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16 Agosto 2024
14:55

Come riconoscere i sintomi di una puntura di insetto nel tuo cane e cosa fare subito

Se il tuo cane viene punto da un insetto come un'ape o un vespa, la prima cosa da fare è mantenere la calma, capire il punto della lesione e agire con criterio.

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Sei in natura col tuo cane o semplicemente sul terrazzo di casa e vi state godendo una giornata all’aria aperta. Ma ecco che Fido guaisce all’improvviso e guardandolo potreste vedere svolazzare ancora un insetto intorno a lui. La prima cosa da fare, sicuramente, è provare a capire di che specie si tratti: un insetto può aver punto il tuo cane e ciò può causargli una reazione diversa. Probabilmente stai pensando alla puntura di un’ape o di una vespa e a quali problemi possono insorgere se questi animali hanno infilato il pungiglione nel corpo del tuo amico. Ciò che è importante fare, in ogni caso, è mantenere la calma, capire il punto della lesione e soprattutto agire con criterio.

Come riconoscere la puntura di un insetto nel cane

Non sempre un cane manifesta una immediata reazione alla puntura di un insetto o, comunque, potrebbe accadere in un momento in cui non lo stai osservando e non ha emesso il guaito di cui scrivevamo all’inizio. Capire dunque se è stato punto e riconoscere il punto esatto in cui vi è stata l’inoculazione non è semplice. Nella maggioranza dei casi te ne rendi conto se l’insetto lo ha colpito sul viso: bocca, naso o altre parti sensibili infatti si infiammeranno e, a seconda dei soggetti, questo potrebbe causare o una irritazione locale che va via dopo poche ore o un rigonfiamento che può provocare dei danni più gravi.

È importante così riconoscere i sintomi, in modo tale da descriverli al tuo veterinario di fiducia a cui sempre rimandiamo per essere certi che segui le indicazioni di un professionista.

In ogni caso, la prima cosa è sapere la differenza se un cane viene punto da una vespa o da un’ape. La puntura di quest’ultima comporta che rimanga all’interno del corpo della “vittima” il pungiglione che va rimosso. La vespa invece punge e non perde l’apparato. Ciò significa che un'ape può pungere solo una volta, ma la puntura potrebbe essere più difficile da rimuovere. Una puntura di vespa o calabrone, sebbene non spinata, può pungere più volte e può essere molto più dolorosa e potenzialmente pericolosa.

Ricordandoti ancora una volta che se hai assistito alla puntura la cosa migliore da fare è tenere monitorato il cane e avvertire il tuo veterinario, ecco alcuni sintomi che puoi riscontrare per capire se il cane è stato punto da un insetto:

  • Si gratta con insistenza.
  • Se è stato punto su un arto, potrebbe tenerlo sollevato.
  • Si lamenta: guaisce ed è irrequieto.
  • Il muso si gonfia e arriva a sbavare (puntura sulle labbra, ad esempio).
  • Non riesce a respirare.

Cosa devi fare se il tuo cane viene punto

L’ultima ipotesi che abbiamo scritto nell’elenco qui sopra è quella in cui devi mantenere ancora di più la calma, ma devi procedere con rapidità. È il caso in cui il cane sta sperimentando una grave reazione allergica e devi immediatamente contattare il tuo veterinario. Sono episodi rari ma vanno affrontati senza perdere tempo, soprattutto considerando che il rischio di uno choc anafilattico è molto alto.

Nella maggior parte dei casi, però, la situazione è solo da monitorare perché spesso le punture sono in realtà lievi e si definiscono anche “autolimitanti”, ovvero non vi è bisogno di un intervento medico per risolverle. Ovviamente, nel caso di una puntura d’ape va verificato se il pungiglione è rimasto in sede e va rimosso. Noi consigliamo comunque di non farlo da soli ma di rivolgervi al medico curante onde evitare di causare un danno al posto di aver trovato una soluzione. Utile, comunque, bagnare la zona con acqua fredda o metterci un po’ di ghiaccio.

Cosa non devi fare

Ecco, forse è meglio sottolineare cosa non fare, visto che la soluzione migliore per comprendere e risolvere davvero la situazione in cui ti potresti trovare passa attraverso la tua diretta testimonianza da dare – come abbiamo sottolineato – al tuo veterinario di fiducia. Ciò che non va fatto, invece, si riduce in due consigli fondamentali: mantieni la calma e non agire d’istinto. In particolare proprio nel caso in cui tu ritenga che il pungiglione sia rimasto attaccato al corpo del tuo cane, non cercare da solo di rimuoverlo ad esempio spremendo la parte: rischi di far uscire ancora più veleno.

I pungiglioni continuano infatti a pomparne e vanno appunto rimossi per ridurre la quantità di tossina iniettata nel corpo del cane. Se il pungiglione è ancora attaccato, diversi siti che riportano consigli dicono di «rimuoverlo raschiando con una carta di credito sul pelo del cane e staccandolo». Noi vi consigliamo invece di seguire invece le indicazioni del tuo veterinario ma sicuramente ti consigliamo di non usare pinzette che appunto stimolerebbero altra fuoriuscita del veleno.

Altra cosa, ultima ma non ultima, importante da non fare: non dare antistaminici al tuo cane per uso umano di tua iniziativa. Alcuni sicuramente funzionano anche per i nostri compagni canini ma altri potrebbero peggiorare la situazione. Ricordati: qualsiasi farmaco deve essere indicato da un veterinario che saprà dirti prima di tutto se va bene per il tuo cane e, cosa importantissima, indicarti il dosaggio giusto.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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