Il turista francese ferito da KJ1 a Dro, nella Valle dei Laghi, non stava camminando, ma correndo all'alba quando si è imbattuto improvvisamente nell'orsa con i suoi cuccioli. Questo è quanto secondo la Lav si legge nella Scheda di Interazione Uomo-Orso redatta dal Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento.
A seguito dell'incidente avvenuto il 16 luglio 2024 l'uomo ha riportato ferite guaribili con una prognosi di 20 giorni, mentre l'orsa di Dro è stata identificata come KJ1 e abbattuta per decreto del presidente Maurizio Fugatti che sin dai primi momenti aveva palesato la volontà di uccidere l'animale a prescindere dalla dinamica dei fatti perché, per lui, «la vita di un uomo vale più di quella di un animale».
Per la Lav, che oggi ha diffuso il contenuto del rapporto redatto proprio dal Servizio Faunistico provinciale, non si può giustificare l'abbattimento di un animale che ha semplicemente agito come qualsiasi altro orso con i piccoli avrebbe fatto, come sottolinea Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici: «È evidente che Fugatti ha consapevolmente piegato la realtà dei fatti al suo volere, al punto di far raccontare menzogne al turista francese, allo scopo di costruire a tavolino il racconto di un’aggressione avvenuta senza ragione, utile a giustificare la sua decisione di uccidere KJ1 si è trattato quindi di un vero e proprio assassinio a sangue freddo deciso e organizzato nelle stanze della Provincia!».
Proprio la corsa all'alba consente di inquadrare sotto una nuova luce l'incontro ravvicinato e la conseguente risposta di KJ1. Il fatto che sia avvenuto in modo improvviso e ravvicinato sono due elementi percepiti come vere e proprie minacce all’incolumità propria e dei cuccioli da parte dell’orsa, riconosciuti dalla letteratura scientifica internazionale come le principali cause di attacchi da parte di un orso bruno.
Un elemento importante, quindi, che avrebbe potuto determinare una ricostruzione diversa di quanto accaduto, ma che sarebbe stata omessa nella ricostruzione dei fatti riportata nel decreto n.81 del 29 luglio 2024 a firma del presidente provinciale che ha poi portato all’uccisione dell’orsa KJ1.
«Quanto accaduto a KJ1 dimostra una volta di più che Fugatti non ha alcun interesse a garantire la sicurezza dei cittadini – aggiunge la Lav – la sua furia orsicida prevale su ogni ragione, su ogni valutazione degli incidenti accaduti che un buon amministratore utilizzerebbe per trarre indicazioni utili a favorire la convivenza allo scopo di prevenire possibili interazioni con gli orsi».
Che l'intento dichiarato da Fugatti fosse quello di abbattere 70 dei 98 orsi stimati in Trentino nel 2023 era evidente dalle prime fasi della tragica vicenda che ha portato alla morte di Andrea Papi dopo l'incontro con l'orsa JJ4. «Il vero pericolo per i trentini non sono gli orsi ma Fugatti, che con le sue omissioni, la sua visione distorta della realtà, ha ormai ampiamente dimostrato l’inadeguatezza al ruolo di Presidente provinciale, prima i cittadini trentini riusciranno a liberarsi di lui, prima avranno l’opportunità di affidare il tema della convivenza e della sicurezza a persone realmente competenti», conclude la Lav.