Soffia, inarca la schiena, tiene il corpo rigido e compatto e miagola: sono comportamenti che nel gatto, soprattutto se si manifestano tutti insieme, indicano chiaramente che ci si trova davanti a un animale che si sente minacciato, in postura difensiva e pronto ad attaccare.
Non tutti questi comportamenti chiaramente hanno un significato univoco, e alcuni possono essere ambigui ed esprimere altri stati d’animo a seconda del contesto, ma è bene conoscerli per avere un’idea generale di cosa fa il gatto quando si sente minacciato. Vediamoli nel dettaglio.
Il gatto soffia
Soffiare è una forma di comunicazione vocale che nel gatto esprime chiaramente uno specifico stato d’animo: rabbia, paura e avvertimento. Si tratta infatti di un segnale difensivo, che il micio emette aprendo la bocca, sollevando il labbro superiore e mostrando i denti, lasciando fuoriuscire un getto d'aria gutturale mentre la lingua si chiude a formare una “u”. In questo modo sta chiarendo che vuole mantenere distanza, non vuole essere avvicinato e men che meno toccato: soffiando espone i denti, ed è come se dicesse di essere pronto a usarli, provando a impressionare l'avversario.
Il gatto si gonfia e rizza il pelo
Il pelo del gatto non è utile soltanto a proteggerli dal freddo e aiutarli a regolare la temperatura, ma riflette anche le loro emozioni. Quando il gatto ha paura e si sente minacciato potrebbe quindi rizzare il pelo e “gonfiarsi”. Lo fa solitamente per sembrare più grande e spaventare il potenziale aggressore, e se è accompagnato da muscoli contratti, postura rigida, soffio e miagolio basso e minaccioso il messaggio è chiaro: “Statemi lontani”.
Il gatto fa la gobba
La gobba è un altro comportamento che indica (ma non sempre, attenzione) che il gatto si sente minacciato. Se il micio inarca la schiena e camminata lateralmente, e non è in una dimensione di gioco, sta cercando di mostrarsi più grande e per questo più minaccioso, perché sta fronteggiando un avversario o una preda. Quando c'è contatto visivo la gobba è di solito accompagnata da un miagolio alto e aggressivo, finalizzato a spaventare chi c’è dall’altra parte anche per tentare di evitare lo scontro fisico vero e proprio.
Il gatto si rintana in un nascondiglio
Un gatto spaventato, che si sente minacciato, potrebbe cercare di nascondersi per calmarsi e allontanarsi dalla potenziale minaccia. Questo comporta quindi che possa rintanarsi in qualche anfratto: è un chiaro segnale che non vuole interagire, ma restare al sicuro in un luogo che lui percepisce come tale. Diverso è il discorso se il gatto non si sente bene. In questi casi non è detto che manifesti aggressività, ma la ricerca di un nascondiglio sicuro è finalizzata a – letteralmente – leccarsi le ferite in pace.