Il mondo è senza alcun dubbio a colori e, se ci si sofferma a guardare un paesaggio, ci si renderà conto che è davvero difficile annoiarsi e distogliere lo sguardo. Niente di quello che fa parte della natura risulta infatti monotono e quando sembra lo stia diventando ecco che improvvisamente un uccello spicca il volo macchiando il cielo di giallo, di azzurro, di marrone e tanti altri colori: alcune specie animali infatti presentano le sfumature più svariate, ma chi sono gli animali più colorati del mondo e a cosa serve esserlo?
Perché alcuni animali hanno colori sgargianti?
Il colore nel mondo animale è una forma di comunicazione per quelle specie che, ovviamente, vivono in un ambiente illuminato e possono mostrarlo. Ci sono animali infatti, come quelli che vivono sotto terra, nelle profondità marine abissali o nelle grotte, che non hanno evoluto colori sgargianti e in alcuni casi non li hanno evoluti affatto. E il motivo è facile da capire: nella totale oscurità non gli servirebbero a un granché. Il proteo (Proteus anguinus) ad esempio, che vive nelle profondità oscure delle grotte, è un piccolo anfibio cieco e privo di pigmenti colorati, caratteristiche che compensa però con un olfatto e un udito molto sviluppati.
Per altre specie invece il colore può essere un mezzo comunicativo molto importante, ma per dire cosa di preciso? Alcuni animali hanno evoluto dei colori molto evidenti e sgargianti che utilizzano come segnale di "allerta" per i predatori e per comunicare loro che sono tossici e quindi è meglio stare alla larga. Altri invece li utilizzano per fare i furbi: non sono tossici ma fanno finta di esserlo imitando gli stessi colori, a volte anche gli stessi comportamenti, di un'altra specie davvero velenosa, così da non far avvicinare i predatori. È il caso ad esempio del serpente falso corallo (Lampropeltis triangulum), una specie innocua, che ha la stessa colorazione del serpente corallo velenoso (Micrurus fulvius), tant'è che non è molto facile distinguerli.
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Un'altra funzione molto importante del colore è il corteggiamento: esibirsi mostrando con fierezza colori vivaci ad un potenziale partner può essere un buon modo per convincerlo a stare insieme. Lo sanno bene molte specie di uccelli, dove in genere i maschi presentano dei bellissimi colori sgargianti per attrarre le femmine, mentre queste ultime possono permettersi colorazioni più smorte perché in fondo son loro a decidere con chi accoppiarsi. Più il maschio è colorato più è ben voluto dalle femmine: il colore infatti può indicare che si è ben nutrito, è in buona salute ed ha quindi dei geni forti da trasmettere ai propri figli. Alcune specie inoltre, pur di conquistare la femmina, devono portarsi dietro degli ingombranti fardelli che di certo non facilitano la loro sopravvivenza. È il caso ad esempio del pavone che ha sviluppato una grossa coda, molto amata dalle femmine, sia per i colori iridescenti sia perché ha un forte significato intrinseco. Infatti è come se il maschio di pavone dicesse alla femmina "se riesco a portarmi dietro questa caratteristica così ingombrante e sopravvivere vuol dire che i miei geni sono davvero i migliori che puoi trovare".
I 10 animali più colorati in natura
Che sia per avvisare i predatori, per corteggiare o per imitare, alcuni animali presentano dei colori che sono un vero spettacolo alla vista. Ecco alcuni degli animali dai colori più vivi al mondo:
Nembrotha kubaryana
È un mollusco nudibranco, che, come la maggior parte delle specie di quest'ordine, è dotato di colori strabilianti. I motivi di questa "estrosa" colorazione nei nudibranchi sono da ricercare generalmente nel loro essere disgustosi e nella loro tossicità, spesso presunta o acquisita, che evidenziano attraverso colori sgargianti con lo scopo di allontanare il morso dei pesci predatori. Alcune specie invece presentano sul corpo delle trame particolari che li rendono indistinguibili dalle spugne o dai coralli presenti sul fondale marino e così invece di rendersi evidenti si camuffano dai predatori. Nembrotha kubaryana, specie che vive nell'Oceano Indo-Pacifico, non è velenosa di per sé ma "ruba" le tossine dalle ascidie di cui si ciba per includerle nei propri tessuti e utilizzarle quando viene attaccata.
Dendrobates tinctorius
È una rana della famiglia dei dendrobatidi, comunemente chiamate anche rane freccia o rane dardo perché i nativi americani ne estraggono le sostanze tossiche per avvelenare la punta dei dardi. I colori vivaci di queste specie servono a comunicare la loro tossicità, che utilizzano principalmente per autodifesa. Dendrobates tinctorius vive in Sud America e produce tossine molto velenose e, se maneggiato senza le dovute precauzioni, può causare crampi e dolori. I colori possono essere molto diversi e variare da una prevalenza di giallo, blu, nero o bianco con differenti gradi di tossicità.
