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23 Febbraio 2024
15:00

Come vedere a chi è intestato un cane

Il microchip che viene inoculato al cane in fase di registrazione è lo strumento più attendibile per verificare a chi è intestato. È proprio attraverso questo infatti che è possibile conoscere la storia e l'identità dell'animale stesso.

Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel momento in cui si accoglie un cane nella propria famiglia è obbligatorio registrarlo all'Anagrafe degli Animali d'Affezione e contestualmente dotarlo di un microchip nel quale sono riportate le informazioni più importanti sul cane e sul suo intestatario. È proprio attraverso questo strumento che è possibile vedere a chi è intestato un cane e conoscere l'identità dell'animale stesso.

Non tutti però possono avere accesso a queste informazioni: la figura chiave è il medico veterinario abilitato, di sanità pubblica o privata. Questo professionista, con alcuni limiti imposti dalla frammentazione dell'anagrafe canina, passando il lettore può conoscere la residenza e il nome del pet mate e la razza e le caratteristiche del cane. Per questi motivi è molto utile soprattutto quando un cane si perde o viene rapito, ma anche alle Forze dell'Ordine per contrastare i traffici illeciti e garantire la tracciabilità degli animali.

Attenzione però, spesso si fa confusione tra la proprietà di un cane e l’intestazione del suo microchip. Non si deve commettere l’errore di confondere due aspetti e, soprattutto, si deve sapere che non è la sola iscrizione in anagrafe canina a determinare la proprietà di un cane. Il cane purtroppo è ancora considerato un bene mobile all'interno dell'ordinamento italiano e come tale può essere comprato e venduto, e anche cambiare intestatario e proprietario. Vediamo quindi a cosa serve davvero l'intestazione e perché è obbligatoria.

Come sapere a chi è intestato un cane

Ci sono diversi metodi per sapere a chi è intestato un cane, ma non tutti hanno la medesima valenza.

  • Medaglietta: è utile in caso di smarrimento del cane ma non ha valore legale. La medaglietta va inserita vicino al collare e può contenere informazioni come il numero e l'indirizzo del pet mate. Non ha però alcuna valenza ufficiale proprio in ragione della intercambiabilità: può essere legata al collare di qualsiasi cane e non ci sono garanzie che la persona che lo ha fatto indossare sia effettivamente l'intestatario dell'animale
  • Tatuaggio: è stato il sistema ufficiale per registrare un cane fino al 2005 quando l'Accordo Stato-Regioni lo ha sostituito con il microchip. Il tatuaggio con il codice identificativo veniva eseguito dal veterinario nella zona paraombelicale, nell'interno coscia, oppure più raramente all'interno dell'orecchio. Di solito veniva fatto in concomitanza altre procedure come la sterilizzazione perché il cane doveva essere sedato durante la procedura. Si trattava di un vero e proprio tatuaggio e come tale col tempo tendeva a sbiadire e a non essere più leggibile.
  • Microchip: è l'unico dispositivo che viene inserito per verificare l'intestatario di un cane. Il microchip è composto da un vetro biocompatibile che viene impiantato dal veterinario sotto pelle, nella zona del collo o della spalla. Non emette radiazioni, solo nel momento in cui passi il lettore sul microchip, questo risponde con onde radio ed emette sul lettore il codice identificativo collegato.

Quando si accoglie un cane il primo passo da fare è proprio quello di recarsi dal veterinario per registrarlo in anagrafe. Durante la registrazione il veterinario inocula il microchip attraverso una siringa sotto pelle. Dalla lettura di questo è possibile risalire alla persone che lo ha fatto registrare a proprio nome.

Ogni volta che il cane va dal veterinario è possibile quindi attraverso il lettore risalire al codice identificativo di 15 cifre, questo quando viene inserito nella banca dati dell'anagrafe regionale mostra tutte le informazioni utili per risalire all'identità del cane attraverso i dati sia dell'intestatario che dell'animale stesso.

I dati dell'intestatario sono:

  • codice fiscale;
  • indirizzo di residente;
  • domicilio;
  • numero di telefono.

I dati del cane sono:

  • nome;
  • età;
  • sesso;
  • eventuale sterilizzazione;
  • eventuali vaccinazioni;
  • data di nascita;
  • colore del mantello;
  • razza di appartenenza;
  • segni particolari.

La descrizione fisica del cane serve per garantire l'identità del cane, cioè che il soggetto che porta il microchip sia davvero quello registrato. Infatti il microchip non può essere sostituito o cambiato, se non in casi eccezionali relativi a problemi di funzionamento. Il microchip deve accompagnare il cane per tutta la vita proprio per garantirne sempre la tracciabilità, anche in presenza di cambi di intestatario.

Tuttavia questo sistema, nonostante l'avanzamento tecnologico compiuto negli ultimi anni, ha ancora un limite importante che riguarda la non comunicabilità tra le diverse anagrafi regionali. Anche se nel 2022 il Ministero della Salute ha fatto sapere di stare lavorando all'unificazione delle banche dati, le anagrafi canine restano sistemi chiusi ancora in moltissime Regioni.

