Il gatto selvatico (Felis silvestris) è una delle specie più elusive dei nostri boschi e avvistarne uno è una vera e propria rarità. Questo piccolo felino vive in ambienti forestali densi, dove può trovare rifugio e piccole prede in abbondanza. È un animale solitario e prevalentemente notturno, il che rende ancora più difficile incontrarlo durante una passeggiata. Tuttavia, con un po' di fortuna, potrebbe capitare di avvistarne uno, magari mentre siamo a spasso per i boschi con il nostro cane. Ma cosa succederebbe in quel caso?
Il cane, con tutta probabilità, reagirebbe come se si trovasse di fronte a un gatto domestico. A seconda della sua individualità, delle sue motivazioni di razza e del rapporto che ha con questa specie, potrebbe essere per esempio incuriosito, oppure potrebbe abbaiare o addirittura provare a rincorrerlo. Il gatto selvatico, d'altro canto, se non ci ha già percepito prima allontanandosi senza che nemmeno ce ne accorgessimo, quasi sicuramente scapperebbe via rapidamente sparendo nella vegetazione.
Il comportamento del cane
Il comportamento del cane in queste situazioni è sicuramente quello più imprevedibile. Molto dipende dalla sua personalità, dalla storia e dal rapporto che ha con i gatti, oltre che dalle sue motivazioni di razza. Un cane abituato a convivere pacificamente con i gatti domestici potrebbe essere incuriosito e tentare anche un approccio amichevole. Al contrario, un cane con una forte motivazione predatoria o con un passato conflittuale con i gatti, potrebbe abbaiare e tentare di inseguire il felino selvatico. Le reazioni possono quindi variare notevolmente, rendendo ogni incontro unico nel suo genere.
Il comportamento del gatto selvatico
Il gatto selvatico è una specie estremamente schiva ed elusiva. Di solito, si allontana prima ancora che ci accorgiamo della sua presenza, grazie ai suoi sensi acuti e al suo comportamento prudente e solitario. Se, tuttavia, dovessimo incontrarne uno mentre passeggiamo per i boschi, quasi sicuramente scapperebbe via in pochissimi secondi, sparendo tra la vegetazione. La sua principale difesa è proprio la capacità di evitare il contatto con l'essere umano e altri animali potenzialmente pericolosi, incluso il nostro cane.
Scenario di incontro
Il gatto selvatico, in Italia, predilige gli habitat forestali, in particolare boschi di latifoglie, che offrono una densa vegetazione dove trovare riparo e abbondanza di prede. Non ama molto gli ambienti urbani o quelli aperti, preferendo le zone montane ricche di boschi. Un possibile incontro potrebbe quindi avvenire soprattutto lungo un sentiero boscoso di montagna, per esempio in una faggeta appenninica. È qui, in questi ambienti tranquilli e poco disturbati dagli esseri umani, che il gatto selvatico trova il suo habitat ideale.
Cosa accadrebbe se si incontrassero?
Un eventuale incontro, già di per sé una possibilità remota, avverrebbe molto probabilmente a distanza. Il cane reagirebbe come già spiegato, incuriosito o attratto dal gatto, mentre il felino scapperebbe via rapidamente. Se il cane è al guinzaglio, come dovrebbe sempre essere in aree naturali selvagge e dove vivono specie selvatiche, insieme al suo umano vivrebbe quindi solo un bellissimo avvistamento di una delle specie più affascinanti e elusive dei nostri boschi. Al contrario, se fosse libero, potrebbe anche inseguirlo, mettendo a rischio la vita del gatto selvatico.
È per questo motivo che in boschi, foreste e aree selvagge, il cane dovrebbe sempre stare al guinzaglio: per non disturbare o creare pericoli per la già minacciata fauna selvatica. Un comportamento responsabile anche da parte di chi vive con un cane e ama le passeggiate in natura, è perciò essenziale per la conservazione delle specie selvatiche e per garantire che questi incontri rimangano momenti unici ed eccezionali, senza conseguenze negative per nessuno dei protagonisti.