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25 Maggio 2022
13:22

Come riconoscere api e vespe

Volano ronzando, pungono e sono entrambe a strisce gialle e nere. Come si fa a riconoscere api e vespe? Se escludiamo alcune somiglianze, è piuttosto semplice imparare a riconoscere e ad apprezzare le differenze tra questi due insetti imenotteri.

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Volano, pungono, sono entrambe a strisce gialle e nere e spesso ronzano spaventosamente vicine a noi. Con queste premesse potrebbe sembrare inevitabile confondere api e vespe, eppure se si escludono alcune somiglianze è piuttosto semplice imparare a riconoscere e ad apprezzare le differenze tra questi due insetti imenotteri. Conoscerne le differenze può essere utile per apprezzare ancora di più la loro biologia, il comportamento, il ruolo ecologico che ricoprono nell'ecosistema e ad approcciarci a loro in maniera più consapevole, rispettosa e sicura per tutti.

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Un’ape domestica (Apis mellifera) su un fiore

Prima di analizzare le differenze tra api e vespe, occorre però precisare necessariamente un paio di cose. Dietro le parole "ape" e "vespa" si celano in realtà tantissime specie diverse, ognuna con le sue caratteristiche fisiche, abitudini e organizzazioni sociali differenti. Tra le api troviamo per esempio quella mellifera, i bombi, le api solitarie e quelle legnaiole, mentre tra le vespe ci sono quelle comuni, quelle vasaie, le cartonaie, i calabroni e tantissime altre.

Impareremo quindi a riconoscere i due gruppi in linea generale e le specie più comuni in città, con la consapevolezza che intorno a noi esiste un caleidoscopio di forme e colori troppo variegato da poter essere sviscerato in toto. Inoltre, che sia un'ape, un bombo, una vespa o un calabrone non bisogna allarmarsi né perdere la calma (anche se non sempre è facile). Tutti gli imenotteri in grado di pungere, se non infastiditi o disturbati al nido, generalmente non hanno alcuna intenzione di attaccarci. Per cui, niente paura e vediamo quali sono le differenze tra api e vespe.

Differenze fisiche

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Le api domestiche sono "pelose" e hanno colori opachi che vanno dal marrone all’arancione

Anche se come detto esistono numerosissime specie di api e vespe, ci sono alcune caratteristiche comuni che possono aiutarci molto a riconoscerle. Le api, prendendo come punto di riferimento la comunissima Apis mellifera, possiedono generalmente un corpo più tozzo e meno affusolato delle vespe. Inoltre sono ricoperte su quasi tutto il corpo (soprattutto sul torace) da una fitta "peluria" non apprezzabile nelle vespe, che invece sembrano sempre più lucide, scintillanti e non pelose. Ma il carattere fisico che più di ogni altro può aiutarci a distinguere api e vespe è però, sorprendentemente, il colore.

Non è esattamente vero che sia api che vespe sono a strisce gialle e nere: le api hanno colori molto più opachi e meno vividi, tendenti più all'arancione, per le parti "gialle", e al marrone per le parti "nere". Sono invece le vespe più comuni, come Vespula germanica o le vespe cartonaie del genere Polistes a essere davvero gialle e nere. Il giallo delle vespe è brillante, lucido paragonabile a quello di un limone. Così come il nero, che è scuro ed evidente. Un ape domestica non possiede parti giallo canarino, l'impressione generale che dà, anche solo a uno sguardo fugace, è più vicina all'arancione.

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Le vespe sono più affusolate, non "pelose" e hanno colori vividi. Sono loro a essere davvero gialle e nere brillanti

C'è poi il pungiglione che, anche se non ci aiuta a distinguere api e vespe a livello macroscopico, può essere utile da conoscere in caso di puntura. Le api possono usarlo una volta sola, dopodiché muoiono. Quindi in caso di puntura il loro pungiglione si stacca e resta di solito conficcato nella pelle. Le vespe invece, malauguratamente per noi, possono pungere ripetutamente tutte le volte che vogliono, senza mettere a rischio la loro vita.

