«Due botti». Così li ha definiti con un post sui suoi profili Facebook ed Instagram Daniele Spada, consigliere comunale per la Lega ed ex candidato a Sindaco per il Comune di Prato. Il suo è stato un infelice modo per sminuire le campagne volte alla protezione degli animali che durante i festeggiamenti di Capodanno, a causa dei forti rumori prodotti dai fuochi d'artificio, soffrono e potrebbero anche sentirsi male, fino a morire. «Un pensiero per l’ecatombe di cani, gatti, piccioni, topi, che pare muoiano come mosche», queste le sue parole mentre con il cellulare riprendeva l’esplosione di petardi e fuochi d’artificio: poco tatto, poca sensibilità e forse poca conoscenza dei reali rischi di una notte di festeggiamenti incontrollati. Una chiara mancanza di sensibilità nei confronti degli animali ma anche un messaggio contro le figure istituzionali che hanno deciso di prendere provvedimenti in via precauzionale vietando l'utilizzo di fuochi e petardi.
«È inconcepibile che un esponente politico come Spada si renda protagonista di un post che denigra gli animali oltre a farsi beffa di un'ordinanza sindacale che vieta l'utilizzo dei petardi e fuochi d'artificio. Infatti, il Comune di Prato ne ha vietato l'utilizzo durante tutto l'anno, dunque, vedere un consigliere riprendere la scena dei festeggiamenti, aumentati anche in modo considerevole rispetto gli altri anni, sminuendo la pericolosità a cui sono esposti gli animali, è inconcepibile» spiega a Kodami il responsabile Lav Cristiano Giannessi.
Un commento fuori luogo che la Lav Prato non ha fatto passare inosservato: «Ricordiamo al consigliere, che i due botti, causano morti e feriti e mietono la vita di migliaia di animali innocenti in una sola notte, causandone spesso l'allentamento dai propri rifugi e dalla proprie dimore. La maggior parte muore di infarti, altri scappano, finendo in luoghi sconosciuti morendo di stenti. Ci auguriamo che Daniele Spada chieda scusa per l'insulso post alle centinaia di persone che si sono sentite offese, ricordando inoltre che, sindaci leghisti e consigli comunali a maggioranza centrodestra hanno fatto e fanno Ordinanze e Regolamenti contro i botti a tutela di persone anziane, bambini, animali e ambiente».
«Si stima infatti che, ogni anno, nella sola notte di Capodanno muoiano circa 5mila animali, di cui l’80% sono selvatici – ha spiegato Cristiano Giannessi responsabile Lav Prato – centinaia invece sono gli animali smarriti che scappano dalle abitazioni a causa dello spavento. Un Capodanno che, tra le altre cose, a Prato non ha avuto precedenti per la quantità di botti esplosi».
Nonostante le ordinanze anti-botti i festeggiamenti ci sono stati e anche quest'anno c'è stata la triste conta dei danni. Dalle prime stime del dipartimento di pubblica sicurezza sono 274 i feriti umani, con un aumento rispetto a due anni fa del 52%. Sono 64 i minori che hanno riportato lesioni. La Società Italiana di Medicina Ambientale, confermando le dichiarazione di Giannessi, ha affermato che sulla base dei dati forniti dal dipartimento di sicurezza non sono solo gli esseri umani però a subire le conseguenze dei botti: si stima che ogni anno nell'ultima notte dell'anno siano circa 5 mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili ai petardi.
È di pochi giorni fa proprio l'appello del presidente della Sima , Alessandro Miani :«Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene, prendendo in esame una singola città di medie dimensioni, i fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Le sostanze liberate in atmosfera possono inoltre ricadere al suolo sotto forma di pioggia acida, inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere. Per tale motivo come Sima rivolgiamo un appello ai sindaci di tutta Italia, affinché in vista della notte di Capodanno varino ordinanze anti-botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali, eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica».