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23 Marzo 2024
17:00

Cosa fare se il gatto non vuole tornare a casa?

Un ambiente poco gradevole, la ricerca di una compagna, un impedimento fisico. Sono tanti i motivi che possono indurre un gatto a non voler tornare a casa, e ad ognuno corrispondono una serie di azioni che possiamo attuare per migliorare la situazione e farlo tornare a casa. Vediamo come.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un ambiente poco gradevole, la ricerca di una compagna, un impedimento fisico. Sono tanti i motivi che possono indurre un gatto a non voler tornare a casa, e ad ognuno corrispondono una serie di azioni che possiamo mettere in pratica per farlo tornare.

Iniziamo subito col dire che se il gatto non vuole tornare a casa non possiamo fare nulla per costringerlo, ma possiamo provare a intervenire sulla causa dell'allontanamento, migliorandola, in modo da creare nuovamente un ambiente accogliente. I gatti sono esseri senzienti e ognuno ha una propria personalità ed esigenze, se qualcuna di queste non viene più soddisfatta e l'ambiente domestico inizia a diventare stressante possono decidere di andarsene alla ricerca di un ambiente più confortevole.

Tra le cause più comuni alla base dell'allontanamento del gatto da casa ci sono proprio le mutate condizioni del suo ambiente di vita.

Perché il gatto non vuole tornare a casa?

I motivi che possono spingere il gatto a non voler tornare a casa sono diversi e dipendono dal singolo individuo. Ci sono però alcune cause generali valide nella maggior parte dei casi.

La prima e più importante riguarda un cambiamento all'interno dell'ambiente domestico che il gatto accoglie in maniera negativa. Spesso si tratta dell'arrivo di un nuovo gatto, di un cane, oppure anche di un bambino. L'inserimento cioè di un nuovo elemento che va a modificare anche il contesto relazionale. Se l'ingresso di un nuovo membro della famiglia non avviene nel modo giusto, il gatto può smettere di ritenere la casa un luogo sicuro e quindi andarsene. In questo caso non c'è modo per convincerlo a tornare: è un individuo indipendente e come tale agisce quando non si sente più a suo agio in una determinata condizione.

Tuttavia, si può comunque andare a modificare quelle condizioni che hanno reso poco piacevole la permanenza del gatto nella nostra casa lavorando su eventuali elementi di stress. Spesso si tratta di altri gatti inseriti in numero spropositato rispetto all'ampiezza dell'ambiente, oppure di cani. Capire se un gatto è pronto a vivere con altri animali può essere complicato e non sempre l'inserimento va a buon fine. Questo può spingere il gatto a dire addio alla sua vecchia casa, e in questa situazione non ci sono molte cose che il pet mate può fare.

Un altro motivo di allontanamento può essere la ricerca di un partner. Questo vale per i maschi dato che le femmine solitamente aspettano che i potenziali partner arrivino sul suo territorio. In questo caso però il gatto tornerà dopo aver trovato ciò che stava cercando. Al pet mate non resta quindi che attendere.

Un altro motivo per cui il gatto non torna a casa è anche quello su cui possiamo agire direttamente: l'impedimento fisico. Il gatto per esempio può essere stato trattenuto su un albero o in un altro luogo dal quale non riesce più ad allontanarsi. È l'ipotesi più probabile se nell'ambiente domestico non sono state introdotte novità, oppure se il nostro gatto non è solito allontanarsi per lunghi periodi. In questo caso si può uscire a cercarlo, ben sapendo che le ricerche sono più fruttuose o nei momento immediatamente successivi oppure la sera tardi, quando le urla urbane si acquietano e il gatto si sente meno minacciato dagli stimoli esterni. Una volta trovato se è bloccato si possono chiamare i Vigili del Fuoco e le Forze dell'Ordine.

Altre volte ancora il gatto non torna da noi semplicemente perché ha trovato un'altra casa che frequenta stabilmente. I gatti infatti tornano a casa solo se ci stanno bene.

Quanto tempo può stare via un gatto?

