Il diabete mellito è una patologia abbastanza comune purtroppo nel gatto dei nostri giorni. Dico dei nostri giorni perché, a differenza della forma di diabete che colpisce il cane, quello del gatto è una patologia strettamente collegata ad alimentazione e stile di vita. Ne soffrono infatti soprattutto i gatti obesi o sovrappeso, sedentari che vivono in casa senza fare movimento.
In corso di diabete mellito quindi potremmo notare che il nostro gatto, normalmente “rotondetto”, sembra essere tornato al peso forma: la perdita di peso è infatti un sintomo fondamentale e spesso sottovalutato dai pet mate, che anzi tendono a pensare sia qualcosa di positivo. Altri sintomi sono urinazione eccessiva e conseguente aumento dell’acqua assunta. I gatti diabetici inoltre hanno un aumento dell’appetito, fino ad arrivare ad essere famelici e persino aggressivi per questo.
L’alimentazione nel gatto diabetico riveste un’importanza fondamentale, sia nella causa che nella cura della patologia. Il gatto infatti essendo un carnivoro stretto soffre di “tossicità da glucosio” ovvero lo zucchero nel sangue ha effetti deleteri sulla sua salute. Allo stesso tempo, cambiare l’alimentazione nelle fasi iniziali della patologia può portare persino a invertire il corso della patologia, ovvero guarire totalmente dal diabete.
Come modificare l’alimentazione del gatto diabetico
Nel gatto diabetico, come detto poco sopra, l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale. Se infatti riusciamo a diagnosticare la patologia ai suoi esordi, ossia appena il gatto è diventato diabetico, ai primi sintomi, potremmo aver modo, cambiando alimentazione, di curarlo.
Nel frattempo che il vostro medico veterinario imposta la terapia insulinica, la prima mossa da fare (dietro sua guida ovvio!) è quella di eliminare del tutto gli alimenti commerciali secchi, ricchi di amido e quindi di glucosio. Scegliendo un cibo umido, ricco di proteine e grassi, possiamo infatti diminuire il carico glicemico post prandiale.
In generale, il gatto diabetico che sta seguendo terapia insulinica, dovrebbe mangiare 2 volte al giorno, in orari stabiliti in accordo con il medico veterinario. Dato che la terapia insulinica è basata su quanto mangia, è importante inoltre non variare quantità e qualità del cibo. No extra quindi, almeno fino a via libera del vostro medico veterinario!
Cosa deve mangiare un gatto con il diabete?
Il gatto diabetico, come accennavamo sopra, dovrebbe mangiare da carnivoro. Questo vuol dire prediligere cibo ricco di proteine di origine animale (carne e pesce), senza amido in nessuna forma (no patate, riso, cereali, zucchero). Dovete scegliere quindi cibo umido commerciale ricco di proteine e grassi, abbandonando ogni altro sfizio.
Nell’alimentazione del gatto diabetico può essere presente verdura, dato che non contiene zuccheri e anzi, la fibra può aiutare il gatto ad assimilare più lentamente i principi nutritivi presenti nel cibo, abbassando di conseguenza il picco glicemico post prandiale. Attenzione però a non esagerare, dato che il nostro piccolo carnivoro domestico non è fatto per digerirne grandi quantità.
Dato che il gatto diabetico, specialmente quando scompensato, beve molta acqua, mi raccomando un’ovvietà: lasciate sempre tanta, tanta acqua fresca a disposizione.
L’alimentazione casalinga del gatto diabetico
Come sempre, ma forse anzi, più di sempre, l’alimentazione casalinga rappresenta l’alternativa numero uno per il gatto diabetico. Come abbiamo visto sopra infatti uno dei sintomi è l’aumento dell’appetito nelle fasi iniziali della patologia. Questo, triste dirlo, ma è così, ci aiuta a fare il cambio dieta, dato che spesso i gatti sono neofobici e non ne vogliono sapere altrimenti di provare cibo nuovo.
Una volta eseguito il cambio dieta, il vostro gatto mangerà cibo fresco composto soprattutto da carne e pesce, con una buona dose di grassi che possa utilizzare a scopo energetico al posto del glucosio. Oltre a questi semplici ingredienti, avremo gli immancabili acidi grassi Omega-3, dato che il diabete come dicevamo è una patologia (nelle fasi iniziali) progressiva, il cui avanzamento è aiutato dall’infiammazione. Dando quindi un principio attivo naturalmente anti-infiammatorio aiutiamo l’intero organismo a superare questo momento. Piccole dosi di verdure completano il tutto, mentre sarà del tutto vietata la frutta: sia quella estiva che quella invernale, meno zuccherina, ma comunque troppo ricca di zuccheri per il vostro gatto.