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15 Agosto 2024
17:00

Conosci la lepre di mare? Dove puoi incontrare questo misterioso mollusco

La lepre di mare è un mollusco gasteropode elegante, dall'aspetto unico e avvolto da numerose leggende. Vive in acque poco profonde ricche di alghe e vegetazione.

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Tra i molti abitanti animali che popolano i nostri mari, pochi sono tanto affascinanti quanto la lepre di mare. Questo mollusco gasteropode, il cui nome scientifico è Aplysia depilans, deve il suo nome comune alla curiosa somiglianza con una lepre, per via della forma delle sue antenne, che ricordano un po' le grandi orecchie dei lagomorfi.

A volte è conosciuta anche come "mollusco volante", per via della sua capacità di muoversi e nuotare elegantemente tra le correnti marine, espandendo le ampie appendici laterali come ali, che fa sembrare a chi la guarda quasi come se volasse in acqua. Ma conosciamo meglio questo affascinante mollusco, le leggende che lo riguardano e scopriamo dove è possibile incontrarlo.

Chi è la lepre di mare

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Le lepri di mare sono molluschi gasteropodi appartenenti al genere Aplysia, con la specie più comune nei nostri mari che è Aplysia depilans. Può raggiungere una lunghezza di circa 20-30 centimetri, con un corpo ovale e allungato, ricoperto da una sottile conchiglia trasparente e molto fragile. La colorazione di varia dal marrone quasi nero al verde oliva, con sfumature che la aiutano a camuffarsi perfettamente con l'ambiente marino, prevalentemente ricco di alghe e piante marine.

Le due ampie appendici laterali, sono forse la caratteristica più distintiva della lepre di mare. Queste strutture, simili a lembi di pelle, possono essere estese per nuotare e, quando l'animale si sposta nell'acqua, si muovono dolcemente, dando l'impressione che il mollusco stia "volando" sott'acqua. Nonostante l'abilità nel nuoto, non comunissima nei molluschi, le lepri di mare sono comunque animali piuttosto lenti, e trascorrono la maggior parte del loro tempo strisciando sul fondo marino alla ricerca di cibo.

Questi animali sono erbivori e si nutrono principalmente di alghe, che brucano con la loro radula, una sorta di lingua dentata che utilizza per raschiare il cibo dalle superfici. Sono ermafrodite simultanee, il che significa che ogni individuo possiede sia organi sessuali maschili che femminili e può svolgere entrambi i ruoli durante l'accoppiamento, che non può avvenire però tramite autofecondazione. Non è raro infatti vedere catene di lepri di mare rincorrersi e accoppiarsi in gruppo, con un individuo che funge da femmina e l'altro da maschio, in un affascinante danza riproduttiva.

Dove si trovano le lepri di mare

Le lepri di mare sono animali molto comuni lungo le zone costiere, soprattutto nei mari temperati come il nostro Mediterraneo. Amano le acque poco profonde e ricche di vegetazione marina, dove possono trovare abbondanza di cibo e rifugio dai predatori. È proprio nelle praterie di posidonia e tra le distese di alghe verdi che si possono osservare, spesso nascoste tra la vegetazione e gli scogli. In Italia, può essere osservata abbastanza facilmente un po' in tutta la penisola, soprattutto dove ci sono ampie distese di piante marine e alghe.

Di tanto in tanto, durante la bassa marea, può capitare che alcuni individui rimangano intrappolate nelle pozze di marea, piccole depressioni costiere tra gli scogli che trattengono l'acqua anche quando il mare si ritira. Questi luoghi offrono una rara opportunità per osservarle molto da vicino prima che la risalita dell'acqua permetta loro di ritornare in mare aperto. Tuttavia,  è bene ricordare che si tratta di animali selvatici estremamente delicati, che vanno quindi rispettati e osservati senza infastidirli, disturbarli o toccarli.

La lepre di mare è velenosa?

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Per secoli, la lepre di mare è stata avvolta da miti e false credenze, alcune anche bizzarre. Il suo nome scientifico, Aplysia depilans, deriva dal latino "depilans", appunto, che significa "che fa cadere i capelli". Questo perché in passato si credeva che toccare o consumare una lepre di mare potesse provocare la caduta dei capelli, una credenza legata anche al timore che questi molluschi fossero altamente velenosi. Uno degli episodi più celebri associati a questa fama risale all'antica Roma, dove si narra che l'imperatore Tito fu avvelenato dal fratello Domiziano proprio con una lepre di mare.

Secondo il sofista greco Filostrato, la morte di Tito fu orchestrata proprio attraverso il consumo di questo mollusco, ma in realtà, le lepri di mare non sono pericolose per l'uomo. Sebbene possano secernere una sostanza simile all'inchiostro come difesa contro i predatori, non è una specie velenosa. Questa secrezione, un liquido di colore biancastro o violaceo, serve a dissuadere i predatori, ma non rappresenta una minaccia per gli esseri umani. Pertanto, se mai dovesse capitarvi di incontrarne una durante un'immersione o una passeggiata lungo la costa, potete osservarla con tranquillità, senza alcun rischio.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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