I cani vaganti sono una risorsa o un problema all'interno delle aree protette? È per dare risposta a questa domanda che Stray Dogs International Project promuove l'evento "I cani all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm)" previsto per sabato 21 maggio 2022 alle 17:30.
Durante l'incontro sarà presentato il progetto per il censimento e il monitoraggio del randagismo canino all’ interno del Pnalm. «Quando si parla di cani vaganti si fa riferimento a una molteplicità di situazioni diverse, ognuna destinataria di azioni specifiche, da qui nasce la necessità di conoscere per agire di conseguenza», spiega a Kodami Alessandra Laureano, veterinaria esperta in comportamento e co-fondatrice dell'asd Come on Dog, tra i partner di Stray Dogs per il progetto di censimento.
Sarà proprio Come on Dogs ad ospitare la tavola rotonda all'interno dei suoi spazi in viale Fausto Grassi a Pescasseroli (L'Aquila).
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All'evento prenderanno parte i fondatori di Stray Dogs: il presidente Lorenzo Niccolini e la vicepresidente Clara Caspani; la veterinaria esperta in comportamento e responsabile scientifica dell'associazione Laura Arena, anche membro del comitato di esperti di Kodami.
Durante l'incontro sarà la direttrice di Kodami, Diana Letizia, a fare luce sul ruolo giocato dai media per la corretta informazione sulla convivenza tra gli animali all'interno dei Parchi nazionali. Sul versante scientifico daranno il loro contributo gli esperti Giampaolo Pennacchioni, direttore scientifico nazionale del Centro Studi per l'Ecologia e la Biodiversità degli Appennini, e Andrea Gallizia, veterinario e fondatore e coordinatore scientifico del Project Wolf Ethology. A completare la riflessione ci sarà il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise con l'intervento del personale tecnico.
«Questo evento, gratuito e aperto a tutti, nasce per parlare del fenomeno del vagantismo e del randagismo canino e testimoniare quanto viene fatto all’interno dell'area protetta del Pnalm sia rispetto alla gestione degli animali domestici che della tutela della fauna selvatica e della biodiversità», aggiunge Laureano, la quale parteciperà al convegno in veste di moderatrice.
Il progetto di studio che sarà presentato sabato avrà la durata di almeno due anni e avrà l'obiettivo di definire la presenza dei cani padronali e vaganti, che siano semi selvatici o inselvatichiti, presenti sul territorio del Pnalm.
La millenaria attività del Pastore abruzzese a difesa e protezione delle greggi sarà uno dei punti cruciali della discussione: molto spesso, infatti, i proprietari delle tante aziende zootecniche del territorio circostante al Parco lasciano i cani liberi anche lì dove c'è presenza di selvatici. «Il nostro intento è stimolare una gestione più consapevole e attenta da parte dei cittadini anche per ciò che concerne le risorse trofiche (risorse alimentari ndr) spesso lasciate per gli animali domestici ma accessibili anche alla fauna selvatica», rileva Laureano.
Anche la più approfondita conoscenza delle dinamiche che portano all'ibridazione tra cane e lupo gioca un ruolo chiave per gli organizzatori del convegno.
Alla luce di queste sfide, quindi, i cani vaganti sono una risorsa o un problema? «Il convegno e il progetto nascono proprio allo scopo di superare le banalizzazioni e le semplificazioni che s'incontrano quando si tratta questo argomento, quindi la risposta è: partiamo dai dati. Iniziamo un'indagine allo scopo di conoscere i cani del territorio e il modo in cui interagiscono con esso. Solo una volta fatto ciò, in sinergia con gli enti preposti, potremmo superare le sfide imposte dal territorio».
L'incontro sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina ufficiale di Stray Dogs International Project. In presenza l'ingresso è gratuito e bisogna prenotarsi.