Ci sarebbero poi tante altre differenze anatomiche, ma concentrarsi su peluria e colore è di solito più che sufficiente per riconoscere le specie più comuni intorno a noi.

Ciclo vitale

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Le api vivono all’interno degli alveari e le colonie, composte da tantissimi individui, vivono per anni

Sia api che vespe, a seconda delle specie, possono avere abitudini coloniali. Una colonia di vespe, solitamente meno numerosa, ha però durata annuale. In inverno tutti gli adulti, a eccezione delle regine, muoiono per poi ricominciare il ciclo da capo la stagione successiva.

Le api invece sono estremamente numerose e una colonia può persistere per molti anni. In inverno la colonia si rifugia all'interno dell'alveare, per poi riprendere l'attività appena arrivano i primi caldi primaverili.

Organizzazione sociale

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Anche vivono in colonie, solitamente però molto meno numerose

Le api mellifere vivono all'interno degli alveari in colonie formate anche da 50.000 individui, organizzati  in caste (le operaie, la regina e i maschi, detti anche "fuchi"). La regina è l'unica a riprodursi e può vivere anche per anni. Ciclicamente darà alla luce maschi e nuove regine, che una volta accoppiatisi fuori dall'alveare daranno vita a nuove colonie.

Le vespe hanno un'organizzazione sociale molto diversa a seconda delle specie. Anche loro possono avere individui sterili, operaie e regine. A differenza delle api può esserci più di una regina ma la colonia non raggiungerà mai numeri paragonabili alle piccole produttrici di miele.

Abitudini alimentari

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A differenza delle api, le vespe sono prevalentemente onnivore. Mangiano di tutto, anche frutta, carne e pesce.

Le abitudini alimentari e il comportamento di api e vespe possono invece aiutarci molto a distinguerle. Le api mangiano esclusivamente nettare e polline, per cui sono attratte dai fiori che frequentano costantemente e quasi sempre in grandi gruppi. Le vespe invece, anche se in parte impollinatrici, sono per lo più onnivore se non addirittura carnivore. Mangiano quindi soprattutto altri insetti, spesso proprio le api (come fanno i calabroni) o carcasse di grossi animali. Se siete in spiaggia o in montagna e state mangiando un panino, oppure state preparando una grigliata di pesce in giardino, quelle che arrivano sono vespe.

Nidi

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I nidi di vespa sono fatti di carta e vengono costruito di solito in luoghi riparati come infissi, tettoie e grondaie

I nidi delle vespe hanno una consistenza simile al cartone, vengo realizzato in primavera in un luogo protetto, di solito attaccati con un peduncolo a pensiline, finestre, grondaie, tettoie e altri luoghi riparati. Di solito, quando sono piccoli, hanno un aspetto a coppa con le celle esagonali ben in vista. Quelli più grossi e vecchi, come quelli dei calabroni, possono essere chiusi e avere l'aspetto di un pallone, ma sempre fatti di carta.

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Un alveare invece è fatto di cera

Le api invece vivono negli alveari, che vengono però costruiti con la cera. All'interno i favi le celle sono sempre di forma esagonale, poiché l'esagono è la figura geometrica più adatta dove il rapporto tra perimetro e area interna consentendo di ottimizzare spazi e produzione di miele. Raramente le api fondano alveari nelle immediate vicinanze delle abitazioni, di solito vengono allevate e vivono in arnie artificiali gestite da apicoltori.

Il ruolo ecologico

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Le api mangiano solo nettare e polline e sono fondamentali per l’impollinazione e la riproduzione delle piante

Le api, soprattutto le tantissime specie selvatiche, sono fondamentali per l'impollinazione e la riproduzione della piante. Nel mondo il 90% delle specie vegetali selvatiche e il 75% di quelle coltivate vengono impollinate dalle api, per cui sono indispensabili all'interno degli ecosistemi.

Anche le vespe sono in parte impollinatrici, ma il loro ruolo ecologico principale è soprattutto quello di tenere sotto controllo il numero di altri insetti e invertebrati potenzialmente dannosi. Sono infatti tra i migliori predatori di insetti come afidi o bruchi, che se non mantenuti sotto controllo possono danneggiare piante e coltivazioni.

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