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21 Aprile 2024
18:00

Come togliere una zecca al gatto

È importante rimuovere quanto prima questo parassita dal gatto e nel modo corretto, per evitare l’insorgere di infezioni e la trasmissione di malattie.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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La presenza di una zecca sul vostro amato gatto può essere non solo fastidiosa, ma anche potenzialmente pericolosa per la sua salute e va quindi rimossa il prima possibile. È importante, però, che la procedura avvenga nella maniera corretta, perché, se la zecca viene rimossa nel modo sbagliato, potrebbe rimanere parte del suo corpo nella pelle del gatto e causare infezioni.

Se invece questa non viene rimossa potrebbe trasmettere una varietà di malattie pericolose per i felini. Come ci ha già spiegato la dottoressa Eva Fonti, veterinaria del comitato scientifico di Kodami, «Si tratta di patologie gravi come l’Encefalite da zecca, la tularemia, la malattia di Lyme, l’ehrlichiosi, la babesiosi, la febbre bottonosa, l’anaplasmosi, l’hepatozoonosi, la paralisi progressiva. Queste sono, in realtà, solo alcune delle malattie trasmesse dalle zecche. I sintomi possono variare a seconda della patologia: febbre, anoressia, affaticamento, zoppia, letargia, disturbi neurologici, dolori muscolari, artrite, alterazioni severe dei parametri ematobiochimici, fino anche alla morte».

Ecco quindi come rimuovere una zecca dal tuo gatto in modo corretto e tempestivo, seguendo alcuni passaggi fondamentali per garantire un'operazione sicura e efficace.

Preparare gli strumenti

Prima di iniziare, è importante assicurarci di avere tutti gli strumenti necessari a portata di mano per facilitare la rimozione senza stressare il gatto. Serviranno:

  • Una pinzetta specifica per la rimozione delle zecche: esistono in commercio delle pinzette progettate appositamente per questo scopo, che consentono una presa sicura senza schiacciare il parassita.
  • Guanti usa e getta: da indossare sempre per proteggerci e per evitare il contatto diretto con la zecca.
  • Disinfettante o salviette antisettiche: dopo la rimozione, è importante pulire e disinfettare l'area del morso.

Localizzare la zecca

Per localizzare la zecca bisogna spostare con attenzione il pelo del gatto, cercando di farlo rimanere il più calmo possibile. un’idea è quella di chiedere aiuto a qualcuno che possa tenere l’animale immobile durante il processo. Una volta individuato il parassita si può procedere con la rimozione.

Usare le pinzette

Durante la procedura è importante prestare attenzione a non schiacciare la zecca, per evitare che attraverso la saliva del parassita vengano trasmesse delle malattie, e a estrarne interamente l’apparato buccale, senza che questo possa restare incastrato sotto pelle e causare infezioni.

Con le pinzette apposite per le zecche, bisogna afferrare saldamente la testa del parassita il più vicino possibile alla pelle del gatto, nel punto in cui è ancorata. Poi bisogna tirare lentamente, senza strattonare per non schiacciare la zecca, e, attraverso una lieve torsione, estrarre il parassita dalla cute.

Disinfettare la ferita

Dopo la rimozione della zecca, è fondamentale pulire la zona trattata con un disinfettante delicato, specifico per animali. Può essere utile a questo punto contattare il veterinario per avere ulteriori consigli.

Pulire gli strumenti

Per concludere, è importante pulire anche la pinzetta con del disinfettante prima di riporla per scongiurare qualsiasi rischio di trasmissione di malattie o infezioni. I guanti monouso vanno buttati e come ultimo passaggio vanno lavate le mani con cura.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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