Molte specie di ragni sono notturni, il che significa che la maggior parte di questi piccoli animali è più attiva al calare del buio. Le loro abitudini variano a seconda delle specie, ma ci sono alcuni comportamenti comuni che possono essere osservati.
Molti ragni cacciano di notte per approfittare della minore concorrenza e del numero ridotto di predatori attivi: le specie che costruiscono ragnatele aspettano che le prede rimangano intrappolate nelle loro reti, mentre i ragni cacciatori, come i ragni lupo escono alla ricerca attiva di prede.
Possono essere eseguite anche altre attività, come l’esplorazione, la riparazione delle tele, la costruzione di tane e, nel periodo giusto, anche l’accoppiamento.
Quando e dove vanno a dormire i ragni
I ragni non dormono nello stesso modo in cui lo fanno i mammiferi, ma hanno periodi di inattività o riposo. Possiamo però dire che, in generale, durante questi periodi, riducono le loro attività e diventano meno reattivi all'ambiente circostante.
Come dicevamo, molte specie di ragni sono notturne e quindi tendono a riposare durante il giorno e diventare, invece, più attivi al crepuscolo e durante la notte. Tuttavia, anche durante la notte questi animali possono avere brevi periodi di riposo.
I ragni solitamente scelgono luoghi protetti per stabilirsi ed eventualmente riposare, lontano dai predatori e dalle intemperie. Questi nascondigli possono includere fessure nelle rocce, sotto le cortecce degli alberi, tra le foglie, nelle crepe dei muri e in altre cavità naturali o artificiali, comprese le nostre case.
Alcune specie si riposano sulle loro stesse ragnatele, altre, come alcune specie di tarantole, riposano all'interno delle loro tane sotterranee. Altre specie ancora possono costruire dei rifugi temporanei sotto delle foglie o in angoli protetti, che abbiano condizioni stabili e siano lontani dai predatori.
I ragni ci entrano davvero in bocca di notte?
La storia secondo cui ogni anno ingoiamo in media 8 ragni mentre dormiamo è una bufala. Infatti, non ingoiamo ragni nel sonno, almeno non abitualmente, anche perché questi aracnidi non sono in alcun modo attratti dal nostro respiro o dalla nostra bocca e non c'è alcuna evidenza scientifica a sostegno di questa vera e propria leggenda del web.
Può sicuramente capitare di ingoiare un ragno (o un piccolo insetto) per sbaglio, soprattutto se dormiamo in luoghi in cui ce ne sono tanti, tuttavia, è davvero un evento molto improbabile. È infatti impossibile stilare una statistica così chiara, univoca e priva di contesto come quella degli otto ragni l'anno.
In più, per ingoiare un ragno nel sonno dovremmo dormire con la bocca spalancata (cosa non così frequente), il ragno dovrebbe entrare o cadere per sbaglio nella bocca, non dovremmo accorgerci del ragno sul viso o sulla lingua e, infine, dovremmo ingoiare nell'esatto momento in cui l'aracnide si trova in fondo alla gola: una serie di eventi e coincidenze davvero improbabili.