Ci sono molti motivi che possono spingere il cane a scappare di casa: dalla memoria di razza alle abitudini acquisite da piccolo fino alla semplice voglia di perlustrare. Per evitare quello che è a tutti gli effetti l'incubo di ogni famiglia è quindi necessario comprendere profondamente il cane e le motivazioni che lo spingono ad agire in questo modo.
Iniziamo col dire che si tratta di un fenomeno spesso sovradimensionato, proprio in ragione del timore delle persone e della facile diffusione sui social di notizie che raccontano fughe rocambolesche. Ci sono però alcuni cani che hanno effettivamente la tendenza ad allontanarsi dallo sguardo del proprio compagno umano senza voltarsi indietro. Questo comportamento, soprattutto se reiterato, può celare ragioni interne all'animale, altrimenti può essere legato a particolari contesti.
In ogni caso, la cosa più importante quando ci troviamo in questa situazione è mantenere la calma e contattare le Forze dell'Ordine. Denunciare lo smarrimento del proprio cane è infatti un obbligo di legge al quale il pet mate è tenuto ad ottemperare nel più breve tempo possibile, proprio al fine di salvaguardare l'incolumità del proprio amico.
Vediamo adesso perché il cane scappa e i passi corretti da compiere per ritrovarlo.
Perché il cane scappa?
Quando ci chiediamo perché il cane scappa dobbiamo tenere presente che le ragioni possano essere infinite, e che questa disavventura può capitare a chiunque, anche alla persona più attenta e scrupolosa. Tuttavia conoscere i motivi più frequenti può aiutarci a diminuire le possibilità che accada anche a noi.
Il primo passo è quindi conoscere il cane che abbiamo davanti, sia come individuo che come componente di una specie selezionata dall'essere umano per compiere azioni specifiche. Per questo i cani da caccia hanno una probabilità più alta di allontanarsi per rispondere a una impellenza profonda che risiede nella motivazione predatoria e cinestetica.
Discorso simile vale anche per gli Husky. Come spiega in un video dedicato a questa razza Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, questi cani sono stati selezionati per avere un forte desiderio e bisogno di fare movimento, insomma sono fatti per essere intolleranti alla staticità. Questo, unito alla loro grande intelligenza li porta a dar fondo a una forte pulsione perlustrativa che li fa vagare felici parecchi chilometri lontani dalla loro abitazione.
Conoscere bene il proprio amico animale è quindi un bel vantaggio, ma ci sono anche motivi esterni:
- Fughe d'amore: una femmina in calore è un motivo più che valido per un cane maschio di cercare spasmodicamente il modo di allontanarsi, e lo stesso può avvenire con la femmina che cerca un compagno;
- Paura di botti e temporali: il terrore innescato da rumori molto forti può indurre l'animale a correre per chilometri e chilometri senza badare alla meta.
Ci sono poi motivi legati al contesto di vita nel quale si trova il cane:
- Noia e solitudine: se il cane si allontana da casa in nostra assenza molto spesso lo fa in cerca di stimoli e compagnia, soprattutto se nella giornata ha poche occasioni per sfogare l'energia e fare esperienze stimolanti.
- Intolleranza verso la propria condizione: anche se è una possibilità rara, non è impossibile che un cane decida di allontanarsi da un contesto famigliare che percepisce come insopportabile Si tratta di animali parte di una relazione frustrante o vittime di maltrattamenti, anche involontari, e che possono sentirsi tanto in difficoltà da allontanarsi senza remore.
Cosa fare se il cane è scappato
Denunciare lo smarrimento del proprio cane è la prima cosa da fare ed è anche un obbligo di legge. Nel momento in cui ci si rende conto che il cane si è allontanato dall'abitazione senza fare ritorno quindi bisogna avvertire le Forze dell'Ordine. L’omessa denuncia, infatti, oltre ad essere sanzionata da quasi tutti i regolamenti comunali, può integrare il reato di abbandono di animali, punito dall'articolo 727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno e con un’ammenda che può arrivare sino a diecimila euro.
Una volta fatto ciò è bene contattare il dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl competente per territorio, indicando la razza del cane, l’eventuale numero di microchip, i propri dati e giorno, ora e luogo di smarrimento. In questo modo, se i servizi veterinari dovessero imbattersi nel vostro cane, sapranno già che c'è qualcuno che lo cerca.
