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27 Luglio 2021
13:47

Come un caimano in tangenziale

Cani e gatti non sono gli unici animali ad essere abbandonati. I centri di recupero ospitano spesso animali selvatici ed esotici scaricati come giocattoli vecchi, dopo essere stati acquistati e detenuti illegalmente. Questa è la storia di uno di loro: Cai, il caimano abbandonato in tangenziale.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel famoso film di Antonio Albanese era un gatto, lo so, ma il titolo si adatta benissimo alla storia di Cai e di tanti altri animali che ciclicamente subiscono l’odiosa pratica umana dell’abbandono. Chi è Cai? Cai era un caimano dagli occhiali (Caiman crocodilus) che, per qualche tempo, aveva ricevuto asilo presso il bancone, trasformato in acquaterrario, di uno storico negozio di animali di Milano. Quel negozio, che oggi non c’è più, era vicino all’Università, e per noi aspiranti veterinari rappresentava un vero e proprio punto di aggregazione. Io vi facevo rifornimento di pesci per il mio acquario d’acqua dolce. Era una fase della mia vita in cui vedevo gli animali prevalentemente come pazienti, ero concentrata sulla loro fisiologia, il comportamento, la salute, e la mia sete di conoscenza e di scoperta mi portava a volermene circondare. L’unico limite alle specie che potevano entrare in casa, oltre alla mia sensibilità personale, era quello posto dai miei genitori e dalle caratteristiche oggettive del nostro appartamento. Parliamo di più di vent’anni fa. Oggi i confini della mia mente e, soprattutto, della mia coscienza, si sono ampliati moltissimo e i pesci, per dire, si osservano solo nei loro habitat naturali, e senza disturbarli.

Dall'Amazzonia alla tangenziale milanese

Cai, dicevo, era un caimano che il proprietario del negozio, Paolo – il nome è di fantasia per questioni di privacy, ma la verità è che mi è comunque impossibile ricordarlo – aveva letteralmente trovato mentre vagava ai bordi di una delle tangenziali che abbracciano l’area milanese. Un rettile appartenente all’ordine dei coccodrilli, che avrebbe dovuto vivere in un paese come il Perù, il Brasile o il Messico, scaricato ai margini di una delle più trafficate strade a rapido scorrimento del Nord Italia. Non sarà stato lungo più di 40 cm, il che lascia supporre che non avesse più di un anno. I caimani, insieme agli alligatori, sono i coccodrilli dai comportamenti più complessi. Hanno un repertorio ricco di vocalizzazioni e di comportamenti sociali. I piccoli e i giovani rimangono insieme, accuditi dalla madre, fino ad almeno i 12-18 mesi di vita. E invece Cai era lì, solo, in mezzo al traffico, in una parte del Pianeta infinitamente lontana dalla sua. Di quanta inutile crudeltà possiamo essere capaci?

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Il traffico illegale di specie esotiche

Quando l’ho incontrato era ospite da Paolo, appunto, in attesa che il centro di recupero, già allertato, si organizzasse per andare a ritirarlo e prendersene cura, in un luogo certo non ideale ma almeno migliore. Cosa ci faceva il caimano Cai sulla tangenziale Est, o Ovest, poco importa, invece di stanziare al fresco di un fiume dell’Amazzonia? Era stato importato illecitamente qualche mese prima, quando ancora aveva le sembianze, e le dimensioni, di un’innocua lucertolina. In breve tempo, però, le sue dimensioni e le sue esigenze erano cresciute esponenzialmente, e chi prima lo aveva acquistato illegalmente aveva ben pensato di sbarazzarsene. Era ed è tuttora un fenomeno noto, purtroppo. Cai era uno di quei personaggi zoologici che diventano protagonisti di aneddoti metropolitani, tipo i piccoli coccodrilli che saltuariamente sbucano fuori dalle tazze del water di lussuosi appartamenti di Manhattan.

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Non solo coccodrilli

New York è famosa proprio per essere una città in cui ogni anno vengono salvati svariati alligatoridi intrappolati nelle fogne, i quali in genere sono ex animali domestici abbandonati dopo aver superato la loro" fase tenera", ma non crediate che sia l’unica a far da teatro a simili condotte illegali, oltre che immorali. Al negozio di Paolo c’era l’imbarazzo della scelta tra tartarughe azzannatrici (Chelydra Serpentina), vipere cornute (Cerastes cerastes), bertucce (Macaca sylvana), pesci tropicali e altro ancora, che avevano subito il medesimo destino. Era vent’anni fa, certo, ma non c’è bisogno di andare così indietro nel tempo. Spulciando in internet mi è capitata la notizia di un caimano sequestrato in Italia, a Matera, a un uomo che lo teneva in casa come pet. Siamo nel 2018, come dire l’altro ieri. E questo non è che un esempio, un episodio tutt’altro che isolato.

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Tali deprecabili mode alimentano un mercato nero che a livello globale genera profitti per miliardi di euro. Oscar Wilde diceva:

“L'egoista non è quello che vive come gli pare e piace, ma quello che chiede agli altri di vivere come pare e piace a lui”.

Nell’aprile 2021, in Italia è entrata in vigore la Legge di delegazione europea che prevede il divieto di importazione e detenzione di animali esotici e selvatici. Ed ecco che quello che potrebbe essere inquadrato come un semplice atto di egoismo, finalmente arriva a configurarsi come reato.

Bibliografia

Balaguera-Reina, S. A., and A. Velasco. 2019. Caiman crocodilus. The IUCN Red List of Threatened Species 2019:e.T46584A3009688.

Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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