Quando arriva la primavera, torna il rischio di incontrare la processionaria, un insetto lepidottero della famiglia Notodontidae, pericolosissimo per i cani e per gli umani. La pericolosità di questo bruco sta nei peli urticanti che ricoprono interamente il suo corpo, il cui contatto provoca eritema, rossore, formazione di vescicole fino alla necrosi dei tessuti e, ovviamente, dolore.
La processionaria vive sui pini nei mesi invernali, protetta all’interno di grossi nidi simili a ragnatele che forma tra i rami. Finiti i mesi invernali, esce da questi nidi per dirigersi sul terreno in cerca di cibo e per completare la metamorfosi in falena. Viene detta processionaria perché, quando i bruchi scendono dai pini verso il terreno, lo fanno in rigorosa fila, quasi fosse una processione! Purtroppo, se i nostri animali incontrano una processionaria, leccandola, annusandola o mangiandola rischiano la vita. Per questo è importante intervenire subito.
Cosa succede se il cane lecca la processionaria
Può succedere che, per curiosità verso questi animaletti mobili sul terreno, il cane li annusi, ci giochi o peggio li morda o li lecchi e che quindi i peli urticanti vengano a contatto con le zampe, con la mucosa di bocca o occhi provocando un grave danno.
Il dolore è forte e subito compare arrossamento della zona, gonfiore, scialorrea (salivazione profusa), lacrimazione ed episodi di vomito, dovuti sia al dolore che alla reazione anafilattica.
In seguito nella zona interessata potrebbero comparire delle vescicole, o la zona potrebbe diventare scura, bluastra o grigia, a causa del forte danno ischemico e bisogna stare attenti che non vada in necrosi. Se il contatto è avvenuto con gli occhi si potrebbe instaurare una forte cheratite con cecità.
Come intervenire se il cane lecca una processionaria
Nel caso in cui sospettiate che il cane abbia avuto un contatto con una processionaria, per prima cosa tranquillizzatelo perché il dolore sarà forte, provate a lavare il più possibile la zona con acqua fresca per rimuovere gli eventuali peli e contattate subito il più vicino veterinario, perché le conseguenze possono essere molto gravi e occorre dunque non perdere tempo con rimedi casalinghi o fai da te!
Se prevedete una gita nei boschi lontano dal centro abitato e dal veterinario, sarebbe opportuno portare sempre un kit del pronto soccorso. In questi casi, sciacquate abbondantemente la zona con acqua fresca, fate attenzione però con il getto a non spargere ulteriormente i peli. Se avete un po' di garza, bagnatela e passatela sulla zona in modo da aiutarvi nella rimozione di eventuali peli urticanti che sono rimasti. Se avete un antistaminico o dei corticosteroidi potete somministrarli, soprattutto se vedete che la lingua si sta gonfiando rischiando cosi il soffocamento del cane, e nel frattempo correte dal veterinario che in base al tipo di lesione effettuerà una terapia specifica.
Il veterinario provvederà a mettere il cane in fluidoterapia endovenosa, in modo da gestire lo shock, gestirà con farmaci iniettabili il dolore e l’infiammazione, in base al tipo di lesione valuterà se associare una terapia antibiotica e in seguito una terapia locale. Purtroppo spesso, anche se si interviene subito, il danno è irreversibile e l’area diventa ben presto necrotica, dovendo in alcuni casi, soprattutto se è interessata la lingua, procedere con l’amputazione. Se la lesione è molto estesa e anche l’intervento non garantirebbe una qualità di vita del cane, addirittura valutare l’eutanasia.