Paradisea maggiore (Paradisaea apoda)
È una specie della famiglia dei Paradisaeidae, comunemente chiamati uccelli del paradiso perché le popolazioni locali ritenevano provenissero dal paradiso terrestre a causa della loro estrema bellezza. Per motivi di corteggiamento sono i maschi generalmente ad avere i colori più belli e sgargianti, mentre le femmine presentano colorazioni meno degne di nota. La paradisea maggiore vive in Nuova Guinea e il rituale di corteggiamento è davvero affascinante: i maschi si esibiscono cimentandosi in una danza atta a conquistare le femmine, le quali valutano la performance e li ispezionano per poi scegliere il partner migliore.
Anatra mandarina (Aix galericulata)
È una specie originaria del Paleartico Orientale che a causa della sua bellezza e dei suoi colori, presenti solo nel maschio, è stata importata in Europa a scopo ornamentale nei giardini pubblici o privati. È infatti ad oggi presente anche nel nostro Paese come specie alloctona.
Camaleonte del Madagascar (Furcifer pardalis)
È un rettile che vive nelle zone costiere orientali e settentrionali del Madagascar e presenta diverse colorazioni che variano dal blu al verde e al rosso rispetto alla regione di provenienza. Come molte specie di camaleonte riesce a cambiare il colore della propria pelle, capacità che può essere influenzata dall'ambiente che lo circonda, dall'umore, dalla temperatura o anche dalla luce. Ogni specie ha una gamma diversa di colori e alcuni di questi sono davvero molto sgargianti: i maschi di camaleonte del Madagascar ad esempio cambiano colore virando su tonalità più accese quando combattono tra loro per contendersi il territorio, fino a assumere colori più cupi e scuri, come il grigio, quando uno dei due perde il combattimento.
Pesce mandarino (Synchiropus splendidus)
È un pesce che vive tra le barriere coralline dell'Oceano Pacifico e presenta dei colori particolarmente sgargianti. È l'unica specie, oltre Synchiropus picturatus, in cui il blu è dovuto a un pigmento cellulare piuttosto che da una colorazione strutturale, ossia dovuta a alcune strutture microscopiche che interferiscono con la luce. Probabilmente i colori vistosi hanno la funzione di scoraggiare i predatori: questi pesci sono infatti ricoperti di uno strato melmoso amaro e dal forte odore che potrebbe servire anche a proteggersi da possibili infezioni o malattie.
Insetto picasso (Sphaerocoris annulus)
È una specie che vive nelle zone tropicali e subtropicali dell'Africa e presenta una colorazione vistosa, verde di base con undici anelli. Il disegno e il colore del corpo servono ad avvisare i predatori di stare alla larga: è meglio infatti che non si avvicinano se non vogliono essere travolti da un odore davvero nauseabondo, che questi piccoli insettini possono rilasciare ogni volta che vengono disturbati.
Ghiandaia marina pettolilla (Coracias caudatus)
È una specie che vive in Africa orientale e meridionale, considerata come uccello nazionale del Kenya. Grazie ai bellissimi e vivaci colori è impossibile non notarla: dalle varie tonalità di blu-azzurro al viola sembra un arcobaleno racchiuso in un piccolo corpicino. Sono riconosciute ad oggi due sottospecie diverse e entrambi i sessi sono dotati di questi colori sgargianti, motivo per cui non sono facilmente distinguibili.
Lucertola dal collare (Crotaphytus collaris)
È una specie che vive in NordAmerica, i cui maschi adulti presentano generalmente un corpo blu-verde con strisce gialle e delle bande nere intorno la gola e sulle spalle, da cui deriva il nome. Le femmine invece presentano colori più smorti generalmente sul marrone. Queste lucertole riescono a correre sulle zampe posteriori arrivando ad un massimo di ben 26 chilometri orari.
Rinopiteco dorato (Rhinopithecus roxellana)
È una specie di primate che vive in una piccola area della Cina centrale e sudoccidentale e considerata "in pericolo" dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa della perdita di habitat e delle risorse alimentari. Un'aspetto interessante di questa specie è che spesso gli individui formano dei gruppi più grandi di notte che di giorno e sembra che il "dormire insieme" sia un modo per favorire la termoregolazione e mantenere il calore, soprattutto quando il freddo si fa sentire. Probabilmente potrebbe avere anche la funzione di difendersi meglio dai predatori: come dice un detto, l'unione infatti fa la forza.