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1 Novembre 2021
15:00

Come riempire il kong

Il kong è uno dei primi giochi che possono essere dati i cani e ha una duplice utilità: da un alto diverte, dall'altro stimola le sue capacità mentali, aiutandolo allo stesso tempo a scaricare parte dello stress. Riempirlo è però una parte fondamentale dell'attività, perché gli alimenti all'interno devono essere non troppo facilmente raggiungibili e non dannosi: qualche consiglio per riempire il kong correttamente.

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Validato da Maria Mayer
Membro del comitato scientifico di Kodami
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credit Pixabay – Alexas_Foto

Il kong è uno dei primi giochi che possono essere proposti al cane per incentivare appunto il gioco e allenare la mente, uno strumento valido sia per farlo divertire sia per stimolare le sue capacità. Si tratta di un cono di gomma con un buco alla sommità, che può essere riempito con alimenti di vario genere che il cane deve “ingegnarsi” a raggiungere per mangiare: da qui la duplice utilità, quella di passare il tempo e anche di scaricare una certa dose di stress.

Rispetto ad altre tipologie di giochi per cani, il kong può essere usato anche in assenza degli umani di riferimento per intrattenere il cane, e il modo in cui viene riempito è una parte fondamentale dell’attività. Se all’interno del kong vengono messi alimenti facilmente raggiungibili, infatti, il cane non proverebbe alcuno stimolo o soddisfazione, di contro alimenti che richiedono troppo tempo per essere mangiati potrebbero scatenare la sua frustrazione spingendolo ad abbandonarlo. Ecco quindi alcuni consigli per riempire il kong nel modo ottimale, seguendo anche i gusti del cane.

Ricotta o formaggi spalmabili

Un buon modo per riempire il kong è usare ricotta o altri formaggi spalmabili. Una volta riempito, il kong può essere messo nel congelatore per farlo indurire e dare al cane il tempo di mangiarli senza frustrarlo. Ovviamente, soprattutto quando si utilizza questo genere di alimenti, è bene lavare accuratamente il kong una volta che il cane ha finito di giocarci per evitare che all’interno restino residui.

Biscotti o pezzettini di carne

Un altro modo per riempire il kong è usare alimenti solidi come biscotti – i classici premietti che si usano anche in altre circostanze – o pezzettini di carne essiccata, prediligendo tagli un po’ più grandi che per essere inseriti all’interno vanno pressati. In questo modo il cane non riesce a estrarli con facilità, e l’utilità del gioco viene preservata.

Burro d’arachidi

Anche il burro d’arachidi si presta per il riempimento del kong, anche se è sconsigliabile usarne troppo, ed è sempre bene prediligere alimenti pensati appositamente per i cani. Il burro d’arachidi è infatti pro-infiammatorio, ed è meglio non abusarne e usarlo una volta ogni tanto. Se il cane gradisce il gusto, però, si può pensare di aggiungere un po’ di burro d’arachidi ai biscottini per rendere il kong ancora più appetibile.

Paté di carne o fegato

Anche alimenti molto saporiti e spalmabili come il paté di carne o di fegato sono una valida alternativa per riempire il kong. È meglio infatti evitare di usare il “classico” cibo del cane, prediligendo invece qualcosa di eccezionale che lo stimoli a impegnarsi nel gioco dando soddisfazione e gratificazione. Il kong può inoltre rivelarsi molto utile per i cani particolarmente voraci che così possono "ragionare" di più prima di arrivare a consumare il past,  e anche per quelli molto vivaci che normalmente non apprezzano momenti di riflessione e, invece, stimolati dall'interesse verso il cibo, dovranno azionare di più il cervello in un'attività di concentrazione.

Farcitura "creativa"

Salvo intolleranze particolari, e tenendo bene a mente quali sono gli alimenti che il cane può mangiare e quelli sconsigliati, il kong può essere anche riempito in modo "creativo" mescolando più alimenti e ingredienti e magari attingendo anche a quanto si è portato in tavola. Pezzettini di carne o formaggio, per esempio, o ancora di verdura, sempre verificando che si tratti di alimenti non infiammatori o dannosi.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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