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26 Ottobre 2023
9:00

Cosa fanno i cani quando si allontanano da casa?

Quando si allontanano da casa i cani possono fare tante cose, ad esempio seguire tracce olfattive, socializzare con altri cani e cercare cibo. Proviamo a capire le ragioni che possono spingere un cane a lasciare il proprio ambiente domestico e le attività che potrebbe svolgere durante la sua "escursione"

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Cosa facciano i cani quando si allontanano da casa è un argomento che suscita curiosità e preoccupazione in molte persone. Questo fenomeno può essere influenzato da una serie di fattori che vanno dai bisogni biologici ai comportamenti sociali. Ad esempio, i cani potrebbero seguire tracce olfattive, socializzare con altri cani e cercare cibo.

In questo articolo, esploreremo le ragioni che possono spingere un cane a lasciare il proprio ambiente domestico, le attività che potrebbe svolgere durante la sua "escursione" e, semmai, le misure preventive che si possono adottare.

Perché i cani si allontanano da casa?

Esistono vari motivi per cui un cane potrebbe decidere di allontanarsi dal proprio ambiente domestico, ma alcuni tra i più comuni sono:

  • Esplorazione olfattiva: i cani hanno un senso dell'olfatto estremamente sviluppato e potrebbero essere attratti da odori interessanti.
  • Bisogno di socializzazione: alcuni cani cercano interazioni con altri cani o animali e potrebbero allontanarsi per soddisfare questo bisogno sociale.
  • Stimolazione insufficiente (noia): la mancanza di esercizio fisico e stimolazione mentale può portare a comportamenti di fuga.
  • Pulsione venatoria: cani con un forte desiderio di cacciare potrebbero essere attratti da piccoli animali, sia perché ne scorgono i rapidi movimenti sia perché ne percepiscono la presenza nelle vicinanze grazie al loro potente olfatto.
  • Problemi dell'individuo: ansia, stress o altri problemi del cane possono anche essere un fattore scatenante, senza dimenticare la paura, un forte spavento, come durante i fuochi d’artificio o un violento temporale.

Cosa fanno i cani quando si allontanano da soli?

Una volta che un cane si è allontanato, le sue attività possono variare notevolmente a seconda delle sue motivazioni (ciò che desidera o che ha bisogno di fare) e del contesto ambientale. Ecco alcune delle attività più probabili:

  • Marcatura del territorio: i cani usano le deiezioni per marcare il territorio, ormai sappiamo molto bene come questo sia uno dei più frequenti sistemi comunicativi dei cani.
  • Seguire tracce olfattive: un cane potrebbe passare molto tempo a seguire tracce olfattive, che potrebbero portare a fonti di cibo o ad altri animali.
  • Socializzazione: se incontrano altri cani, potrebbero impegnarsi in giochi o altre forme di interazione sociale. Alle volte, in particolari contesti, il piacere del cane nel frequentare altri cani o anche persone, non unicamente quando si sente solo, ma proprio per il piacere di farlo in sé può essere un movente.
  • Ricerca di cibo: in assenza di cibo a casa, un cane potrebbe cercare fonti alternative di nutrimento, ma potrebbe avere una spiccata predilezione per questo tipo di attività anche se a casa ha tutto quello di cui necessita per il sostentamento. Ricordiamo che anche il piacere della ricerca in sé è qualcosa di cui i cani possono aver bisogno. Il cibo oltre che un movente potrebbe anche essere un pretesto.
  • Esplorazione: alcuni cani sono naturalmente curiosi e potrebbero semplicemente godere dell'atto di esplorare nuovi ambienti.
  • Feromoni: come ben sappiamo i cani sono influenzati dalle emissioni feromonali di altri animali, cani per lo più. Questi messaggi chimici possono fare molta strada in sospensione nell’aria, e possono anche essere all’origine di questo comportamento di allontanamento, per esempio quando in zona vi sono una o più femmine in calore. Questo segnale è irresistibile per la maggior parte dei maschi adulti, causa irrequietezza, inappetenza, e un bisogno incontrollabile di ricerca della fonte.

Cosa fare quando il cane si allontana?