Non è facile definire dopo quando tempo è necessario preoccuparsi quando un gatto si allontana da casa. I gatti, infatti, sin dalla terza settimana di vita, hanno la tendenza innata ad alternare perlustrazioni del territorio con ritorni in tana: stabilmente e per più volte al giorno.

Ci sono gatti che tornano dopo due anni, due giorni, oppure due mesi. In linea generale, l'allontanamento consueto può durare fino alle 48 ore. In questo lasso di tempo il gatto può anche restare nei dintorni di casa senza farsi vedere.

Trascorse le 48ore si possono prendere in considerazioni altre ipotesi, come quella che sia rimasto bloccato da qualche parte, oppure che abbia trovato cibo altrove.

I maschi che si allontanano in cerca di una femmina invece possono stare via anche per due settimane, per poi tornano come se niente fosse. Anche se il periodo è lungo, quindi, non si tratta di andar via senza tornare più.

Ci sono poi altri casi di gatti che possono sparire per mesi e ritornare regolarmente solo in una determinata stagione. Questo avviene perché il gatto è un animale che vive l'ambiente in maniera fluida e variabile.

E' importante sapere che i gatti si ricordano sempre del posto dove vivevano prima, anche quando se ne vanno, però non hanno il concetto di "appartenenza" alla casa o alla famiglia che abbiamo noi. Se sorgono nuove esigenze si spostano, non ne fanno appunto una questione di appartenenza sociale. Hanno un altro modo di interpretare le relazioni e vivere l'ambiente rispetto al nostro.

Se torna solo per mangiare

Ci sono poi casi di gatti che tornano a casa solo per mangiare. Questo avviene se non sono stati adeguatamente socializzati con la nostra specie, in questi casi infatti difficilmente instaureranno una vera relazione con l'essere umano. Si tratta di uno dei tanti possibili percorsi di sviluppo di un gatto e non la nostra persona.

Altri gatti, magari socializzati, ma che comunque si limitano a venire solo a mangiare da noi, si rifiutano si instaurare una relazione più intima perché non ci reputano affidabili. Se un gatto viene regolarmente a mangiare il cibo della nostra casa è vero che non ci reputa una minaccia, ma non lo fa per una questione relazionale ma di risorse: siamo una fonte di cibo facile e privo di rischi.

In questo caso dobbiamo dobbiamo imparare a carpire la sua fiducia dimostrando che non siamo una minaccia e provando a instaurare una relazione. Possiamo farlo evitando di forzarli e restando costanti nel nostro approccio. Se si sentiranno al sicuro e rispettati si avvicineranno a noi non solo per il cibo.

Cosa fare se il gatto non torna a casa

È normale che il gatto si allontanamenti da casa in virtù della sua voglia di esplorare, data dalla motivazione perlustrativa ed esplorativa. I gatti infatti sono animali stanziali che si muovono con competenza nel loro territorio e a volte anche in aree sconosciute. Le cose cambiano quando questo allontanamento si protrae per un tempo indefinito.

In verità, non c'è modo di riportare il gatto a casa se non vuole, si può provare modificando il contesto, andando a cambiare ciò che c'era di respingente. È bene quindi soprattutto agire preventivamente, creando un contesto domestico appetibile per il nostro felino, come una casa in quartiere con molto verde, anche se in contesto urbano, e soprattutto dandogli la possibilità di entrare e uscire a piacimento, sia attraverso la gattaiola sia su richiesta direttamente a noi. Può sembrare un controsenso, ma il modo migliore per far sì che il gatto torni a casa è creare un ambiente nel quale si senta rispettato e possa muoversi in libertà.

All'interno di una casa accogliente e di una famiglia rispettosa della sua etologia il gatto sarà molto felice di ritornare. Al, contrario, stargli addosso, trattarli come peluche, sono tutti modi per tenerli lontani. Ci sono poi gatti che per indole personale si adattano anche in questi contesti, ma molti altri se ne vanno proprio a causa dell'eccessiva invadenza dell'uomo.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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