Chiunque viva o abbia vissuto con un cane si sarà certamente chiesto se è possibile riconoscere quando ha bisogno di uscire e la risposta è sì: esistono alcuni segnali e comportamenti che permettono di comprendere il momento in cui ne sente il bisogno. Sapere quali sono questi gesti aiuta ad evitare incomprensioni e a fare in modo che il cane si senta capito e, di conseguenza, riconosca nel suo pet mate una figura responsabile e capace di appagare le sue necessità e i suoi desideri.
Il cane, infatti, ha bisogno di uscire più volte al giorno non solo per questioni fisiologiche, ma anche per poter appagare alcuni desideri che sono alla base dell'etologia della specie e delle motivazioni che la caratterizzano, legate all'esplorazione e la perlustrazione del territorio, alle opportunità di socializzazione con i propri simili e con l'ambiente circostante e alla condivisione di esperienze insieme ai propri umani di riferimento.
Ricordiamo però che il modo migliore per dimostrare di essere pet mate davvero attenti, è quello di riuscire, quando possibile, ad anticipare le sue necessità, evitando di spingere il cane a dover dimostrare in maniera enfatica i suoi bisogni.
Nel caso in cui i suoi tentativi non funzionino, però, il cane cercherà sempre altre soluzioni per dimostrare ciò che desidera e sentirsi compreso e questo non riguarda solo il bisogno di uscire, ma anche il desiderio di giocare, di riposarsi o di muoversi. Trattandosi di un animale dotato di una grandissima intelligenza sociale, infatti, si impegna moltissimo per compensare il fatto che gli umani siano più bravi a parlare che ad osservare. Di fronte a questa grande abilità del cane, non ci resta che aguzzare la vista e prestare attenzione a ciò che sta cercando di dirci.
È irrequieto e attira la nostra attenzione
Se siete abituati a vedere il vostro cane tranquillo e beato in casa ma, improvvisamente, si mostra irrequieto, fa avanti e indietro e non trova la calma, uno dei motivi potrebbe essere proprio il bisogno di uscire. Se ci pensiamo, anche noi umani facciamo lo stesso e, infatti, se dobbiamo fare la pipì, difficilmente riusciamo a stare fermi.
In aggiunta, con l'intento di comunicarci la sua necessità, potrebbe anche fare in modo di interrompere quello che stiamo facendo e, se ci troviamo al computer o stiamo parlando con qualcuno, potrebbe spostarci le mani, oppure saltarci intorno senza sosta.
L'irrequietudine e la richiesta di attenzioni, però, potrebbero essere date anche da dolori, ansia o dalla paura di un rumore o di qualcosa che noi potremmo non aver notato. La percezione del mondo di noi umani, infatti, è diversa da quella dei cani, i quali hanno un olfatto più potente e un udito dallo spettro più ampio, che gli permette di recepire gli ultrasuoni, preclusi invece alle nostre orecchie.
Guarda l'uscio, piagnucola o gratta sulla porta
Il cane comunica in molti modi diversi e, uno di questi, prevede l'indicare con lo sguardo un oggetto di suo interesse. Ecco perché, certe volte, per farci sapere che ha bisogno di uscire, si mette proprio davanti alla porta d'uscita e la fissa. Poi fissa di nuovo noi e di nuovo la porta.
Questo è forse uno dei comportamenti più interessanti e buffi che mettono in atto i cani per farci capire qualcosa, eppure spesso gli diamo poco peso e lo ignoriamo, rischiando di portare il cane a credere che non sia una strategia efficace.
Se lo sguardo non funziona, potrebbe iniziare a piagnucolare (soprattutto se stiamo dormendo e non ci siamo accorti di nulla fino ad ora), oppure a grattare sulla porta. A questo punto, però, la richiesta è ormai chiarissima e il pet mate ha già certamente afferrato guinzaglio e pettorina per uscire a passeggiare.
Comportamenti che hanno funzionato in passato
Di comportamenti che i cani possono usare per comunicarci il loro bisogno di uscire ce ne sono molti altri, ma non sempre sono prevedibili. Infatti, ciò che determina la strategia scelta dal singolo soggetto, si sviluppa nel tempo e sulla base della relazione che ha con i suoi umani e con l'ambiente in cui vive. È importante ricordare che, spesso, le scelte comunicative si sviluppano anche sulla base a ciò che in passato ha già funzionato. Come noi umani, infatti, anche i cani apprendono dall'esperienza. Se attraverso una determinata azione, in passato, il cane ha ottenuto ciò che voleva, c'è una maggiore possibilità che questo comportamento venga presentato nuovamente.
Ecco allora che vediamo cani che chiedono di poter uscire sdraiandosi a terra, altri che invece lo fanno abbaiando verso il proprio umano o verso l'aria, altri ancora che strusciano in mezzo alle gambe per guadagnare uno sguardo o che vanno a toccare la pettorina con il naso per farle fare rumore. Così facendo attirano l'attenzione dell'umano e anche l'attesa uscita, che non deve rappresentare solo una breve passeggiata per l'appagamento dei bisogni fisiologici, ma può diventare un meraviglioso momento di condivisione con il cane. È proprio fuori di casa, infatti, che avvengono le imprese migliori.