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La crisi climatica che stiamo affrontato a causa dell'aumento delle temperature globali sta già causando eventi atmosferici estremi come alluvioni, ondate di calore e siccità che saranno sempre più frequenti in futuro. Ma in un mondo sempre più caldo, anche piante e animali stanno rapidamente cambiando abitudini, alterando i loro cicli e spostandosi in nuove zone. Sono anche questi gli effetti negativi dei cambiamenti climatici a cui dovremmo abituarci nei prossimi anni e che potranno avere un impatto enorme sulle nostre vite.
Secondo un nuovo studio recentemente pubblicato su Ecological Monographs, nel prossimo futuro dovremmo infatti fare i conti anche con un numero sempre maggiore di devastanti invasioni di locuste. L'aumento delle temperature influenza la frequenza e l'intensità delle invasioni, un problema non da poco che ha già causato enormi perdite di raccolti e carestie in diversi paesi del mondo.
Come vi avevamo già raccontato in un episodio di Kodami Zoom, le locuste passano una prima fase del loro ciclo in una forma innocua e soprattutto solitaria. Quando però le condizioni ambientali diventano favorevoli, entrano in una fase sociale, definita anche gregaria, e formano sciami enormi che possono contare anche decine di milioni di individui.
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Qualche anno fa, per esempio, in Africa Orientale, è stato individuato uno sciame di circa 70 miliardi di locuste, grande praticamente quanto quattro volte Milano. Questi sciami possono percorrere oltre 100 km in un solo giorno, consumando durante un'invasione la stessa quantità di raccolto e cibo che sfamerebbe 35mila persone.
Per capire in che modo si comporteranno questi insetti in un mondo sempre più caldo, i ricercatori hanno elaborato un modello informatico che combina le previsioni climatiche per i prossimi decenni con la fisiologia delle locuste, in particolare sulla loro capacità di digerire il cibo in ambienti e condizioni differenti.
Quando le locuste mangiano non necessariamente digeriscono subito i vegetali che hanno ingerito. Se necessario possono muoversi con la pancia piena per diverso tempo, in attesa di trovare condizioni ambientali favorevoli. La digestione è infatti strettamente legata alla temperature e più fa caldo più le locuste digeriscono velocemente.
I modelli applicati alla locusta sudamericana Schistocerca cancellata, suggeriscono che se continuerà a fare sempre più caldo le locuste digeriranno sempre più rapidamente il cibo raccolto. Di conseguenza potranno quindi mangiare molto di più. E se mangiano molto più cibo anche la loro crescita e il loro ciclo saranno sempre più rapidi.
Generalmente, S. cancellata produce due generazioni di locuste ogni anno. Secondo gli autori, però, se le temperature più alte accorceranno di molto i tempi di crescita e sviluppo, le locuste potrebbero arrivare persino a completare tre generazioni in una sola stagione riproduttiva.
Più generazioni significa anche più sciami e più invasioni, una piaga che sarà accelerata anche dall'espansione geografica di questi ortotteri. Tutti i modelli climatici, infatti, prevedono che molte specie di locuste, compresa S. cancellata, a causa dell'aumento delle temperature espanderanno sempre più il loro areale.
In conclusione, secondo gli autori gli agricoltori sudamericani rischiano di perdere circa il 20% in più del proprio raccolto nei prossimi anni. E viste le similitudini con altre specie, è molto probabile che una cosa del genere accadrà anche in altre zone del mondo, come Africa, Asia ed Europa meridionale, già colpite da periodiche invasioni di insetti.
Il futuro alimentare ed economico di interi paesi, dovrà quindi affrontare non solo periodi sempre più lunghi e intensi di siccità, ma anche carestie sempre più frequenti per colpa dell'aumento della frequenza e delle invasioni di locuste. L'ennesima piaga biblica causata esclusivamente dalla superficialità e dall'inattività con cui stiamo affrontando questa crisi climatica.
