grida e uggiolati. Gli sbuffi in particolare vengono usati da questi animale per segnalare un allarme o per comunicare ai propri amici e parenti l'accesso alla tana, quando qualche minaccia rischia di colpire soprattutto i cuccioli. I ringhi sono invece usati come suono di minaccia o di attrazione, durante la stagione degli amori, al posto delle tossi che per quanto rauchi sono vocalizzazioni con cui i coyote comunicano una minaccia seria, di vita o di morte. Gli ululati e i latrati sono usati sia per comunicare minacce sulle lunghe distanze, sia per continuare a comunicare con i propri amici, quando si trovano a diversi chilometri.
Visto che queste due specie sono molto brave nel comunicare le proprie intenzioni tramite i versi, è normale che l'evoluzione e la selezione naturale li abbia dotati di un udito sopraffino, capace d'individuare la sorgente di un rumore anche oltre i 10 km di distanza. Bisogna però ricordare che non tutti gli ambienti sono perfetti per permettere al lupo e al coyote di sentire bene con la distanza. Quando sono infatti all'interno di un bosco, il loro udito è molto meno potente rispetto a quando si trovano nelle praterie o nei deserti nord americani, perché le fronde degli alberi, i tronchi come l'eventuale neve attutiscono i suoni e ne distorcono le onde sonore.
Per questa ragione, quando vogliono comunicare con altri esemplari distanti o altri gruppi, i lupi prediligono trovare un punto rialzato della foresta e ululare al cielo, così che i loro versi possano risonare meglio e proiettarsi lontano nell'aria, senza che il legno degli alberi o altri elementi ne attenuino il suono.
La vista del lupo e del coyote sono infine entrambi molto potenti, poiché essendo dei cacciatori devono essere in grado di puntare e braccare una preda, anche molto piccola, in molteplici condizioni ambientali e in diverse tipologie di habitat, dal folto bosco al deserto. Quando stanno cacciando, tuttavia, questi due animali prediligono seguire e rintracciare le loro prede più con l'olfatto che con la vista, visto che possiedono un naso molto sensibile, capace di riconoscere una traccia anche a 3 km di distanza, quando le condizioni climatiche sono buone.
Le somiglianze genetiche fra lupo e coyote
A causa del fatto che entrambe le specie si sono evolute abbastanza recentemente, separandosi dal loro antenato comune solo 117.000 anni fa, il rischio d'ibridazione fra coyote e lupi è abbastanza alto, anche perché come già detto condividono gli stessi territori e possiedono un corredo genetico molto simile. Alcuni studiosi hanno persino ipotizzato che alcune varianti e sottospecie di lupo, come il lupo rosso della Florida, siano in realtà frutto di quest'ibridazione.
Per verificare questa teoria, gli scienziati hanno così cominciato ad effettuare diversi sequenziamenti genetici in molte popolazioni nordamericane, che hanno avuto un risultato notevole, per quanto riguarda la comprensione dell'evoluzione di questi canidi in Nord America. Il sequenziamento e il relativo confronto fra i genomi ha infatti dimostrato che tutti i lupi grigi nordamericani possiedono vari gradi di DNA di coyote, seppur con determinate differenze. Per esempio, i lupi dell'Alaska presentano i livelli più bassi di genoma appartenuto originariamente ai coyote, mentre le popolazioni dell'Ontario, del Québec e della costa atlantica del Canada presentano i livelli più alti.
Il termine tecnico con cui gli scienziati definiscono gli ibridi di coyote e di lupo è Coywolf e nella maggioranza dei casi presentano caratteristiche intermedie di entrambe le specie. Sono più grandi dei coyote, ma più piccoli dei lupi. Sono animali sociali, ma non così gregari come i lupi grigi. Hanno una vocalizzazione più simile a quella dei coyote, ma presentano un ciclo vitale simile a quello dell'altra specie, visto che arrivano alla maturità sessuale dopo i 2 anni dalla nascita.
A livello sociale, gli ibridi sono molto meno aggressivi dei lupi e degli stessi coyote, tanto che alcuni allevatori americani hanno tentato di renderli degli animali domestici, ibridandoli a loro volta con i cani. In questo momento però nessun paese al mondo considera gli ibridi di lupo e di coyote in tal modo, quindi non esistono degli allevamenti specializzati.