«Ho lottato un anno e mezzo per salvarlo, e adesso rischia di essere abbattuto». Stefania Caiafa, attivista per i diritti animali e presidente di Meta Milano, è sconfortata. E preoccupata, perché sta lottando contro il tempo per salvare Rebel, un toro razza frisona di due anni che da un mese e mezzo vive in un bosco sopra Dego, piccolo Comune della provincia di Savona. L'appello si estende anche a Romilda, mucca di 6 anni, che non è scappata ma non può più stare nella stalla in cui vive ormai da un anno.
Rebel è uno dei 45 animali della mandria sequestrata a dicembre 2019 al titolare di un’azienda agricola di Cassano d’Adda, nel Milanese. A disporre il sequestro per maltrattamenti, dopo un sopralluogo, erano stati i carabinieri del Nas, che avevano anche multato e denunciato l’allevatore. La mandria era quindi finita sotto la tutela del sindaco di Cassano d’Adda, mentre le associazioni animaliste si erano mobilitate per trovare una nuova sistemazione sicura.
Il Movimento etico tutela animali e ambiente (Meta) aveva preso in carico 19 animali, cui aveva trovato una nuova casa in strutture di Liguria, Piemonte e Toscana. Tra loro c’erano anche Rebel, il toro, e Romilda, una mucca anche lei razza frisona di 6 anni.
«Romilda e Rebel erano affidati a una persona a Dego, in provincia di Savona, ma un mese e mezzo fa Rebel ha deciso di spaccare la porta della stalla ed è scappato – spiega Caiafa – Da metà giugno si trova in un bosco e non c’è verso di avvicinarlo. Appena vede persone scappa, lui mangia, beve e vive vicino a un ruscello. Se non ci fossero paesi vicino non sarebbe un problema, ma Rebel per la Asl è troppo vicino a Dego, e ci hanno già detto che se non verrà spostato sarà abbattuto. Non si potrebbe, perché di fatto sia Rebel sia Romilda sono ancora sotto sequestro anche se sono stati adottati. Per motivi di pubblica sicurezza però potrebbe essere abbattuto. Ho lottato un anno e mezzo per salvarlo, ed è l’ultima cosa che voglio ovviamente».
Fondamentale dunque ora recuperare Rebel per scongiurare l’ipotesi abbattimento, e poi trovargli una nuova casa. Non solo per lui ma anche per Romilda, che ora è nella stalla sola: «La persona che li ha tenuti non può più farlo per problemi burocratici – aggiunge Caiafa – Sono molto preoccupata per il toro. Lui ha deciso di vivere libero e lo capisco, per due anni è stato vessato e maltrattato da un allevatore, ma lì rischia la vita. Chiedo con tutto il cuore di aiutarmi, salviamo Rebel e Romilda».
Per aiutare Rebel e Romilda si può contattare l'associazione Meta Milano, alla mail metasezionemilano@gmail.com.