Non è tra le specie che si avvistano più di frequente a Milano, per questo quando una visitatrice del Parco delle Cave, ad ovest della città, ha sorpreso uno splendido martin pescatore a terra si è soffermata ad ammirarlo. Ma osservandolo attentamente, l'uccello non sembrava al massimo delle sue forze e in difficoltà, tanto da far scattare una telefonata all'Enpa per avere maggiori rassicurazioni. I volontari sono accorsi subito a capire cosa gli fosse successo e adesso ne raccontano la sua storia.
«Come suggerisce il suo nome, il martin pescatore è un abile cacciatore di pesce, grazie al suo becco lungo e affusolato che utilizza come una sorta di arpione e a volte si può individuare a terra nei pressi di specchi d’acqua, intento a completare il processo di digestione. Ma un animale poco reattivo, deve sempre destare sospetto, per questo lo abbiamo ricoverato affinché i nostri veterinari potessero accertarne lo stato di salute. Per sicurezza, ora si trova al CRAS di Vanzago in attesa che torni ad alimentarsi autonomamente e possa quindi essere liberato in natura. Nonostante non fosse al 100% della forma, abbiamo comunque potuto apprezzarne la sua bellezza e, in particolare, il suo tipico piumaggio dalle sfumature accese e brillanti».
La varietà del paesaggio e gli elevati standard naturalistici fanno del parco cittadino delle Cave un bacino di grande interesse per la fauna selvatica che qui trova un habitat unico nel panorama milanese. E se tra i mammiferi vengono segnalati volpi, talpe, lepri, ricci e toporagni, tra gli uccelli tipici degli ambienti acquatici del Parco si possono osservare facilmente l’airone cenerino, la garzetta, lo svasso maggiore e appunto il martin pescatore.
Per chi non ne avesse mai visto uno, si tratta di un affascinante uccello che fa parte della famiglia Alcedinidae noti proprio per la loro abilità nella pesca acrobatica grazie al loro becco lungo e appuntito, come spiegava l’Enpa precedentemente, e poi per i colori brillanti e vivaci, con sfumature di blu, arancio, verde e bianco delle loro piume.
La specie è diffusa in varie parti del mondo, comprese l'Europa, l'Asia, l'Africa, l'Australia e le Americhe e, chiaramente, preferiscono vivere vicino all'acqua, come fiumi, laghi, lagune o coste marine, in cui possono trovare una varietà di pesci e altri piccoli animali da pescare. Possono individuare la preda dall'alto o rimanere immobili su un posatoio e poi precipitarsi rapidamente nell'acqua per catturare il pesce, e una volta preso, a volte lo battono contro un posatoio per stordirlo o ingoiarlo intero.
Le coppie possono formare legami duraturi e durante la stagione riproduttiva, insieme scavano nidi lungo le rive sabbiose, solitamente in pendii ripidi o argini e sempre insieme partecipano all'incubazione delle uova e all'alimentazione dei piccoli. La sua presenza lungo le acque è un segno di ecosistemi sani e ricchi di biodiversità.