Si aprirà domani il Congresso ibero americano di antrozoologia. L'evento accademico che riunisce professionisti di lingua spagnola esperti nell'antropozoologia allo scopo di fornire uno spazio informativo, educativo e riflessivo da una prospettiva interdisciplinare senza precedenti su un argomento di crescente interesse scientifico.
Tra gli esperti che offriranno il loro contributo da remoto durante la due giorni, dal 1 al 2 ottobre 2022, c'è anche la medica veterinaria Laura Arena, membro del comitato scientifico di Kodami e del comitato organizzatore del Congresso. Nel corso del suo intervento tratterà della "Caratterizzazione e gestione delle popolazioni di cani: tra strategia, etica ed efficacia".
Arena attraverso il suo intervento dedicato alla "Caratterizzazione e gestione delle popolazioni di cani: tra strategia, etica ed efficacia" porterà con sé in America Latina anche Kodami. Nel corso della sua esposizione, infatti, citerà il caso studio di Havrita, la mappa per geolocalizzare i randagi in Turchia, di cui abbiamo parlato in un lungo articolo pubblicato sul magazine questa estate. La vicenda approfondita da Kodami è quella della piattaforma online in cui venivano geolocalizzati i cani liberi e che è accusata di essere lo strumento utilizzato da alcuni malintenzionati allo scopo di ucciderli.
Havrita è nato come un sistema che consente alle persone di geolocalizzare i randagi che si incontrano su tutto il territorio nazionale, fotografarli e condividere le informazioni con tutti gli altri utenti. Da quando è andato online, però, i media turchi hanno riferito un numero crescente di uccisioni dei cani liberi che possono essere ricondotti al fatto che la condivisione del luogo in cui si trovano, appunto, consente a chi non li tollera di trovarli e assassinarli.
«Il randagismo è uno fenomeno di coesistenza tra l’uomo e il cane libero – spiega Arena a Kodami – Nel tempo è diventato un fenomeno da “controllare”, in alcuni casi una si è iniziata una vera e propria "lotta" per sopprimerlo.Ad oggi in Italia è presente nelle regioni del Sud Italia, a causa di un approccio poco strategico da parte delle autorità competenti e a causa della negligenza di molti cittadini, ma come si vedrà è un fenomeno che interessa atre zone del mondo». Un contesto internazionale che Arena conosce bene vista la sua esperienza che abbraccia: Italia, Spagna e Serbia. In quest'ultimo paese, infatti, presta la sua opera in qualità di esperta di gestione della popolazione di cani randagi junior per il Ministero dell'agricoltura, della silvicoltura e della gestione delle acque serbo.
La platea internazionale che seguirà la due giorni approccerà quindi al fenomeno turco attraverso la visione dell'esperta italiana e al lavoro del nostro magazine, che fin dalla sua nascita ha trattato il randagismo e i cani liberi attraverso una pluralità di visioni e linguaggi. «Il randagismo crea sempre molto dibattito, a volte è percepito come piaga della società umana evoluta, altre è simbolo di libertà e convivenza responsabile – sottolinea l'esperta – Si trotta di una realtà dalle mille sfaccettature e contrasti, ciclicamente soggetto a giudizi e interpretazioni che avrebbero bisogno di un indirizzo maggiormente scientifico».
Quella della gestione dei cani liberi sul territorio sarà una delle tematiche portanti del congresso che nel suo complesso si propone di fornire una prospettiva interdisciplinare delle interazioni uomo-animale, sottolineando l'importanza dell'antropozoologia per delineare ponti teorici tra diverse scienze e competenze. «È il primo passo verso il riconoscimento accademico di questa scienza in conformità con i progressi scientifici e le sue possibilità di applicazione empirica in Spagna e America Latina», hanno chiarito dall'Istituto Iberoamericano di Antrozoologia (Iiaz), promotore dell'evento.
«Dall'Iiaz vogliamo promuovere la rivoluzione multispecie, che mira a raggiungere una convivenza multispecie dignitosa e rispettosa facendo comprendere all'uomo tutto ciò che godere della condivisione della vita con altri animali contribuisce alla nostra specie, con il supporto della conoscenza che l'antropozoologia ci offre».
In nome della interdisciplinarità e della volontà di fare conoscere la rivoluzione multispecie a quante più persone possibile, il congresso accoglierà una grande varietà di professionisti. Sono stati invitati a intervenire: accademici, avvocati, professionisti della salute e dell'educazione umana.
Tra i membri del comitato organizzatore oltre all'Italia rappresentata da Arena ci saranno esperti dal Cile, dal Portogallo, dall'Argentina, dalla Spagna, dal Portorico e da molte altre realtà del Sud America, tutti riuniti in nome della rivoluzione (e del rispetto) multispecie.