Come nascono le tartarughe e perché le luci delle città possono ucciderle: il video

Ogni estate, sulle coste italiane, si ripete un evento naturale estremamente suggestivo: la nidificazione delle uova delle tartarughe Caretta caretta. L'uomo però rischia di uccidere a causa dell'inquinamento luminoso.

14 Agosto 2024
19:00
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Ogni estate, sulle coste italiane, si ripete un evento naturale estremamente suggestivo: la nidificazione delle uova delle tartarughe Caretta caretta. Questa fase fondamentale nella vita delle tartarughe è però messa a dura prova dall'essere umano, a causa dell'inquinamento luminoso che caratterizza gran parte delle nostre coste.

Le femmine di Caretta caretta attraversa migliaia di chilometri per tornare, ogni anno, sulle stesse spiagge dove sono nate. Durante i mesi estivi, le tartarughe raggiungono le spiagge e scavano una buca dove depongono le uova. Un nido può contenere fino a 100-120 uova, che vengono poi coperte dalla sabbia per proteggerle dai predatori e dalle variazioni di temperatura.

Il periodo di incubazione dura circa 45-60 giorni, durante i quali la temperatura della sabbia determina il sesso dei piccoli. Le temperature più alte tendono a favorire la nascita di femmine, mentre quelle più basse i maschi. Al termine di questo periodo, in una notte calma e buia, i piccoli rompono il guscio e iniziano la loro corsa verso il mare, guidati dall'istinto e dalla luce naturale dell'orizzonte marino.

È soprattutto in questa delicatissima fase che l’interferenza umana minaccia seriamente i piccoli. Le luci artificiali provenienti dalle città, dagli stabilimenti balneari e dalle abitazioni lungo la costa rappresentano un pericolo mortale per le tartarughine appena nate. Queste luci possono disorientarle, inducendole a dirigersi verso l'entroterra invece che verso il mare. I piccoli che non raggiungono l'acqua ma si dirigono in direzione opposta sono destinati alla morte a causa dei predatori, per disidratazione o anche a causa degli automobilisti se raggiungono le strade.

Spegnere le luci non necessarie durante la stagione di nidificazione, utilizzare luci a bassa intensità o schermate, e sensibilizzare le persone sull'importanza di proteggere queste creature sono passi essenziali per garantire la sopravvivenza delle Caretta caretta.

Tra le amministrazioni delle città costiere quella di Bacoli ha salutato una felice nascita, come si vede nel video diffuso sui social dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione. Si può assistere infatti alla corsa delle tartarughine appena uscite dal nido verso il mare.

«È il primo nido scoperto nella nostra città – ha scritto il Primo cittadino – Erano più di 90 le uova da schiudersi. La presenza di questo nido significa che c’è un ecosistema vivo, vegeto. Da tutelare con ogni energia. Ringrazio di vero cuore tutt’uno volontari dell’associazione Domizia. Hanno sorvegliato il nido, giorno e notte. Lo hanno difeso, senza sosta. Brave e bravi tutti. Buon viaggio, piccole tartarughe».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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