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20 Novembre 2021
14:00

Continua la strage di lamantini in Florida, superati i mille esemplari morti

La strage di lamantini iniziata lo scorso inverno in Florida sembra ormai inarrestabile. Dall'inizio dell'anno sono stati infatti già superati i 1000 esemplari morti. Il record precedente era infatti stato raggiunto nel 2013 con "appena" 830 esemplari. Impatti con le imbarcazioni e soprattutto l'eccessiva fioritura algale causata dall'inquinamento sono le cause principali dell'emergenza.

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In Florida la moria di lamantini dovuta soprattutto alla scomparsa delle piante acquatiche di cui si nutrono, sembra ormai inarrestabile. Con un nuovo aggiornamento – divenuto ormai settimanale – i funzionari statali per la fauna selvatica hanno fatto sapere lo scorso 17 novembre di aver superato quota 1000 esemplari morti. Il conteggio esatto, fino al 12 di novembre, era di 1003 lamantini secondo la Florida Fish and Wildlife Conservation Commission. Si tratta di un triste record negativo assoluto, che era già stato superato, in appena sei mesi, lo scorso luglio. In tutto il 2020 infatti erano stati "solamente" 637 gli esemplari rivenuti morti, mentre il record annuale precedente, 830, era stato stabilito nel 2013.

L'anno terribile per i lamantini era iniziato già lo scorso inverno, quando i mammiferi marini si sono spostati per svernare nelle acque della contea di Brevard, dove gli scarichi caldi di una centrale elettrica nella laguna contribuiscono a far aumentare la temperatura dell'acqua. L'area è nota per essere uno dei luoghi preferiti in inverno dai lamantini, ma da un po' di anni a questa parte l'eccessiva fioritura delle alghe sta soffocando e uccidendo la vegetazione acquatica, lasciando i lamantini senza cibo a sufficienza e facendoli morire di fame.

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Uno dei tanti cartelli di avvertimento presenti nelle vaste zone umide della Florida

L'eccessiva e innaturale crescita di alghe è ovviamente causata dall'uomo. La strage senza precedenti è dovuta infatti all'aumento dell'inquinamento dell'acqua, contaminata dall'uso massiccio di fertilizzanti per l'agricoltura. Le acque arricchite di nutrienti fanno esplodere riproduttivamente le alghe che, oltre a produrre neurotossine, formano uno spesso strato superficiale impenetrabile alla luce che non consente ai raggi solari di arrivare alle piante marine che crescono sui fondali.

Ma la fame non è l'unica colpevole per la morte dei lamantini. Secondo i dati raccolti dalla Conservation Commission, quasi 100 di questi sono stati uccisi dalle collisioni con imbarcazioni, moto d'acqua e motoscafi turistici. Da mesi biologi, conservazionisti e associazioni stanno quindi chiedendo a gran voce che aumenti il livello di attenzione nei confronti di questa emergenza. Il rischio che la popolazione della specie più iconica della Florida venga irrimediabilmente compromessa è ormai più che concreto.

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Un lamantino nuota nelle acque cristtaline del Crystal River, Florida

Lo scorso agosto Verm Buchanan, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida, aveva perciò presentato un Disegno di Legge per riportare i lamantini in uno stato di pericolo. Se la proposta venisse approvata potrebbe finalmente attirare maggiori finanziamenti che si spera possano aiutare a salvare la specie dall'estinzione. Il lamantino americano (Trichechus manatus) infatti non se la passa proprio benissimo, e non solo in Florida. Secondo l'IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, le popolazioni sono in forte calo un po' in tutto il suo areale e comprende soprattutto le acque costiere del Mar dei Caraibi.

Un nuovo inverno è ormai alle porte e scienziati e ambientalisti temono seriamente possa ripetersi ciò che è iniziato lo scorso anno nella contea di Brevard. Bisognerà agire in fretta, uno dei simboli più famosi della Florida rischia adesso davvero di sparire per sempre.

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