Affrontati questi passaggi fondamentali ci sono altre iniziative che possono tornare utili:
- Chiedere informazioni ai vicini;
- Segnalare il fatto alle associazioni di protezione animale più attive della zona;
- Affiggere volantini con la foto del cane e i segni particolari insieme numero di telefono da contattare in caso di avvistamento;
- Lanciare l'allarme sui social network, e in particolare sui gruppi cittadini o di quartiere.
Come spesso accade quando si parla di animali, anche in questo caso è la prevenzione a fare la differenza. Se infatti abbiamo registrato il cane nell'anagrafe canina della nostra regione e lo abbiamo microchippato, come impone la legge, allora le possibilità di ritrovarlo aumentano sensibilmente.
Come rintracciare il proprio cane?
Per rintracciare il cane scappato il microchip è uno strumento fondamentale e per questo obbligatorio per i cani in Italia. Esso costituisce il documento d’identità dell’animale e può essere letto rivolgendosi ai i servizi veterinari delle Asl e anche dai veterinari libero professionisti abilitati.
Il microchip perde leggermente di efficacia quando il cane si smarrisce in una regione diversa da quella in cui è stato registrato. Nonostante l'imminente arrivo di un'unica anagrafe canina nazionali, quelle regionali ancora non si parlano tra loro, quindi se il mio cane originario della Calabria si smarrisce nel Lazio, la lettura del microchip indicherà solo che l'animale vive in Calabria, ma non i dati relativi al suo detentore.
Tra le prime cose da fare una volta accertata la fuga è chiamare i rifugi privati o i canili convenzionati con la città in cui è stato smarrito. Il nostro compagno infatti potrebbe essere stato accalappiato e dopo un breve passaggio in canile sanitario potrebbe essere stato condotto in un'altra struttura. Sono questi i quindi i primi posti dove cercare.
Se poi il cane si è perso nelle vicinanze dell'abitazione possiamo cercarlo nei suoi luoghi preferiti, quelli in cui sappiamo che si sente a suo agio o dove può avere risorse disponibili.
Un utile strumento per garantire il ritrovamento nel caso di un cane che tende a scappare speso è fargli indossare il collare con gps che permette di conoscere la posizione del nostro compagno a quattro zampe in qualsiasi momento.
Come evitare che il cane scappi di nuovo
È possibile evitare che il proprio cane scappi di casa, ma non esiste una ricetta uguale per tutti. Anche un collare munito di gps risulta inutile se non costruiamo una relazione solida basata su fiducia e ascolto. Come accennato sopra, solo conoscendo l'individuo che si ha di fronte si possono prendere delle accortezze specifiche.
Eviteremo quindi di portare un cane con sangue di cacciatore in contesti dove sappiamo esserci distrazioni che potrebbero indurlo ad allontanarsi da noi. Se proprio non ne possiamo fare a meno lavoriamo con previdenza per rafforzare il richiamo e la relazione. Questo è un buon modo per interrompere un'azione predatoria ed evitare che il cane si allontani troppo.
Se invece il nostro cane è particolarmente spaventato dai rumori forti, evitiamo di lasciarlo solo in quei momenti dell'anno in cui sappiamo ci saranno spettacoli pirotecnici come succede a Capodanno o durante le feste religiose estive. Eviteremo anche di portare il cane in luoghi affollati di persone come bar all'ora dell'aperitivo o feste in piazza se si sente a disagio con le persone sconosciute o con la confusione. I cani hanno un udito molto più sviluppato del nostro, e individui particolarmente sensibili esposti a questo tipo di stress potrebbero scegliere di allontanarsi dalla fonte del disagio, magari correndo!
Se il nostro cane scappa dobbiamo tenere presente anche che i danni causati dalla sua corsa a perdifiato ricadono sempre sul suo umano di riferimento. Il pet mate dovrà quindi risarcire i danni causati dal proprio animale anche qualora questo non fosse sotto la sua custodia.
Impariamo a conoscere il compagno animale che abbiamo scelto, investiamo sulla relazione, e dimezzeremo le possibilità di fuga (e di guai)!