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23 Giugno 2023
13:28

Come le formiche tagliafoglia prendono le misure dei frammenti che porteranno in spalla

Studiando le formiche tagliafoglie, un gruppo ricercatori tedeschi è riuscito a capire come questi insetti riescono a tagliare perfettamente i bordi delle loro strisce di foglie utilizzate per coltivare i funghi nel formicaio.

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Le formiche sono tra gli organismi più numerosi del pianeta. Si trovano praticamente ovunque, tranne ai poli, anche se le specie meglio conosciute da un punto di vista scientifico sono quelle che vivono ai tropici, visto che sono anche tra le più interessanti da studiare. Fra tutte, le formiche tagliafoglie del genere Atta sono sicuramente tra le più studiate dagli etologi, considerando che il loro straordinario comportamento le rende anche parecchio affascinanti.

Sono infatti in grado di tagliare perfettamente piccoli pezzetti di foglie, che risultano essere del peso e delle dimensioni perfette per essere trasportate, limitando così al massimo qualsiasi spreco energetico. Una volta tagliate, portano poi queste foglie all'interno del formicaio, dove insieme ad altre sorelle orticoltrici sviluppano un orto sotterraneo sfruttando le foglie per coltivare i funghi di cui si nutrono.

Il modo con cui però queste formiche determinano le dimensioni della striscia di foglia da tagliare è stato un mistero fino a pochi giorni fa, quando un team composto da alcuni scienziati tedeschi hanno pubblicato un articolo che ha finalmente svelato i segreti di questi piccoli e laboriosi insetti sulle pagine della rivista Journal of Experimental Biology.

Secondo gli autori, le formiche tagliafoglie tengono principalmente traccia della posizione del bordo fogliare che hanno appena tagliato con le mandibole, afferrandole con le zampe posteriori mentre ruotano il corpo. Ciò porta questi insetti a intagliare porzioni di foglie perfette e a sfruttare il loro corpo come una sorta di compasso, spostando solo di poco il loro baricentro, in modo da tagliare una piccola sezione extra il cui peso riescono a trasportare.

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Per comprendere come queste formiche riuscissero nell'intento, Flavio Roces, Daniela Römer e Rebecca Exl dell'Università di Würzburg, in Germania, hanno modellato foglie finte usando del Parafilm, che sono state a loro volta strofinate con delle vere foglie di rovo. Poi hanno posizionato queste false foglie nelle aree di foraggiamento di una colonia di formiche Atta sexdens, registrandone il comportamento.

A risultare molto importanti nel processo, sono tra l'altro alcuni peli presenti sulla zampe delle formiche e che permettono a questi insetti di mantenere l'orientamento del taglio mentre continuano a girare. Tuttavia, anche la posizione della loro testa è importante affinché il taglio sia netto e pulito, ovvero senza irregolarità lungo i bordi.

Altri test ha portato gli scienziati a capire che le formiche tagliafoglie utilizzano la posizione del bordo fogliare individuandola con i peli delle loro gambe e dalla posizione delle loro teste, per tagliare delle strisce vegetali considerate sufficienti per aiutare il formicaio a produrre del cibo. Quello che però ha impressionato di più i ricercatori è che le formiche incapaci di tagliare adeguatamente le foglie, perché magari ferite, non vengono allontanate dalla loro famiglia. Rimangono infatti a lavorare come tagliatrici finché maturano per diventare poi orticoltori.

In pratica, le colonie non lasciano indietro nessun individuo, spiegano i ricercatori, e tutti contribuiscono alla vita e al lavoro del formicaio.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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