Prosegue la consegna delle targhe e dei tesserini di riconoscimento alle colonie feline da parte del Comune di Roma. Stando al censimento della Asl, sono oggi 5.000. Le ultime a ricevere la visita dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi del presidente della Commissione Capitolina Ambiente Giammarco Palmieri e del Consigliere capitolino e Delegato ai diritti degli animali della Città Metropolitana, Rocco Ferraro, sono state Villa Lais e “I gatti di Torpignattara” di Villa De Sanctis.
«Dopo le consegne delle targhe alle storiche colonie feline di Piazza di Torre Argentina e della Piramide proseguiamo un percorso di valorizzazione e certificazione con cui l’Amministrazione vuole dare riconoscimento e visibilità all’impegno di tanti volontari che si occupano della cura dei gatti della città – ha detto Alfonsi – Un ulteriore tassello del lavoro che ci vede impegnati nella tutela del benessere degli animali e, con questo progetto, dei gatti per i quali abbiamo attivato un servizio di assistenza veterinaria gratuita per le sterilizzazioni e di fornitura di cibo alle colonie che ne hanno fatto richiesta».
«Un riconoscimento importante e sentito per i volontari e le volontarie che si prendono cura dei gatti di Roma e che rappresentano un fondamentale presidio ambientale e sociale per la nostra città», ha aggiunto Giammarco Palmieri, presidente della Commissione capitolina Ambiente, mentre Ferarro ha parlato di «un altro passo verso un maggiore riconoscimento giuridico dei referenti delle colonie feline che svolgono un lavoro eccezionale per dare amore e accoglienza ai ‘gatti del Sindaco’ di Roma. In questa direzione andrà il nuovo regolamento sulla tutela e il benessere animale nel quale stiamo inserendo importanti elementi innovativi per assicurare la dovuta attenzione e cura ai gatti della città».
Il Comune di Roma mantiene dunque l'impegno preso con i gestori delle colonie feline, anche se resta sul tavolo un macro tema. È infatti ormai trascorso oltre un anno da quando è stato pubblicato l’avviso pubblico per la manifestazione d'interesse alla nomina di Garante degli animali, figura che il Campidoglio aveva istituito ad agosto 2022 con la delibera numero 63 del 2 agosto, e a oggi il Sindaco Roberto Gualtieri non ha ancora scelto nessuno per ricoprire il ruolo.
Il bando è scaduto il 2 dicembre 2022, ed era rivolto a figure di comprovata esperienza, competenza e professionalità nella materia del benessere, della tutela e dei diritti degli animali. La nomina spetta appunto al sindaco, una volta sentito il parere della Commissione Ambiente, dopo l’esame delle candidature. Una volta nominato, il Garante resterà in carica per la durata del mandato del primo cittadino della Capitale e fino all'entrata in carica del suo successore, svolgendo i propri compiti a titolo gratuito in piena autonomia senza subordinazione gerarchica all’amministrazione.
«Auspichiamo che la nomina arrivi presto: a Roma c’è tanto bisogno di un rappresentante degli animali, per la loro tutela e per la gestione del randagismo – ha detto la delegata dell’Oipa di Roma, Francesca Lavarini – Troppo spesso alle associazioni è “delegato” il compito d’intervenire per la protezione degli animali più indifesi, laddove gli uffici competenti non intervengono per mancanza di organizzazione o di fondi. Sottolineiamo che associazioni vivono grazie alle donazioni dei cittadini e fanno quel che possono, ma non è mai abbastanza. Gli animali della Capitale, quelli più soli e indifesi, hanno bisogno di una più efficiente mano pubblica anche comunale e regionale».
Il futuro Garante si troverà a dover gestire una situazione complessa. Il dossier più pesante sul tavolo sarà quella della gestione dei cinghiali, in relazione alla loro presenza nei centri abitati della periferia Nord e alla diffusione della peste suina africana, una malattia non trasmissibile all’uomo ma estremamente dannosa per il comparto agroalimentare italiano. Dovrà inoltre occuparsi della situazione del canile di Muratella, il più grande d’Italia e al centro di numerose polemiche, e di quello di Ponte Marconi, oltre alle già citate colonie feline, per cui si sta lavorando a un nuovo regolamento.
C’è poi il progetto del primo ospedale veterinario pubblico di Roma, un progetto pionieristico confermato dal sindaco Gualtieri che dovrebbe modificare radicalmente la sanità animale, a cominciare proprio dalla Capitale. Di recente inoltre il Comune di Roma ha pubblicato un avviso pubblico per promuovere progetti di campagne e manifestazioni di sensibilizzazione ed educazione mirate alla tutela del benessere degli animali. Il bando, in scadenza il 17 luglio, è rivolto alle associazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale, ed è stato redatto dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.