Conigli tenuti in piccole gabbie appoggiate sulla strada, con gli animali ammassati l'uno sull'altro e pronti per essere venduti in occasione del mercato. Succede a Fiumicino, Comune che ha con il regolamento del 2017 disciplinato in modo rigido la vendita di animali.
A denunciare l’accaduto è stata l’associazione Paf (Protezione Animali Fiumicino), che condividendo una foto dei conigli in gabbia si è lasciata andare a un commento amaramente ironico: «Volevamo fare i complimenti al Comune che come sempre é attento al benessere animale – hanno scritto dall’associazione – ignorando la normativa del 2017 che vieta la vendita di animali in mercati e sagre, invece di mandare i controlli gli affida direttamente il posto».
La denuncia è stata quindi ripresa dal capogruppo della lista civica Crescere Insieme, Roberto Severini: «Se non erro, sul territorio comunale è vietato addirittura regalare o mettere in premio animali – ha scritto i una nota – nessuno alza la voce in difesa degli animali, come i conigli, che continuano ad essere rinchiusi in delle piccole gabbie, per essere venduti o regalati alle sagre o alle fiere di paese, in barba a qualsiasi autorizzazione. È curioso che non ci si batta per i diritti di tutti gli animali, allo stesso modo. Fa rabbia che sembra ci si proclami animalisti solo quando faccia più o meno comodo. Il Comune, infatti, vieta su tutto il territorio comunale non solo della vendita, ma anche la messa in palio di animali come premi. Ma più animali stipati in un’unica gabbietta è lo spettacolo che ci si palesa davanti».
Cosa dice il regolamento comunale sulla vendita di animali
Il regolamento comunale di Fiumicino in materia di detenzione e tutela degli animali del 2017 prevede, all’articolo 12, che «è fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di offrire direttamente o indirettamente, con qualsiasi mezzo, animali, sia cuccioli che adulti, in premio o vincita di giochi, oppure in omaggio, a qualsiasi titolo nelle mostre, nelle manifestazioni itineranti, nelle sagre, nei luna park, nelle lotterie, nelle fiere, nei mercati, in qualsiasi tipo di gioco o pubblico intrattenimento». Quanto documentato dalla Paf, dunque, era in aperta violazione del regolamento e passibile di sanzione.
All’articolo seguente prevede inoltre che sia vietata «qualsiasi forma di spettacolo o d’intrattenimento pubblico o privato, effettuato con o senza scopo di lucro, che contempli, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, in occasione di fiere, mostre di animali, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti, spettacoli in strada ad eccezione di quelle autorizzate previo parere dell’Ufficio comunale per la tutela degli animali, sulla scorta del parere sanitario da parte del Servizio Veterinario». Un articolo, quest’ultimo, chiamato in causa lo scorso febbraio, quando il Comune amministrato dal sindaco Esterino Montino aveva vietato al circo Rony Roller di esibirsi con gli animali – tra cui alcune tigri – nel periodo di sosta sul suo territorio. In quel caso l’amministrazione aveva dato parere contrario emanando apposita ordinanza, che era stata però annullata da un ricorso al Tar.