Dopo la castrazione, il metabolismo del cane cambia in modo radicale. Bisogna quindi valutare le sue nuove esigenze nutrizionali per capire come alimentare un cane castrato ed evitare il sovrappeso.
Lo sappiamo: sono tante le ragioni di convivenza e controllo della numerosità della popolazione che ci portano giornalmente in prima linea per la castrazione e la sterilizzazione del cane. Queste ragioni sono fondamentali e non possiamo che tenerne conto, nel nostro agire. Al contrario, le ragioni legate alla salute che sono state presentate per tanti anni, sono sempre più frequentemente messe in discussione dai dati scientifici moderni.
In ogni caso, rimanendo sull’alimentazione, è fuori di dubbio che a seguito della castrazione/sterilizzazione, alcune conseguenze saranno molto importanti per il nostro cane: potremmo notare infatti aumento dell’appetito e un aumento di peso, anche non correlato ad una maggiore ingestione di alimenti. Ovvero avranno un ridotto fabbisogno calorico.
Vediamo come possiamo aiutarli con la nutrizione.
Come cambiano le esigenze nutrizionali di un cane castrato
Dopo la castrazione o la sterilizzazione, vengono a mancare all’organismo del nostro cane gli ormoni sessuali, che rappresentano uno dei motori dell’anabolismo, ovvero della spinta del corpo a creare nuovi tessuti. Un cane castrato diminuirà quindi in modo importante il suo fabbisogno calorico, anche di un 20-30% del totale calorico giornaliero. Per darvi un’idea chiara: è come se voi doveste togliere di botto uno dei vostri 3 pasti giornalieri (colazione/pranzo/cena) per mantenere il vostro peso attuale.
Oltre ad una drastica riduzione calorica ridotta al metabolismo inoltre, la perdita degli ormoni sessuali provoca in molti soggetti anche una maggiore riluttanza al movimento. Si muovono meno, sono meno attivi e per questo è possibile che si riduca ulteriormente la quota di calorie necessaria.
Ma non conta solo la quantità, dobbiamo vedere come dividerle calorie! Per aiutare l’organismo del nostro cane sarà importante fornire una buona quota di proteine di alto valore biologico (ovvero di origine animale), in modo da aiutare l’organismo nei processi anabolici, che la castrazione tende ad arrestare.
Come evitare il sovrappeso dopo la castrazione
Per evitare il sovrappeso dopo la castrazione è importante ridurre l’apporto calorico, senza ridurre quello di proteine. Un’altra possibilità ovviamente è quella di aumentare la spesa energetica e ne parleremo in modo più approfondito fra qualche paragrafo. Vediamo invece le questioni inerenti l’alimentazione per capire bene cosa fare.
Se dopo la castrazione abbiamo visto che dobbiamo diminuire le calorie anche di un 20-30%, la tendenza sarà quella di prendere l’alimento precedente e ridurne semplicemente le quantità. Anche se questo approccio potrebbe non lasciare danni, dato che la riduzione è importante, ma non così intensa come altre che possiamo operare noi medici veterinari esperti in nutrizione, non è quello corretto.
Vi faccio qualche esempio numerico perché mi capiate. Facciamo conto che il nostro cane sta mangiando 300g di crocchette al giorno prima della sterilizzazione, pari a circa 1000kcal al giorno. Le crocchette che stiamo utilizzando contengono circa un 23% di proteine su sostanza secca. Possiamo arrotondare dicendo che quindi 300 grammi di crocchette contengono circa 69g di proteine.
Dopo la castrazione, il suo fabbisogno energetico sarà di 700-800kcal. Se noi continuiamo ad utilizzare le crocchette precedenti, diminuendo semplicemente le quantità di un 20% ad esempio, il nostro cane mangerà magari l’apporto giusto di calorie, ma saranno molto diminuite anche le proteine (da 69g precedenti a 55g circa). Questo è il punto!
Il nostro cane invece dovrebbe mangiare il medesimo apporto proteico precedente (ovvero 69-70g circa nel nostro esempio), ma ridurre l’apporto calorico. Come fare? Eh! Non è facile! Dovremmo scegliere un alimento con maggiore tenore proteico, oppure farci aiutare ad aggiungere la giusta quota di proteine tramite un alimento umido completo, generalmente ricchi di proteine e poveri di carboidrati.
Un’altra possibilità (quella che preferisco, ovvio!) è passare ad un’alimentazione fresca, specialmente formulata, in modo che questo problema non si verifichi! Avendo un piano dieta bilanciato infatti il vostro cane riceverà la giusta quota proteica su base calorica, senza far mancare nessun nutriente e soprattutto senza eccedere il calorie. Vogliamo mettere poi la gioia di mangiare una ciotola fresca?!
Come e quando cambiare alimentazione
Un altro aspetto fondamentale riguarda il quando cambiare alimentazione. Il metabolismo del cane inizia a cambiare non dal giorno stesso della sterilizzazione, ma da circa un mese dopo, quando gli ormoni in circolo sono stati completamente smaltiti dall’organismo. In generale quindi è buona norma iniziare il cambio dieta dopo l’intervento, a partire circa dalla settimana successiva, in modo da non aggiungere ulteriore stress alla chirurgia.
Altro aspetto fondamentale come sempre è quello di cambiare in modo graduale, in modo da dare tempo all’organismo di “accomodarsi”. Se ricordate l’esempio che ho fatto sul pasto mancante, immaginate che una diminuzione così drastica è meglio operarla nel giro di 7-10 giorni, non da un giorno all’altro. Questo vale specialmente se nel contempo stiamo inserendo un nuovo alimento. In questo modo evitiamo anche diarrea da cambio dieta!
Quanto movimento deve fare il cane castrato per evitare il sovrappeso
Ed eccoci alla parte movimento, perché lo abbiamo detto la bilancia dobbiamo controllarla in qualche modo. Aumentare il movimento fisico aiuta il nostro cane non solo a bruciare calorie, ma anche a mettere su maggiori quantità di muscolo, che altrimenti si andrebbero consumando con il tempo. E la massa magra poi brucia una maggiore quantità di calorie per mantenersi, instaurando in questo modo un circolo virtuoso che permetterà al nostro cane di mantenersi in forma.
Eccoci al dunque: quanto farli muovere e quando? Partiamo dal come! La migliore attività fisica per aiutare un cane castrato a mantenersi in forma è la camminata veloce. Non corsa, non salti, non gioco, ma camminata veloce. Camminando velocemente il suo organismo brucerà calorie senza produrre acido lattico né danneggiare i tessuti. I suoi muscoli saranno stimolati ad aumentare di volume.
Vediamo per quanto tempo a questo punto. Un tempo corretto potrebbe essere di 20-30 minuti per almeno 3 o 4 volte a settimana. Meglio di tutto se queste passeggiate saranno nel verde, in un ambiente tranquillo, in modo da non stimolare eccesso di cortisolo. Vi sembra utopia? Forse! Ma di fatto anche a noi farebbe tanto bene camminare almeno per questo lasso di tempo e nel verde. Perché non cogliere “la scusa” allora e aiutare noi e loro al tempo stesso?