Se il vostro cane si è allontanato, è fondamentale agire rapidamente ma in modo ponderato. Ecco alcune considerazioni, soprattutto se il vostro compagno a quattro zampe non è abituato a gestire situazioni simili, o se il luogo dove prevedibilmente si sta muovendo è per lui sconosciuto:

  • Ricerca immediata: iniziate cercando nelle aree in cui il cane è più probabile che si trovi, basandoti sulle sue precedenti abitudini e preferenze.
  • Comunicazione: informate i vicini e le autorità locali, e considera l'uso di social media per diffondere l'informazione. L'affissione dei foto segnaletiche con le indicazioni di contatto possono essere utili. Non dimentichiamo di avvisare il medico veterinario di zona e il più vicino canile, infatti è possibile che qualcuno trovi il nostro cane e si rechi immediatamente in uno di questi luoghi.
  • Microchip e collare identificativo: assicuratevi che il cane sia microchippato (è obbligatorio) e che il collare abbia informazioni di contatto aggiornate. Applicare una medaglietta con il nostro recapito è qualcosa di più immediato per chi dovesse incontrare il nostro cane. Esistono vari tipi di medagliette al giorno d’oggi, anche quelle con QR code o tecnologia NFC, che funzionano avvicinando un cellulare, un po’ come quando facciamo dei pagamenti, e rilasciano informazioni di contatto.
  • Prevenzione: per prevenire future fughe, valutate la possibilità di migliorare la sicurezza del vostro ambiente domestico e di fornire al vostro cane una stimolazione fisica e mentale adeguata.
  • Localizzatori: esistono sul mercato strumenti che vi possono indicare in tempo reale la posizione del cane, ovviamente hanno delle limitazioni, una su tutte è che il cane deve indossare l’apposito trasmettitore, che però può facilmente essere applicato ad un collare o ad una pettorina. Alcuni di questi hanno una funzione molto intelligente, ossia, quando sono in un certo range vanno in stand-by risparmiando batteria, per cominciare a trasmettere una volta che il trasmettitore si allontana, per esempio dalla rete wi-fi della nostra abitazione.
  • Consultare un esperto: se il comportamento persiste, potrebbe essere utile consultare un educatore cinofilo o un veterinario specializzato in comportamento animale per identificare e trattare eventuali problemi sottostanti, che stanno alla base del desiderio di allontanamento del cane o altro.

Comprendere le motivazioni e i comportamenti dei cani quando si allontanano da casa è essenziale per la loro sicurezza e il loro benessere, così come per la tranquillità dei loro compagni umani. Adottare misure preventive e sapere come reagire in caso di fuga può fare una grande differenza nel risultato di queste situazioni preoccupanti. Non dimentichiamo però che in molti casi questo bisogno di vagare esplorando e perlustrando i dintorni è strettamente legato al carattere di un individuo, inoltre vi sono particolari sbilanciamenti motivazionali indotti dalla selezione artificiale che dispongono certe tipologie di cani (razze e mix di queste razze) ad avere questa pulsione più enfatizzata che negli altri cani.

Infatti non dobbiamo cadere nell’errore di pensare che se un comportamento del cane rappresenta per noi un problema sia necessariamente frutto di uno stato patologico del cane. D’altro canto ci sono molte persone che difficilmente si possono trattenere dal viaggiare, dall’esplorare, eccetera, che mal si adatterebbero ad una vita di clausura, e non vi è nulla di intrinsecamente sbagliato in tutto ciò, così vale anche per alcuni cani. Alle volte, invece che cercare di modificare radicalmente la natura del nostro amico è possibile anche prendere in considerazione il fatto di farci in parte influenzare da lui, magari aumentando la frequenza delle nostre uscite insieme, e variando quanto più possibile i nostri itinerari, in modo da appagare i suoi bisogni rinforzando il nostro legame con lui.

Le nostre comuni caratteristiche evoluzionistiche, dopo tutto, ci parlano di una nostra natura nomade, un certo bisogno di evadere, di “cambiar aria” appena ne abbiamo la possibilità. È anche grazie a questo che cani e esseri umani hanno vagato in lungo e in largo su tutto il pianeta dall’alba dei tempi, forse, verrebbe da pensare, l’anomalia sta nel restare immobili, indissolubilmente radicati ad un luogo. Al di là degli ovvi problemi di gestione, delle preoccupazioni, dei problemi di sicurezza, nonché di legge, forse il nostro cane più che scappare da noi ci sta invitando a condividere, ancora una volta, un’avventura insieme.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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