Per riconoscere la razza di un gatto bisogna osservare alcuni tratti distintivi specifici che lo possono collocare all'interno di una determinata categoria. Da un punto di vista formale e legale, affinché un gatto possa essere definito "di razza" deve avere un suo pedigree, cioè un certificato che ne attesti l'origine, rilasciato da un'associazione di categoria. Senza questo documento nessun gatto può essere definito "di razza", tuttavia ci sono molti gatti che pur non essendo nati da una genealogia riconosciuta possono avere molte caratteristiche presenti in un determinato gruppo, e saperle individuare può aiutarci a conoscere meglio il nostro amico felino.
Osservando l'insieme di dettagli fisici possiamo risalire con buona approssimazione alla razza di appartenenza, dato che le razze feline si basano principalmente su criteri morfologici. Ognuna ha infatti uno standard ben preciso che definisce il tipo di corpo, il pelo, la forma del muso, delle orecchie e altri tratti caratteristici. Saper riconoscere la razza di un gatto significa saper confrontare queste caratteristiche con lo standard previsto.
Perciò, anche se un gatto ha il pelo grigio non significa necessariamente che sia un Certosino o che condivida parte del patrimonio genetico con individui di questa razza. Occorre valutare contestualmente anche la forma del corpo, il colore degli occhi, le orecchie e altri dettagli. L'importante è guardare l'individuo nel suo complesso e verificare se possiede la maggior parte delle caratteristiche che lo assocerebbero a una determinata razza.
Orecchie
Le orecchie di un gatto possono fornire indizi importanti sulla sua razza. Ad esempio, i gatti di razza Scottish Fold si distinguono per le loro orecchie piegate in avanti, un tratto unico che li rende immediatamente riconoscibili ma che è anche collegato a una serie di problemi genetici legati alla osteocondrodisplasia, una condizione che può provocare anche gravissime e dolorosissime malformazioni allo scheletro e alle cartilagini.
I gatti Siamesi, invece, presentano orecchie grandi e appuntite, che conferiscono al loro aspetto un'aria elegante e affusolata. Questi esempi mostrano come la forma e la dimensione delle orecchie possano essere utili per identificare la razza di un gatto.
Forma del muso
Anche la forma del muso è un dettaglio rilevante per riconoscere la razza di un gatto. I gatti Persiani, ad esempio, hanno una caratteristica testa brachicefala, con un muso schiacciato e corto. Questo aspetto è dovuto a una particolare conformazione del cranio, caratteristica selezionata dall'essere umano per motivi estetici che però favorisce il presentarsi di problemi oculari, respiratori, neurologici e alterazioni della dentizione.
I gatti di razza Maine Coon, invece, hanno un muso allungato e un aspetto "selvaggio", con zigomi prominenti che ricordano i felini delle foreste. Altri gatti, come i Siamesi, hanno un muso triangolare e sottile che si allunga verso un punto delicato, dando un aspetto più elegante.
Colore
Il colore del mantello e degli occhi può essere un altro fattore che aiuta a identificare la razza di un gatto. Alcune razze, come i Siamesi, presentano una particolare colorazione del pelo, con un corpo più chiaro e punte (orecchie, zampe, coda e muso) più scure. Questo fenomeno si chiama "pointing" e si sviluppa grazie alla sensibilità del "gene al calore": le parti del corpo più fredde sviluppano un colore più scuro.
I gatti della razza Bengala, invece, hanno un mantello maculato o marmorizzato, che ricorda quello dei leopardi selvatici. Anche il colore degli occhi è un elemento distintivo: ad esempio, gli occhi blu sono molto comuni nei Siamesi, mentre i gatti British Shorthair possono avere occhi color rame, così come dei certosini. Il colore, quindi, può essere un elemento discriminante nella ricerca della razza.
Pelo
Il pelo è una delle caratteristiche più evidenti quando si cerca di determinare la razza di un gatto. I gatti Persiani, per esempio, sono famosi per il loro mantello lungo, folto e setoso, che richiede molta cura. Tuttavia, come accennato, un gatto con il pelo lungo non è necessariamente un Persiano: è necessario considerare anche la conformazione del corpo e del muso.
I gatti a pelo corto, come il British Shorthair, hanno un mantello denso e compatto, che li protegge dal freddo e conferisce loro un aspetto robusto. Poi ci sono i gatti senza pelo, come lo Sphynx, che non ha alcun pelo ma presenta pieghe della pelle e una texture quasi vellutata. Il tipo di pelo, o la sua assenza, è quindi un fattore tra i più importanti da prendere in considerazione.
Dimensione
La dimensione del gatto può essere un altro segnale che aiuta a identificare la sua razza. I Maine Coon, per esempio, sono tra le razze di gatto più grandi al mondo: i maschi possono arrivare a pesare fino a 8-10 chili. Questa razza è riconoscibile anche per il corpo lungo e robusto, con una coda folta e una muscolatura ben sviluppata.
Al contrario, i gatti orientali sono più sottili, con un corpo slanciato e agile che li rende eleganti e leggeri. I gatti di razza Munchkin, invece, sono tra i gatti più piccoli al mondo: le zampe corte, che conferiscono loro un aspetto buffo e tozzo, che però può comportare anche numerosi problemi di salute.