A Nicolosi, in provincia di Catania, il 12 giugno si è svolta una corsa clandestina di cavalli, a cui hanno partecipato centinaia di spettatori. Come accade sempre più spesso, l’intera attività illecita era stata ripresa in vari video che poi sono stati pubblicati sui social network, dove sono stati condivisi centinaia di volte fino ad arrivare nelle mani delle Forze dell’Ordine.
Purtroppo non è la prima volta che le strade di Nicolosi diventano i posti preferiti per gli organizzatori delle attività illecite che lucrano sulle pelle dei poveri cavalli utilizzati durante le corse e il più delle volte anche maltrattati fisicamente.
I Carabinieri di Paternò hanno denunciato in stato di libertà cinque soggetti, responsabili in concorso di reato di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, divieto di combattimento tra animali e interruzione di pubblico servizio, per aver partecipato alla corsa clandestina di cavalli che si è svolta pochi giorni fa a Nicolosi.
L’ attività investigativa svolta dai miliari è stat incentrata soprattutto sui video che circolavano in rete e che ritraevano i fantini mentre maltrattavano e picchiavano i cavalli usando delle fruste per spronarli a correre più velocemente.
Si tratta di immagini che, seppur facilmente reperibili online, non vedrete su Kodami perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto, e per non mostrare atti di violenza e sopruso su qualsiasi essere vivente. Questo materiale si è rivelato però decisivo durante le indagini: dalle immagini è stato possibile, infatti, rintracciare due catanesi, di 50 e 58 anni, con precedenti per mafia, nonché i fantini e anche qualche spettatore.
Dopo aver raggiunto i criminali, i militari hanno anche scoperto dove venivano nascosti i due cavalli che avevano gareggiato: Lampo e Agente Segreto, questi i nomi dei due animali, che sono stati rintracciati all’interno di due stalle, una a Biancavilla e l’altra sita a Lineri. Immediatamente i due animali sono stati posti sotto sequestro e affidati in custodia al Centro per l’Incremento Ippico per la Sicilia e a un maneggio privato.
Nel corso dell’ultimo anno, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno denunciato più di 27 persone ed emesso sanzioni per oltre 94mila euro per contrastare le corse clandestine di cavalli, fenomeno criminale collegato e contiguo alle dinamiche dei clan mafiosi. «Chiaramente le prime vittime del business redditizio sono sicuramente i poveri animali maltrattati – si legge dal comunicato stampa fornito dai Caribinieri di Paternò che hanno condotto le operazioni – che sono spesso anche sottoposti a sostanze dopanti, molte volte di importazione estera, circostanza che crea un mercato parallelo di farmaci illegali».
Nel corso dell’attività, i militari hanno inoltre controllato, sempre insieme all’Asp di Catania, altre stalle nella città di Catania, elevando sanzioni per oltre 4.000€ nei confronti di un 43enne catanese, pregiudicato per mafia, che deteneva due cavalli senza le prescritte documentazioni amministrative e sanitarie.