In Kenya, un Paese ricchissimo di fauna che conta oltre 1.000 specie selvatiche, è stato appena avviato il primo censimento degli animali. A finanziare il progetto, con circa due milioni di euro, è il governo che ha attuato una collaborazione tra il ministero del Turismo e della Fauna selvatica, il Kenya Wildlife Service e il nuovo Wildlife Research & Training Institute. Contare gli animali è di fondamentale importanza per tutelarli e salvaguardarli: solo infatti conoscendo in che numeri sono presenti e dove si spostano è possibile attuare delle azioni per la loro conservazione.
Le minacce alle specie africane sono purtroppo diverse e coinvolgono il bracconaggio, l'espansione degli insediamenti umani con conseguente perdita e frammentazione di habitat, nonché i cambiamenti climatici che costringono gli animali a spostarsi alla ricerca di aree più favorevoli. Il censimento viene effettuato sia via terra che via aerea, attraverso l'utilizzo di elicotteri, e già si cominciano a vedere i primi risultati, purtroppo non molto positivi.
Le specie maggiormente a rischio estinzione in Kenya sono diverse: in cima alla preoccupante classifica c'è sicuramente il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni), definito dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) come probabilmente estinto in natura. Attualmente infatti si conoscono solo due femmine di questa sottospecie che vivono al Ol Pejeta Conservancy, una riserva naturale protetta del Kenya. Per salvare il rinoceronte dall'estinzione è nato il progetto Biorescue che si occupa di prelevare gli ovociti delle femmine e creare così degli embrioni.
I rinoceronti non sono però gli unici a vedersela male: anche giraffe, leoni, elefanti e zebre, tra le quali soprattutto la zebra di Grévy (Equus grevyi), riconoscibile dalle altre due specie per le strisce più sottili e le orecchie più grandi, che vive in Kenya e in Etiopia ed è particolarmente minacciata e classificata dalla IUCN come in pericolo di estinzione. Attualmente la popolazione consta di soli 1.956 individui maturi ed è sottoposta a diverse minacce come la perdita dell'habitat dovuta al pascolo intensivo del bestiame, la competizione con questo per le risorse alimentari, la caccia e l'ibridazione con le zebre di pianura (Equus quagga).