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14 Maggio 2021
8:39

Come scegliere il miglior cibo per il cane

Saper scegliere il miglior cibo commerciale per il proprio cane è importante per la sua salute. In questo articolo parliamo di lettura delle etichette, per scegliere la categoria migliore di cibo per il tuo cane e gli eventuali punti deboli della lista ingredienti e della composizione analitica.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Premessa: questo articolo vuole essere una piccola guida a scegliere il miglior cibo commerciale per il vostro cane. Parleremo quindi di crocchette, alimenti secchi, umidi e semi umidi, aiutandovi a leggere le etichette per districarsi nella scelta. Non verranno incluse quindi altre possibilità, come la dieta casalinga e la dieta BARF.

Perché è importante saper scegliere un buon cibo commerciale per il proprio cane

L’alimentazione è una parte importantissima della salute del nostro cane, come della nostra. “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo” diceva Ippocrate e questo principio è assolutamente traslabile anche al cane. Scegliere un buon alimento quindi è fondamentale per assicurare al nostro cane una vita lunga e sana.

Chiunque decida di convivere con un cane dovrà quindi prestare molta attenzione alla sua alimentazione, per tutto il corso della sua vita, adattandola sempre all’età e allo stato fisico del soggetto.

Come leggere le etichette del cibo per cani

Ma come facciamo a scegliere un buon cibo per il nostro cane? Anche se non sempre basta, certamente un ottimo punto per iniziare è quello di non farsi ingannare (troppo) dal marketing e apprendere a leggere bene un’etichetta. Troppo spesso infatti le nostre scelte sono dettate dalle offerte, dal colore del pacchetto o da alcune diciture (claims) alquanto dubbie.

Anche per le famiglie che scelgono un’alimentazione fresca, saper leggere un’etichetta di un cibo commerciale è importantissimo, dato che a volte per alcuni periodi potrebbero dover tornare alle crocchette o scatolette.

I diversi tipi di cibo per cani

Prima di tutto dobbiamo distinguere i diversi tipi di cibo per cani presenti in commercio, tramite una dicitura obbligatoria in etichetta:

  • Mangime completo si intende quell’alimento che da solo soddisfa tutte le esigenze nutrizionali del cane;
  • Mangime complementare è invece quel cibo che deve sempre essere dato solo in associazione ad altri alimenti. Fra i mangimi complementari ricadono anche tutti quelli che noi definiamo comunemente “integratori”;

Una volta individuato la dicitura quindi di mangime completo (non vogliamo certo che al nostro cane manchi qualcosa, no?) dovremo scegliere fra altre 3 categorie:

  • Cibo commerciale secco, avente quindi un tasso di umidità <14% per legge. Ricadono in questa categoria le crocchette e i cosiddetti essiccati a freddo;
  • Cibo commerciale semi-umido, con tasso di umidità compreso fra il 14 e il 60%;
  • Cibo commerciale umido, con umidità superiore al 60%, dove troviamo la maggior parte degli alimenti in scatola o bustine per cani;

Ogni tipo di cibo ha i suoi pro e contro e quindi dobbiamo avere ben chiaro prima di tutto quale categoria scegliere, chiedendo aiuto se serve al nostro medico veterinario di fiducia.

Come leggere la lista degli ingredienti di un cibo per cani

L’etichetta di qualsiasi cibo commerciale per cani deve sempre riportare la lista degli ingredienti che, come forse già si saprà essendo così anche per gli alimenti dedicati al consumo umano, è ordinata in senso decrescente. Il primo alimento della lista ingredienti sarà quindi quello maggiormente rappresentato e via così a scendere fino all’ultimo.

Nella lettura della lista ingredienti ormai quasi tutti i compagni di vita di un cane sanno che devono cercare fra i primi ingredienti quelli di origine animale. Carne e pesce contengono infatti proteine di maggior valore biologico per un animale carnivoro come il cane.

