Con l'arrivo dei mesi caldi, anche i gechi si risvegliano dal torpore invernale per ricominciare a gironzolare qua e là. I gechi sono piccoli sauri diffusi soprattutto nelle regioni più miti, con una spiccata tendenza a vivere proprio accanto a noi, persino nelle nostre case. In Italia ci sono quattro specie diverse: il geco comune o tarantola muraiola (Tarentola mauritanica), quello verrucoso (Hemidactylus turcicus), quello di Kotschy (Cyrtopodion kotschyi) e il tarantolino (Euleptes europaea).
Sono tutti e quattro lucertoline totalmente innocue, particolarmente ghiotte di invertebrati e, soprattutto, in grado di arrampicarsi sulle pareti verticali delle nostre abitazioni, finendo spesso per entrare tra le mura domestiche, soprattutto le prime due specie, quelle più diffuse.
Cosa fare quindi quando accade? La vera risposta a questa domanda dovrebbe essere "assolutamente nulla" e bisognerebbe chiedersi "perché mai allontanarli?". I gechi infatti sono rettili assolutamente innocui e ci aiutano inoltre a tenere sotto controllo il numero di animali fastidiosi come zanzare, mosche, ragni e persino blatte.
Per di più, ospitare un geco in casa è considerato di buon auspicio e un portafortuna in diversi paesi del mondo, Italia compresa. In Salento, per esempio, il geco è diventato uno dei simboli più riconoscibili e le sue raffigurazioni sono presenti ovunque, quasi come un marchio.
Tuttavia, se proprio non riusciamo a tollerare la loro presenza in casa possiamo sempre accompagnarli gentilmente fuori dalla porta, ovviamente senza fargli male.
I gechi tendono a entrare nelle nostre case solitamente nelle ore notturne e per svariati motivi, in primis perché le nostre abitazioni sono più calde e rappresentano quindi un ottimo rifugio in cui trovare riparo. Ma soprattutto, perché tra le mura domestiche vivono moltissimi insetti e altri invertebrati, un banchetto irresistibile composto da zanzare, moscerini, falene e mosche attirate spesso proprio dalle nostre luci. Non è raro quindi che i gechi imparino in fretta a capire dove scovarli, per cui è facile avvistarli proprio vicino a lampade, fari e altre fonti luminose in attesa della prossima preda.
Spingere un geco fuori dalla finestra non è un'operazione troppo complicata. Armati di scopa (o di qualsiasi altro oggetto morbido) possiamo spingerli delicatamente con le setole verso l'uscita più vicina. Di solito questa operazione richiede pochi secondi, anche perché i gechi sanno bene come entrare e uscire dalle nostre case e conoscono le vie di fuga. È molto importate però fare attenzione, i gechi sono animali estremamente delicati e si rischia di ferirli inutilmente se si usa troppa foga o se tentiamo di afferrarli con le mani, meglio quindi evitare.
Inoltre, come le lucertole, anche i gechi possono deliberatamente automutilarsi staccando la coda (capacità nota come autotomia) per lasciare di stucco eventuali predatori, in questo caso noi, e darsi alla fuga. Per cui è meglio non stressarli troppo anche se poi ricrescerà, si rischia solamente un inutile dispendio di energie per il piccolo rettile selvatico. I gechi in casa possono essere quindi innocui alleati e preziosi disinfestatori che lavorano tra l'altro, gratuitamente. Se ne entra uno in casa in casa non occorre fare nulla, troverà da solo la via d'uscita, ma se proprio non riusciamo a conviverci ora sapete come accompagnarlo delicatamente fuori evitando che si faccia male.