Ad esempio, un veterinario del Lazio che vuole leggere il microchip di un cane registrato in Campania non può accedere alle informazioni complete, vedrà solo che il cane è originario di quella regione. Il discorso cambia se il veterinario è autorizzato in più Regioni. In caso contrario, per risalire all'identità dell'intestatario dovrà fare una richiesta specifica all'Asl competente della Regione interessata. Si tratta di una procedura che pur essendo stata pensata per rispettare la privacy delle persone rallenta molto il riconoscimento dei cani, e quindi il loro ritorno a casa, soprattutto se si tratta di animali smarriti o rapiti.

Come recuperare il codice del microchip del cane

Per recuperare il codice del microchip del cane è possibile dotarsi di un apposito lettore che il cittadino può facilmente acquistare online. Il codice così ottenuto può essere inserito poi sulla piattaforma del Ministero della Salute della Banca dati dell'Anagrafe Animali d'Affezione, o di quelle regionali. In questo caso otterremo però solo l'informazione relativa alla regione di appartenenza del cane e non tutti i dati sulla sua intestazione, questi possono essere ottenuti solo recandosi dai servizi veterinari delle Asl e negli ambulatori veterinari privati muniti di apposito lettore.

Un altro modo per recuperare il codice identificativo è il libretto sanitario, anche qui infatti viene inserito in fase di registrazione e consegnato al pet mate insieme a tutta la documentazione cartacea. Il libretto sanitario quindi può essere utile al cittadino per recuperare il codice del microchip del proprio cane, ma si tratta di un documento che ha scarsa valenza in via ufficiale e che addirittura può non essere affatto presente nella documentazione del cane poiché anche se sono caldamente consigliate, le vaccinazioni non sono obbligatorie.

I documenti che dimostrano la proprietà di un cane

Esistono diversi documenti che possono concorre a dimostrare la proprietà di un cane, ma sfatiamo subito un mito molto diffuso: registrazione e intestazione non sono la stessa cosa. Come detto, il cane per la legge italiana è ancora considerato un bene mobile e la sua proprietà si trasferisce quindi allo stesso modo di tutti gli altri beni mobili non registrati, ovvero, per fare dei semplici esempi, attraverso una vendita, mediante cessione a titolo gratuito (in regalo o in adozione) o mediante una successione ereditaria.

Lo stesso microchip non fa proprietà, quindi, significa che può anche capitare che un soggetto accolga un cane ma non lo iscriva in anagrafe. Non significa che questi sia meno "proprietario", semplicemente sarà soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria.

Chiarito questo punto vediamo quali documenti possono essere utili per risalite all'intestazione del cane e che possono concorrere a stabilirne la proprietà:

  • Libretto sanitario: le vaccinazioni in molti casi non sono obbligatorie, e in mancanza di queste il cane sarà sprovvisto di libretto;
  • Passaporto: viene rilasciato solo nel momento in cui il cane espatria e non è obbligatorio. Inoltre, il cane potrebbe non essere quello dell'intestatario più recente se c'è stato un cambio di intestazione.
  • Certificato di proprietà: si ottiene in fase di registrazione solo per gli atti di compravendita, quindi se il cane è stato acquistato. Se invece il cane è stato adottato o ceduto non si ottiene, ed è necessario seguire un iter specifico.

Come recuperare certificato di proprietà di un cane

Per ottenere il certificato di proprietà del cane bisogna fare richiesta all'Asl seguendo l'iter spiegato da ogni ufficio territoriale. Solitamente, è necessario recarsi dal veterinario dell'Asl insieme al cane, così che l'operatore possa passare il lettore e controllare che la persona che fa richiesta del certificato di proprietà coincida con l'intestatario. Questa procedura può essere eseguita anche dal veterinario privato che poi inoltrerà la richiesta all'Asl.

In entrambi casi il codice del microchip rimane l'elemento fondamentale, e anche le persone che non hanno registrato il cane in questo caso sono costrette a sanare la propria posizione.

Il passaggio di proprietà

Con il passaggio di proprietà non si sostituisce mai il microchip del cane, semplicemente si cambiano i dati dell'intestatario in anagrafe. Per realizzarlo è necessario che il nuovo umano di riferimento fornisca, oltre al certificato d'iscrizione dell'animale all'anagrafe, anche una dichiarazione firmata dal cedente, con allegata copia del documento d'identità dello stesso.

La variazione di proprietà deve essere presentata agli uffici pubblici dell'Asl competente entro 15 o 30 giorni dal passaggio effettivo. Possono esserci alcune differenze rispetto ai tempi e ai moduli da compilare a seconda della regione o del Comune di riferimento.

Come cambiare intestazione del microchip

Per cambiare l'intestazione del microchip è necessario recarsi all'Asl competente con il documento che attesta il passaggio di proprietà e la fotocopia della carta di identità sia del precedente intestatario che del nuovo. Alcuni uffici potrebbero richiedere anche la presenza del cane ed effettuare la lettura del microchip.

Quanto tempo ci vuole per fare il passaggio di proprietà?

Solitamente il passaggio di proprietà non richiede molto tempo una volta consegnati i documenti necessari. Il lasso di tempo va da pochi giorni a qualche settimana a seconda della celerità dell'Asl competente.

Come verificare il passaggio di proprietà di un cane

Il passaggio di proprietà del cane può essere verificato recandosi dal medico veterinario, il quale attraverso la lettura del microchip confermerà o meno il cambio di intestatario.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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