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2 Maggio 2022
17:08

Come salvare gli uccelli marini a rischio estinzione con un grosso aquilone spaventapasseri

Un "semplice" aquilone spaventapasseri si sta rivelando un'arma particolarmente efficace per proteggere gli uccelli marini dalle catture accidentali della pesca. Merito del progetto portoghese MedAves Pesca.

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L'arcipelago delle Berlengas, al largo delle coste del Portogallo, è un vero e proprio paradiso per gli uccelli marini come le berte, i cormorani o i gabbiani. Qui trovano riparo e un mare incredibilmente pescoso anche specie in pericolo critico, come la berta delle Baleari, l'uccello marino a maggior rischio estinzione d'Europa. Gli ornitologi e in conservazionisti della Società Portoghese per lo Studio degli Uccelli (SPEA) da anni lavorano per proteggere gli uccelli marini delle isole, installando nidi artificiali e provando a ridurre l'impatto della pesca sulla biodiversità grazie al progetto MedAves Pesca.

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Ma mentre alcune specie si stanno lentamente riprendendo, alcune continuano a essere in costante declino e nel giro di pochi anni potrebbero estinguersi definitivamente. Tra le tante soluzioni testate e portate avanti dagli esperti per ridurre i conflitti col mondo della pesca, una su tutte, nonché la più sorprendente, si sta rivelando particolarmente interessante ed efficace: un enorme aquilone spaventapasseri a forma di uccello. Ma come funziona? Ci arriviamo tra un attimo.

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Le berte sono tra gli uccelli marini maggiormente minacciati dalle catture accidentali

Una delle minacce principali per gli uccelli marini di tutto il mondo sono le catture accidentali legate alla pesca commerciale, il cosiddetto bycatch. Tentando di mangiare le esche o i pesci catturati all'amo o nelle reti, berte, gabbiani e altri uccelli marini finiscono per restare intrappolati negli attrezzi da pesca, il più delle volte perdendo la vita tra atroci sofferenze. Gli uccelli non sono però gli unici animali a finire per sbaglio all'amo o nelle reti, il problema è enorme riguarda tantissime specie marine, come squali, cetacei e tartarughe.

In Italia, per esempio, uno dei progetti più importanti che punta a ridurre i conflitti tra delfini e pescatori è il Life Delfi, iniziativa che vi abbiamo raccontato proprio a pochi mesi dal lancio direttamente dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella, una delle aree coinvolte nel progetto assieme ad altre porzioni di costa del mar Tirreno e dell'Adriatico, oltre che la Croazia, la Sicilia e in Sardegna.

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Ma nemmeno i pescatori sono poi così contenti quando si ritrovano un gabbiano all'amo, per cui sono i primi a voler collaborare ben volentieri con gli esperti. I ricercatori e i pescatori uniti contro il bycatch hanno stanno provando diversi metodi per tenere lontani gli uccelli dalle lenze e dalle reti, ma quello che sembra funzionare meglio di tutti è semplice un "uccello spaventoso": lo Scarybird.

Lo scarybird vola proprio come un aquilone, sembra un pericoloso predatore e può essere posizionato in mare vicino alle lenze, spaventando così gli altri uccelli, quelli veri, e tenendoli ben lontani dal pericolo. Il sistema sembra funzionare piuttosto bene, come avevano dimostrato i risultati preliminari di uno studio pubblicato nel 2020, e il progetto è ora in gara per vincere il premio Natura 2000 della Commissione Europea.

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Pescatori e ricercatori pronti a rilasciare l’aquilone scarybird. Foto di Elisabete Silva/SPEA

Sistemi di dissuasione come gli Scarybird sono nati anche, e soprattutto, per tenere lontano dai raccolti piccioni, cornacchie e altri piccoli uccelli considerati dannosi per l'agricoltura. Questi spaventapasseri volanti si stanno però dimostrando molto utili anche per proteggerli gli uccelli, con costi decisamente irrisori per tutti. Basta agganciare l'aquilone a una boa vicino alle reti e gli uccelli marini, spaventati, si tengono ben lontani, il che riduce significativamente il rischio di catture accidentali e rende felici anche i pescatori, che così non perdono esche o pesce.

Ogni anno, solamente nel Mediterraneo, sono purtroppo circa 200mila gli uccelli marini che finiscono vittime delle catture accidentali. Se a questi numeri aggiungiamo anche le minacce legate alla crisi climatica, al sovrasfruttamento delle risorse marine e l'inquinamento da plastica, ecco spiegato perché metà di tutte le popolazioni di uccelli marini in Europa è in declino o è considerata seriamente minacciata.

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Ogni anno, solamente nel Mediterraneo, sono 200mila gli uccelli marini che finiscono intrappolati nelle reti e all’amo

Il progetto MedAves Pesca sta ora valutando nel dettaglio i risultati, con l'obiettivo di aiutare a proteggere gli uccelli marini anche in altre zone d'Europa e del mondo. La mission è quella di incoraggiare sempre più pescatori a utilizzare sistemi che riducano il bycatch. Con la sua semplicità di utilizzo e i suoi costi ridotti, l'aquilone spaventapasseri (insieme ovviamente ad altri interventi di conservazione) potrebbe finalmente far felici tutti, conservazionisti, pescatori e soprattutto gli uccelli marini.

Foto di Elisabete Silva/SPEA

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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