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2 Novembre 2022
18:23

Come proteggere i gatti dal freddo

Con l'arrivo dell'inverno e delle temperature più rigide, può diventare necessario adottare qualche accorgimento per proteggere i gatti dal freddo, in particolare quelli che vivono all'aperto.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
gatto freddo

Con l’arrivo dell’inverno anche gli animali domestici possono risentire dell’abbassamento delle temperature. Per i gatti, in particolare, è possibile che si renda necessario adottare qualche semplice accorgimento, nonostante che siano animali con una temperatura basale sia più alta di quella umana, che si aggira tra i 38 e i 39,5 gradi (se scende troppo si può parlare di ipotermia, se sale troppo di febbre).

Non è possibile dire in modo preciso a quale temperatura i gatti sentono freddo, in generale la tolleranza al caldo e al freddo nei gatti è un fattore individuale, che varia a seconda del singolo gatto, della razza, del luogo in cui vivono e soprattutto dell’età. Vediamo dunque quando è opportuno proteggere un gatto dal freddo, e come farlo nel caso in cui si renda necessario.

Come proteggere dal freddo i gatti che vivono fuori casa

I gatti più vulnerabili al freddo possono essere quelli che vivono all’aperto, ma salvo casi in cui le temperature scendano di molto sotto lo zero, non sono necessari troppi accorgimenti. Per loro sarebbe sufficiente approntare dei ripari di fortuna: l'ideale sarebbe lasciare loro l'accesso a ripari "umani" come casette di legno, garage o anche cantine, o, al massimo, dei rifugi ad hoc – meglio se in legno, che resiste anche all'umidità – riscaldati anche solo con delle coperte calde o della paglia. Meglio appoggiare questi rifugi non direttamente sul terreno, ma su pedane, sempre per cercare di isolarli e tenere a bada l'umidità.

In Italia le temperature non sono comunque tali da mettere a rischio la vita dei gatti che vivono all’aperto, che proprio per la loro condizione sviluppano un adattamento spontaneo al tipo di clima in cui vivono. Il loro mantello infatti cambia a seconda che vivano in appartamento o no, che escano o no, che vivano stabilmente all'aperto o no, diventando più fitto in quelli che appunto vivono stabilmente all'aperto.

Ci sono però casi in cui potrebbero fare più fatica ad adattarsi anche nel nostro Paese. Quando sono molto piccoli, per esempio, possono soffrire maggiormente il freddo se non possono acciambellarsi su qualcuno o avere un riparo caldo, e quando sono anziani possono perdere la capacità di autoregolazione della temperatura. In questi casi allestire un riparo come quelli citati può diventare necessario. In inverno inoltre aumenta il fabbisogno di grassi, e può essere opportuno cambiare alimentazione passando a cibo che ne contenga di più.

Come proteggere dal freddo i gatti che vivono in casa

I gatti che vivono in casa difficilmente soffrono il freddo, e anche quelli che possono entrare e uscire liberamente tendono a restare al caldo quando le temperature si fanno troppo basse. Ciò che possono soffrire di più è l‘escursione termica tra interno ed esterno: l’ideale, nel caso in cui si viva in zone molto fredde, è evitare che la differenza di temperatura tra dentro e fuori sia eccessiva, cercando di non alzare troppo il termostato in casa per evitare che in caso di uscita il gatto possa risentire dello sbalzo.

Limitandosi all'ambiente casa, anche se il gatto è abituato ad acciambellarsi su letti, divani o poltrone, può essere opportuno mettere a loro disposizione cucce o cuscini, magari non appoggiati direttamente sul pavimento per isolarli, e distanti da fonti di calore dirette come termosifoni o caminetti (il troppo caldo è deleterio proprio come il troppo freddo). Meglio evitare, invece, di costringere il gatto sotto coperte o maglioni, a meno che non sia lui a manifestare il desiderio di trovarvi rifugio sotto.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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