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Nuova corsa clandestina di cavalli per le strade di Palermo. Il video diffuso sui social mostra la folle corsa di motorini e cavalli lungo l'autostrada Palermo-Catania tra i fischi e i clacson di incitamento degli spettatori ai fantini.
La sala stampa del Comando provinciale di Palermo contattata da Kodami spiega che «il video è attualmente al vaglio. È stato segnalato da alcuni utenti e stiamo indagando». Non è la prima volta che le Forze dell'ordine palermitane si trovano a dover fronteggiare questo fenomeno. Brancaccio, Paternò, Termini Imerese: sono tanti i punti di ritrovo sparsi nella provincia dove si svolgono queste manifestazioni abusive, spesso consumate su circuiti costruiti appositamente oppure su strade pubbliche chiuse al traffico per l'occasione.
A questa nuova competizione clandestina però si aggiunge un dettaglio ancora più inquietante: uno dei cavalli protagonisti è chiamato Es17, e il team dei suoi sostenitori la indossa durante la corsa. La sigla indica il baby boss napoletano Emanuele Sibillo, ucciso a 20 anni durante la faida di camorra che ha coinvolto l'Alleanza di Secondigliano. La sigla si compone infatti delle iniziali del giovane camorrista "ES", mentre il numero 17 indica la diciassettesima lettera dell'alfabeto, un riferimento sempre alla "S".
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Sibillo, morto nel 2015 dopo una carriera criminale fulminante, è diventato un simbolo della comunità che vive in uno Stato parallelo, in cui a dettare legge è la criminalità, con il suo corredo di valori. A lui sono dedicati statue e altarini per i vicoli di Napoli, prontamente rimossi dal Prefetto, e anche diverse testimonianze dei suoi ammiratori sui social. A lui è dedicata anche la docu-serie di Sky "ES17. Dio non manderà nessuno a salvarci ".
Seguendo l'hashtag #es17 su TikTok si trovano numerosi spezzoni del documentario dedicato al boss della "paranza dei bambini", ma non solo. Anche il mondo delle corse clandestine di cavalli ha fatto proprio il mito di Sibillo, e sul social della Gen Z, i nati dal 1995, seguendone l'hashtag si trovano anche video della preparazione del cavallo Es17 in vista delle gare. Spesso questi brevissimi video sono corredati da altri hashtag come #palermo e #cavallidacorsa, il tutto con il sottofondo di musica neomelodica.
Il legame tra questi eventi e la criminalità siciliana è stata più volte oggetto delle indagini dei Carabinieri, l'ultima questa primavera, quando seguendo le tracce online i militari sono risaliti ai presunti organizzatori delle competizioni illecite nel Catanese: tre uomini tra cui uno è risultato essere il destinatario di una condanna per appartenenza al clan mafioso Laudani.
Le immagini che hanno permesso di risalire ai tre giravano proprio su Tik Tok e mostrava lo svolgimento delle garee, oltre alla formazione dei cavalli. Anche nella corsa in cui il cavallo Es17 è protagonista si vedono gli sfidanti fronteggiarsi a bordo di una biga trainata da un singolo animale. Lungo la strada i fantini sono affiancati da numerosi motorini che suonando il clacson li incitano ad andare più veloce. I corridori rispondono all'invito e, come mostrano spesso le immagini amatoriali, questi colpiscono ripetutamente i loro cavalli per costringerli ad andare più veloce.
(immagine esemplificativa)
