Portare il cane in spiaggia è sicuramente una gioia, ma nasconde dei pericoli a cui è necessario prestare attenzione affinché non subentrino problemi spiacevoli. È frequente, infatti, che il nostro amico in spiaggia beva acqua salata, mangi della sabbia o ancora ingerisca ami o corpi estranei presenti sul bagnasciuga. Tutto ciò potrebbe portare sintomi gastroenterici da lievi a gravi, a seconda del caso ed in drammatici episodi intossicazioni da acqua o costipazioni da sabbia.
Perché fare attenzione alla sabbia
La sabbia di per sé non crea problemi, ma sono alcuni comportamenti che il cane mette in atto che possono causarne. In primis, se scavando o giocando inizia a ingerirla. L'ingestione di poca sabbia di solito non causa alcun danno, ma se il cane invece, preso dalla foga e dalla curiosità, inizia a "mangiarne" molta potrebbero esserci dei danni all'apparato gastroenterico più o meno severi come vomito, diarrea, scialorrea (bava dalla bocca), nausea, inappetenza.
Se l'ingestione poi è massiva, si può arrivare anche a una grave costipazione intestinale, che può richiedere il ricovero. Una grande quantità di sabbia ingerita non è frequente come ipotesi, ma può accadere maggiormente nei cuccioli e nei soggetti giovani alle prime esperienze sulla sabbia che sono incuriositi e attratti da un eventuale odore particolare rimasto impregnato nei granelli ad esempio o nei soggetti con disturbi comportamentali come la pica (ingestione di oggetti e materiale non edibile).
La sabbia nasconde anche altre insidie: è bene ricordare, infatti, che i cani non indossano ciabatte e dunque è doveroso fare molta attenzione al calore che emana, che potrebbe provocare delle ustioni sotto i polpastrelli delle zampe. Inoltre, nei soggetti che soffrono di dermatite, il contatto con la sabbia potrebbe creare un peggioramento della cute con arrossamento, pustole, croste, abrasioni e prurito.
Cosa succede al cane se beve acqua salata
Se il cane, facendo il bagno in mare, ingerisce poca acqua, di solito non succede nulla o al massimo può accadere che faccia delle feci molli, diarroiche o con muco. Si tratta di un fenomeno di solito autolimitante nel cane in salute, che non necessita di trattamento o che può richiedere per lo più un integrazione momentanea di fermenti lattici.
Nei soggetti debilitati, negli enteropatici e nei cuccioli però l'ingestione di acqua di mare può provocare dei sintomi gastroenterici più gravi come vomito, nausea, inappetenza e presenza di diarrea con muco e sangue, che può richiedere delle terapie veterinarie e delle flebo.
Bisogna prestare molta attenzione se il cane ingerisce molta acqua di mare. Può avvenire se è assetato e non ha acqua potabile a disposizione o se soffre di disturbi comportamentali o problemi neurologici che ne alterano il comportamento. L'assunzione di molta acqua di mare salata può provocare una ipernatremia sistemica, per cui l'aumento del sodio ematico crea dei gravi scompensi a livello renale e cardiaco, tanto da essere annoverato come avvelenamento da acqua di mare.
In spiaggia al sicuro
Per trascorrere delle ore felici e serene in spiaggia con il cane basta avere poche semplici accortezze: dotarsi di una bottiglia o borraccia con acqua fresca e potabile in modo da farlo bere, poterlo rinfrescare in modo da evitare il colpo di calore, sciacquare via sabbia e acqua di mare dal corpo e dal muso, perché possono provocare dermatiti.
Non bisogna mai lasciare il cane incustodito, ma è bene sorvegliarlo per evitare che ingerisca accidentalmente ami, carcasse, legnetti o altri corpi estranei che possono trovarsi sulla battigia e che possono provocare delle vere e proprie emergenze veterinarie.
Infine, è bene evitare di andare al mare con il cane nelle ore più calde e portare con sé una asciugamano per rimuovere sabbia e asciugarlo. È importante, soprattutto, creargli un giaciglio comodo all'ombra dove possa riposare.