Attenzione quindi ad alcuni escamotage che potrebbero ingannarci:

  1. Inserimento di alimenti “freschi” nella lista ingredienti: questi alimenti quando inseriti in lista ingredienti finiscono automaticamente per primi, avendo un maggior contenuto di acqua dei successivi (cereali magari), che sono disidratati. Hanno un peso maggiore e seppur questo peso sia composto da acqua, hanno diritto ad essere elencati prima. Attenzione però perché un alimento che viene reperito fresco dalla impresa che produce quell’alimento (quindi non essiccato o trattato), sarà comunque poi trasformato dal processo tecnologico. Non sempre quindi un cibo che contenga carne o pesce “fresco” è migliore di uno che lo indica in lista ingredienti come farina o essiccato.
  2. Parcellizzazione dei cereali: parcellizzazione sembra un termine molto difficile, ma è semplice da spiegare in realtà. Se in una etichetta è indicata la dicitura “cereali” infatti, dentro questa macro categoria vengono raggruppati tutti i cereali appunto presenti nell’alimento. La loro quantità sarà quindi la somma delle varie quantità di ciascuno (riso, grano, mais etc.). Se al contrario però in etichetta trovassimo questi ingredienti indicati singolarmente che succederebbe? Semplice, che slitterebbero più avanti nella lista ingredienti. Potremo trovare quindi al terzo o quarto posto riso, poco più avanti grano, poi mais e così via. Se all’interno di quella stessa etichetta però questi ingredienti fossero stati sommati come “cereali”, questa voce sarebbe magari finita al primo posto in lista ingredienti. Capito? Semplice!

La composizione analitica nel cibo per cani

La composizione analitica è obbligatoria in etichetta di qualsiasi cibo per cani ed è quella parte dove troviamo scritte le percentuali di proteine gregge, grassi greggi, fibre gregge e ceneri. Anche nella composizione analitica, simile alla “nostra” tabella nutrizionale, possono celarsi informazioni assieme a qualche piccolo inganno.

Prima di tutto, come forse avrete notato, non sono indicati i carboidrati nella composizione analitica. Questo perché, per via delle metodiche di determinazione, i nutrienti riportati in etichetta non corrispondono esattamente a quello che noi intendiamo per proteine, carboidrati, grassi etc. Questo discorso sarebbe un po’ troppo complicato per questa sede, ma per ora vi basti sapere che per sapere orientativamente quanti carboidrati “nasconde” quel cibo per cani che state comprando, dovrete fare una sottrazione.

Partendo da un totale del 100% dovrete quindi togliere l’umidità del prodotto (orientativamente l’8% in una crocchetta), quindi il valore indicato come proteine gregge, poi quello dei grassi greggi, fibre gregge e ceneri. Per un cibo secco medio per cani potrebbe essere quindi:

100 – 8 (acqua) – 24 (proteine gregge) – 13 (grassi greggi) – 4 (fibre gregge) – 7 (ceneri) = 44. In questo esempio quindi il 44% dell’alimento è composto da estrattivi inazotati, alias carboidrati. Andate a fare i conti e scoprirete delle alte quantità di carboidrati!

Cibo per cani: attenzione alle proteine gregge

Sappiamo che i nostri cani sono carnivori solo parzialmente abituati alla digestione dei carboidrati e vogliamo quindi un cibo che contenga la maggior quantità possibile di proteine gregge. Per scegliere bene però dobbiamo incrociare i dati della composizione analitica, dove è indicata la percentuale di proteine gregge appunto, con la lista ingredienti.

Le fonti animali infatti non sono le uniche che contengono proteine! In molti cibi per cani troviamo nella lista ingredienti alimenti come soia, piselli, ceci e lenticchie. Legumi insomma, che contengono proteine, ma di origine vegetale. Anche se nella composizione analitica dovessimo trovare valori molto alti di proteine gregge quindi, dobbiamo tenere a mente che le proteine vegetali sono di scarso valore nutrizionale per i nostri carnivori. Questo è il caso delle crocchette grain free, che possono ingannare un occhio poco attento.

Attenzione quindi: saper leggere le etichette è fondamentale per scegliere un buon cibo per il nostro cane, ma non è affatto semplice!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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